Il Casarano è ormai ad un passo dalla promozione in Serie C. Con un vantaggio di sette punti sulla Nocerina seconda in classifica e quattro partite ancora da disputare, la formazione rossazzurra vede il traguardo sempre più vicino. A commentare il brillante cammino della squadra pugliese al Quotidiano di Puglia è il tecnico Dino Bitetto, tecnico esperto che ha guidato i rossazzurri nella stagione 2019/20, il quale non nasconde l'ammirazione per quanto fatto dai suoi ex ragazzi.
"Il loro è stato un cammino straordinario, soprattutto dopo l'avvento di Vito Di Bari in panchina. Poi, nell'ultimo periodo, è stato anche consolidato il vantaggio sulla seconda posizione, ora di sette punti, fattore che lascia presagire che il traguardo, a così poche partite dal termine, è alla portata", afferma Bitetto.
Secondo l'allenatore, il cambio in panchina ha rappresentato una svolta decisiva, pur riconoscendo i meriti del precedente tecnico: "Anche con Giuseppe Laterza il Casarano aveva fatto più che bene, ma un cambio in panchina ha sempre delle fondamenta strategiche: evidentemente, con il nuovo allenatore la squadra ha migliorato i suoi metodi, sia sul rettangolo verde che a livello mentale. Al netto dei risultati conseguiti, l'alchimia creatasi è stata notevole".
A poche giornate dal termine del campionato, Bitetto avverte che l'errore da evitare è "quello di deconcentrarsi, ma a una squadra così organizzata non accadrà. Anzi, in queste quattro partite sarà fondamentale, soprattutto, mantenere inalterata la struttura e rafforzare il credo calcistico che ha portato questa compagine così in alto in classifica".
Tra i protagonisti di questa cavalcata, un posto speciale lo occupa Nicola Loiodice, che Bitetto ha allenato anche ai tempi di Cerignola: "È un fuoriclasse in questa categoria e non solo: rompe gli equilibri dalla metà campo in su riuscendo, il più delle volte, a essere decisivo. Con me, a Cerignola, ha svolto perfino il ruolo di mezzala. Il segreto sta nell'interazione: con calciatori così talentuosi devi saperti rapportare per ottenere il massimo a livello individuale e, di riflesso, collettivo".
Parlando del rendimento non sempre costante del giocatore nelle passate stagioni, Bitetto spiega: "A Nicola va reso tutto il più leggero possibile: va messo nelle condizioni di poter fare quello che gli riesce meglio senza assegnargli compiti chissà quanto differenti. E poi va creato un bel rapporto: a volte può sembrare un atleta eccessivamente umorale, ma non lo è. Una volta che riesce a crearsi la sua dimensione in un posto, non ce n'è per nessuno".
Il Casarano, dopo anni di tentativi, sembra finalmente pronto per il salto di categoria. Bitetto individua il fattore determinante: "L'ambizione c'è sempre stata, ma di certo è cambiato il fatto che Antonio Filograna è tornato in prima linea non badando a spese pur di cullare il sogno di riportare la piazza in Serie C. A volte, dopo svariati tentativi, bisogna avere il coraggio di osare compiendo scelte giuste e, soprattutto, opportune".
Quando gli si chiede quale giocatore, oltre a Loiodice, gli piacerebbe allenare in futuro, l'esperto tecnico non ha dubbi: "Tolto Loiodice, tutti quelli che fanno parte dell'organico". E aggiunge: "La squadra è completa in ogni reparto e ci tengo a precisare un aspetto: gli under sono di valore assoluto per un campionato di D e il Casarano è stato anche intelligente nell'ingaggiarne due per ruolo. Quando hai un materiale umano a disposizione di quel calibro, l'unico aspetto da curare diventa la gestione dello spogliatoio: chi entra a gara in corso può essere perfino più importante di chi è già in campo. Poi, sul fronte over, non c'è chissà quanto da aggiungere: ogni calciatore ha un passato importante ed è un lusso per la categoria".
Guardando al futuro, Bitetto è convinto che il Casarano possa seguire le orme di Cerignola e Monopoli, diventando un modello per il calcio pugliese in Serie C: "Sì, senza ombra di dubbio. Tra l'altro, con una proprietà del genere, tutto è possibile, perfino andare anche oltre la semplice, tra virgolette, Serie C. In terza serie, chiaramente, bisognerà strutturarsi tecnicamente un tantino meglio perché si tratta di un contesto totalmente diverso rispetto all'Interregionale, ma sono convinto che non verranno riscontrati grossi problemi".
Con una proprietà ambiziosa, un organico di qualità e una guida tecnica che ha saputo trovare la giusta alchimia, il Casarano si prepara dunque a festeggiare un traguardo atteso da anni, con la consapevolezza di poter puntare ancora più in alto nel prossimo futuro.
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