Il sipario sul girone d'andata del Vicenza si chiude con una prestazione autoritaria e una vittoria che consolida il primato in classifica. Al termine del successo nel derby contro la Triestina, il tecnico Fabio Gallo ha analizzato con orgoglio la prova dei suoi ragazzi, sottolineando la superiorità schiacciante mostrata sul terreno di gioco per l'intera durata dell'incontro.
Il primo pensiero dell'allenatore biancorosso è stato rivolto al lato umano, con un pensiero particolare a chi sta vivendo un momento complicato. «Dedico questa vittoria a Matteo Maraschin che ieri mi ha scritto un messaggio, a lui e alla sua famiglia» ha esordito Gallo, visibilmente toccato dal gesto. Passando poi all'esame tecnico del match, il mister non ha usato giri di parole per definire la performance collettiva: «È stata meritata per occasioni, interpretazione e da prima della classe, non abbiamo rischiato quasi nulla e sono contento».
Secondo Gallo, il dominio del Vicenza è stato evidente sin dai primissimi istanti, con un approccio feroce che avrebbe potuto sbloccare il risultato quasi subito. «Avremmo potuto fare gol dopo 40 secondi, la squadra ha macinato gol ed occasioni. Partita stra meritata dall’inizio alla fine» ha aggiunto, esaltando la continuità dei suoi uomini. Un percorso, quello fatto finora, che va oltre le più rosee aspettative della vigilia, ma che poggia su basi solide: «Un girone d’andata così era inaspettato però è meritato».
Non sono mancate le riflessioni sugli episodi dubbi che hanno caratterizzato la direzione di gara, in particolare un intervento su Costa e la rete negata a Stückler. Su questi temi, Gallo ha mantenuto un profilo pacato, riportando il confronto avuto con il direttore di gara: «Le decisioni arbitrali, ad esempio su Costa? Il fallo era fuori area, poi l’arbitro mi ha spiegato il motivo. Il gol annullato a Stückler? C’è una leggera spinta».
Nonostante il clima di festa, il tecnico ha voluto rivelare un retroscena curioso legato a quanto accaduto negli spogliatoi subito dopo il fischio finale. Nonostante il successo, infatti, l'esigenza di perfezionismo regna sovrana nel gruppo. «I commenti a caldo nello spogliatoio? Qualche parolaccia perché avremmo dovuto fare il secondo gol» ha confessato l'allenatore, evidenziando come la squadra fosse consapevole di aver tenuto la partita aperta troppo a lungo nonostante le tante palle gol create.
In vista della seconda parte di stagione, il messaggio ai naviganti è chiaro: essere in vetta comporta oneri e onori, e il cammino che porta alla fine del campionato sarà inevitabilmente più impervio. «Ora ci dobbiamo preparare per il ritorno perché tutti vorranno batterci» ha concluso Gallo, fissando già l'obiettivo sulla ripresa e sulla necessità di mantenere altissima la concentrazione contro avversari che raddoppieranno le forze contro la capolista.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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