Il calcio dilettantistico bresciano ha una nuova protagonista. Il Rovato Vertovese, nato appena la scorsa estate dalla fusione di due società storiche del territorio, ha completato un'impresa straordinaria conquistando la promozione in Serie D e la Coppa Italia Dilettanti della Lombardia. Ora punta al terzo trofeo in una stagione già entrata nella leggenda.
«Insieme siamo diventati granDi!» è il messaggio che campeggia sulle magliette celebrative indossate dalla squadra domenica scorsa, al termine della partita contro l'Offanenghese che ha sancito matematicamente il primo posto nel girone di Eccellenza. Una "D" volutamente maiuscola a simboleggiare il traguardo raggiunto, accompagnata dallo scudetto tricolore che ricorda la Coppa Italia regionale già conquistata a gennaio.
Sin dalla sua nascita, la formazione franciacortina ha smentito ogni pronostico, imponendosi rapidamente come una delle realtà più competitive del panorama dilettantistico lombardo. «Penso che questa cosa abbia destabilizzato tutti», commenta con soddisfazione il direttore sportivo Gian Andrea Bortolotti. «Ho sempre sostenuto che, se unisci le forze in certe categorie puoi diventare una società che conta».
Il presidente Francesco Guarino sottolinea come il successo sia frutto di un lavoro collettivo: «C'è poco da aggiungere a quanto fatto. È merito della sinergia che si è creata. Ora cercheremo di mettere in campo una squadra all'altezza della Serie D ma le basi per far bene ci sono».
Una stagione da record
Il cammino dei Bleus è stato impressionante in tutte le competizioni affrontate. In campionato hanno dovuto fronteggiare la concorrenza del Carpenedolo durante il girone di andata e dello Scanzorosciate nel ritorno, ma alla fine hanno prevalso conquistando la promozione diretta. In Coppa Italia regionale, il percorso è stato impeccabile, culminando con un netto 4-0 inflitto alla Solbiatese nella finale che ha assegnato il trofeo.
Ma la stagione dei ragazzi di mister Marco Bolis non è ancora conclusa. Sabato 11 maggio, a Teramo, il Rovato Vertovese affronterà il Barletta nella finale di Coppa Italia nazionale dilettanti, con la possibilità di realizzare uno storico "triplete", impresa riuscita finora solo a due club bresciani: il Salò nel 2004 e il Cast Brescia nel 2023.
«Se dovesse andare tutto nel verso giusto, mi dimetto: fare meglio di così non è possibile», scherza il presidente Guarino, come ripreso da Brescia Oggi, che nel frattempo conferma le voci sul futuro della panchina: Bolis non sarà l'allenatore nella prossima stagione «per gli impegni della Serie D non conciliabili con i suoi». Si apre dunque la caccia al successore, con il giovane Mauro Belotti in pole position.
Prima di pensare al futuro, però, c'è una finale da preparare. «Ora abbiamo la finale contro una squadra come il Barletta che c'entra poco con la categoria», spiega l'attuale tecnico Bolis, «però andremo a giocarci le nostre chance: questo gruppo è super».
Con due trofei già in bacheca e pullman carichi di tifosi pronti per la trasferta abruzzese, il Rovato Vertovese si prepara a scrivere l'ultimo capitolo di una favola sportiva che ha già dell'incredibile. La fusione tra due realtà locali ha dato vita a un progetto vincente che ha saputo conquistare risultati straordinari in pochissimo tempo, dimostrando come l'unione di forze e competenze possa davvero fare la differenza anche nel mondo del calcio dilettantistico.
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