Nel variegato panorama del calcio professionistico italiano, esiste una squadra che ha fatto degli spareggi quasi una abitudine: la Triestina. Un'analisi approfondita della storia recente delle principali società italiane rivela infatti un primato senza eguali per il club alabardato.
Prendendo in esame l'arco temporale dall'inizio del millennio ad oggi, i tifosi dell'Unione si sono ritrovati a vivere ben 12 spareggi decisivi su 26 stagioni disputate. Estendendo lo sguardo agli ultimi anni '90, il conteggio sale a 14 su 28, il che significa praticamente un anno su due. Questi momenti cruciali si dividono equamente tra finali promozione (7) e playout salvezza (7), con un bilancio complessivo di otto trionfi e sei sconfitte amare.
La storia di questa particolare tradizione inizia sul finire degli anni '90, con quella che viene ricordata come "la maledizione della C2". Nel 1998 e 1999, la Triestina guidata prima da Beruatto e poi da Mandorlini, si vede negare per due volte consecutive la promozione: prima a Ferrara contro il Cittadella (0-0, con i granata promossi in C1), poi a Mantova contro il San Donà (0-1 ai supplementari).
Il nuovo millennio porta invece momenti di gloria. Con Berti presidente ed Ezio Rossi in panchina, nel 2001 la squadra trionfa a Mestre bissando il 2-0 dell'andata e conquistando la C1. L'anno successivo arriva quella che molti considerano la partita più iconica nella storia del club: il 3-3 di Lucca che vale la doppia promozione e il ritorno in Serie B.
Nel 2005 entra in scena Tesser che, nonostante le difficoltà legate alla gestione Tonellotto, salva l'Unione con un doppio 2-0 contro il Vicenza nei playout, il secondo dei quali conquistato al Menti con una doppietta di Godeas.
Il 2010 segna invece uno dei momenti più bui, con il tracollo casalingo nei playout contro il Padova: dopo lo 0-0 dell'andata, la squadra di Arrigoni crolla 0-3 al Rocco perdendo la Serie B. Due anni dopo, nel 2012, un altro dramma si consuma sempre al Rocco: il 2-2 contro il Latina nei playout sancisce la retrocessione in Seconda Divisione di una squadra già fallita.
L'anno seguente, ancora una delusione con il 3-3 casalingo contro la Pro Dronero che nega alla Triestina la promozione dall'Eccellenza. Dopo un anno di relativa tranquillità in Serie D, seguono i playout salvezza del 2014 e 2015, con due salvezze miracolose: prima a Dro (1-3 con una memorabile rovesciata di Rocco al 120'), poi al Rocco con l'1-1 contro la Liventina sotto la guida tecnica di Ferazzoli e Bordin.
Un'altra gioia arriva al Rocco nei playoff per l'alta classifica, vinti grazie al miracoloso gol di Aquaro al 92' nella sfida Triestina-Virtus Verona conclusa 1-1. Atroce invece la serata del 2019 per la mancata promozione in B contro il Pisa (1-3 ai supplementari), con la controversa decisione dell'arbitro Sozza di non assegnare un rigore.
Infine, nel 2023 si registra un altro "miracolo" a Seregno, con il bolide di Tavernelli al 92' sul campo del San Giuliano (1-2) a firmare l'impresa della squadra guidata da Gentilini.
Considerando quanto fatto dalla squadra di Tesser in questa stagione, c'è la sensazione che questo gruppo meriti di scrivere un'ulteriore pagina positiva nella storia del club, proseguendo la favorevole striscia negli spareggi salvezza che contraddistingue la storia recente della Triestina.
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