Ivan Mazzamuto, ex presidente del Paternò Calcio, ha deciso di rompere il silenzio per rispondere alle recenti dichiarazioni della nuova proprietà del club etneo. In una nota ufficiale, l'ex dirigente ha voluto fare chiarezza su alcuni aspetti che ritiene siano stati rappresentati in modo inesatto durante l'ultima intervista rilasciata dal nuovo proprietario Yahya Kirdi al giornalista Umberto Teghini.
La presa di posizione di Mazzamuto arriva dopo settimane di silenzio da parte della precedente dirigenza, che aveva scelto di non utilizzare i canali di comunicazione per evitare polemiche dannose per l'immagine del club. "Dispiace perché tifo Paternò e ne io né il mio entourage, i vecchi dirigenti, hanno utilizzato mezzi di comunicazione per polemizzare, per il bene del Paternò Calcio", ha dichiarato l'ex presidente, sottolineando come la decisione di intervenire sia stata dettata dalla necessità di ristabilire la verità dei fatti.
La questione dell'organico: tutto previsto dal regolamento
Il primo punto di chiarimento riguarda la composizione della rosa per la stagione in corso. Secondo Mazzamuto, la situazione relativa ai calciatori era ben nota sin dall'inizio delle trattative per il passaggio di proprietà. Il regolamento della Serie D prevede infatti lo svincolo automatico di tutti i giocatori al 30 giugno, circostanza che era stata comunicata chiaramente alla nuova proprietà sin dalla prima videoconferenza e successivamente ribadita negli incontri di persona.
"La Serie D prevede lo svincolo di tutti i giocatori al 30 giugno, per cui la nuova proprietà e i nuovi dirigenti non solo erano al corrente di ciò sin dalla prima videoconferenza, e più volte ribadito successivamente anche di presenza, ma proprio per questo erano contenti perché' avrebbero potuto allestire una squadra nuova e altamente competitiva senza avere alcun vincolo con altri calciatori", ha precisato l'ex presidente.
La situazione, secondo Mazzamuto, era stata addirittura accolta con favore dalla nuova proprietà, che vedeva nell'assenza di vincoli contrattuali un'opportunità per costruire un organico completamente nuovo e competitivo per gli obiettivi prefissati.
L'ex dirigente ha inoltre manifestato rammarico per il mancato utilizzo dell'esperienza della precedente dirigenza. Nella manifestazione d'interesse presentata, era previsto che i vecchi dirigenti avrebbero dovuto fornire supporto almeno nella fase di transizione, forte della loro conoscenza approfondita della categoria e delle dinamiche necessarie per gestire una stagione sportiva. "Avrebbero dovuto tenere, quantomeno nella fase di traghettamento, il supporto dei nostri dirigenti che da anni conoscono molto bene la categoria e ciò che serve per mandare avanti una stagione, evitando tante problematiche a cui la nuova proprietà è andata incontro", ha sottolineato Mazzamuto.
Il logo: una scelta, non un impedimento
Particolarmente decisa è stata la replica di Mazzamuto riguardo alla questione del logo societario. L'ex presidente ha definito "assolutamente falso" quanto dichiarato sulla presunta negazione dell'utilizzo del simbolo storico del club. Secondo gli accordi sottoscritti al momento del passaggio di proprietà, il logo è stato concesso in comodato d'uso gratuito, rendendo possibile il suo utilizzo immediato da parte della nuova società.
"Strano leggere il discorso del logo, perché che sia stato negato è assolutamente falso. Come accordi sottoscritti, gli è stato concesso in comodato d'uso gratuito per cui è stata una scelta di questa nuova società non utilizzarlo", ha chiarito Mazzamuto, aggiungendo che "volendo sin dalla prossima gara il Paternò Calcio potrebbe scendere in campo con il vecchio logo".
La decisione di non utilizzare il logo storico appare quindi come una scelta strategica della nuova proprietà piuttosto che come un impedimento imposto dalla precedente dirigenza. Analogamente, anche la pagina Facebook ufficiale del Paternò Calcio non verrà utilizzata dalla nuova società, che ha comunicato l'intenzione di crearne una completamente nuova.
La gestione economica: credibilità costruita negli anni
Il punto più delicato delle precisazioni riguarda gli aspetti economici e la gestione finanziaria del club negli anni della presidenza Mazzamuto. L'ex dirigente ha respinto categoricamente le insinuazioni su presunte difficoltà economiche che avrebbero caratterizzato la sua gestione, rivendicando invece una condotta sempre improntata al rispetto degli impegni assunti.
"In tutti questi anni, al di là dei risultati ottenuti, abbiamo sempre onorato gli impegni presi e per questo il Paternò Calcio ha acquisto grandissima credibilità nel panorama calcistico italiano", ha dichiarato Mazzamuto, sottolineando come questa credibilità sia stata costruita attraverso anni di gestione responsabile.
L'iscrizione del club alla Serie D per la stagione corrente è stata definita dall'ex presidente come un "atto di grande amore", realizzato nonostante le pressioni ricevute. Mazzamuto ha assicurato che, in assenza di tali pressioni esterne, il campionato sarebbe stato onorato "dignitosamente", pur riconoscendo i limiti delle proprie possibilità economiche rispetto alle ambizioni manifestate dalla nuova proprietà.
Le ambizioni realistiche contro le promesse irrealizzabili
Con pragmatismo, l'ex presidente ha ammesso di non aver mai potuto promettere traguardi eclatanti come la scalata dalla Serie D alla Serie A, passando per Serie C e Serie B, obiettivi invece annunciati dalla nuova proprietà. Allo stesso modo, iniziative come il ritiro a Dubai non rientravano nelle possibilità economiche della precedente gestione.
Tuttavia, Mazzamuto ha mostrato particolare irritazione per alcune affermazioni che ritiene eccessive e lesive della dignità della sua gestione. "Addirittura leggere che avremmo avuto delle difficoltà ad andare a giocare ad Enna in coppa Italia è troppo", ha commentato, precisando che per la trasferta di Enna il club si sarebbe presentato "dignitosamente, con un Pullman 50 posti, e con le divise in ordine".
Un augurio per il futuro
Nonostante le precisazioni e il tono fermo delle sue dichiarazioni, Ivan Mazzamuto ha concluso la sua nota con un augurio sincero per il futuro del Paternò Calcio. "Spero tanto adesso che il Paternò possa andare più in altro possibile, cosi come le ambizioni di questa nuova proprietà. Forza Paternò, sempre e comunque", ha scritto l'ex presidente, confermando il suo attaccamento al club nonostante la fine del suo mandato dirigenziale.
Le precisazioni di Mazzamuto aggiungono un nuovo capitolo alla vicenda del passaggio di proprietà del Paternò Calcio, evidenziando come le dinamiche di transizione tra vecchia e nuova gestione possano generare interpretazioni diverse della stessa realtà. Resta da vedere come la nuova proprietà reagirà a queste puntualizzazioni e se il dibattito si chiuderà qui o avrà ulteriori sviluppi nelle prossime settimane.
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