Le conseguenze degli episodi di violenza verificatisi in occasione dell'incontro calcistico tra Cremonese e Brescia continuano a farsi sentire con fermezza. Secondo quanto riportato dalla testata giornalistica online del Giornale di Brescia, la Questura di Cremona ha intensificato la propria azione repressiva nei confronti dei responsabili degli scontri, emettendo un nuovo consistente numero di provvedimenti di Daspo (Divieto di Accedere alle Manifestazioni Sportive).

Nelle scorse ore, infatti, sono stati notificati ulteriori 24 Daspo che vanno a sommarsi ai 14 già comminati lo scorso 28 marzo. Questa nuova ondata di misure restrittive porta il totale complessivo a quota 38. Nello specifico, i provvedimenti colpiscono 30 sostenitori del Brescia e 8 tifosi della Cremonese, ritenuti coinvolti negli incidenti.

La durata dei Daspo inflitti varia considerevolmente, oscillando da un minimo di un anno fino a un massimo di dieci anni, a seconda della gravità delle condotte individuali accertate. Oltre al divieto di assistere a qualsiasi evento sportivo, i destinatari dei provvedimenti sono stati anche sottoposti all'obbligo di firma presso gli uffici di pubblica sicurezza durante lo svolgimento delle partite delle proprie squadre.

Questa decisa azione da parte della Questura di Cremona testimonia la volontà delle autorità di contrastare con la massima severità ogni forma di violenza e teppismo all'interno e all'esterno degli stadi. L'obiettivo primario è quello di garantire la sicurezza e l'incolumità di tutti coloro che partecipano o assistono agli eventi sportivi, siano essi tifosi, giocatori o semplici cittadini.

L'incremento significativo del numero di Daspo emessi evidenzia la complessità e la portata degli scontri che hanno macchiato l'incontro tra Cremonese e Brescia. La collaborazione tra le forze dell'ordine e le indagini condotte hanno permesso di identificare un numero considerevole di individui responsabili di condotte illecite, nei confronti dei quali si è proceduto con l'applicazione delle normative vigenti in materia di sicurezza negli stadi.

La speranza è che questa severa risposta da parte delle autorità possa fungere da deterrente per il futuro, dissuadendo altri potenziali facinorosi dal compiere atti di violenza in occasione di eventi sportivi. Il calcio deve rimanere una festa e un momento di aggregazione positiva, lontano da episodi che ne minano la bellezza e la genuinità.

Sezione: Serie B / Data: Gio 08 maggio 2025 alle 19:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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