Nicola Moretti rompe il silenzio e chiarisce definitivamente la posizione del gruppo da lui guidato in relazione alla Recanatese. L'ex capitano giallorosso, oggi avvocato, ha diffuso una nota ufficiale per fare luce su alcune ricostruzioni giornalistiche e precisare le reali intenzioni della cordata interessata alle sorti del club.
«Mai fatto riferimento a "trattative", né ho auspicato un "cambiamento del quadro dirigenziale" della Recanatese. Ho sempre e solo sottolineato che la nostra volontà di dare un contributo avrebbe richiesto "un'apertura". In assenza di tale disponibilità, ci siamo trovati naturalmente costretti a rallentare le nostre attività», ha dichiarato Moretti, come ripreso dal Corriere Adriatico, accompagnato in questa iniziativa da Jacopo Zannini e Marco Bruni, figure già note nell'ambiente giallorosso per i loro precedenti ruoli dirigenziali.
La richiesta di dialogo dei tifosi
La situazione si è complicata nelle ultime settimane, con i sostenitori della Gradinata Sud che hanno manifestato il desiderio di un confronto diretto tra l'attuale proprietà e il gruppo di Moretti. Tuttavia, l'ex giocatore ha voluto ribadire i limiti operativi di tale richiesta.
«I tifosi della Gradinata Sud hanno espresso il desiderio di un confronto tra l'attuale società e il nostro gruppo. È però fondamentale riconoscere che la Recanatese è una "società" e, in quanto tale, opera secondo le proprie dinamiche interne. Anche il Sindaco ha confermato di non avere poteri particolarmente incisivi in una fase in cui le scelte spettano esclusivamente a quest'ultima», ha spiegato Moretti nella sua nota.
Il fattore tempo e le difficoltà operative
Uno degli aspetti più critici evidenziati dall'ex capitano riguarda la tempistica. Con il campionato ormai alle porte e le scadenze amministrative incombenti, le possibilità di realizzare progetti ambiziosi si riducono progressivamente.
«Ogni giorno senza chiarezza o decisioni concrete riduce le possibilità di costruire un futuro solido per la Recanatese», ha osservato Moretti, sottolineando come l'incertezza stia compromettendo qualsiasi possibilità di programmazione seria.
Il legale ha poi aggiunto considerazioni specifiche sui tempi: «Un altro aspetto cruciale riguarda i tempi. Siamo al 3 giugno (ieri, ndr). La costruzione di progetti richiede pianificazione e tempo. Dobbiamo prendere atto del fatto che l'idea che avevamo in mente, per la quale sarebbe stata necessaria la massima collaborazione, difficilmente potrà trovare concreta attuazione».
Le smentite sui supporti esterni
Particolare attenzione Moretti ha dedicato alla questione degli eventuali sostegni economici esterni alla sua cordata. L'ex giocatore ha categoricamente negato coinvolgimenti di terzi, almeno nella fase attuale.
«Intorno al 20 maggio, non c'è mai stato un nostro effettivo coinvolgimento, ed è poco corretto continuare a menzionare nomi, figure e progetti che, ad oggi, non sono mai stati realmente presi in considerazione», ha precisato, riferendosi evidentemente alle indiscrezioni che avevano collegato la sua iniziativa a possibili appoggi imprenditoriali del territorio.
Tuttavia, fonti vicine alla vicenda confermano che, almeno nel mese di maggio, l'interessamento di importanti realtà aziendali locali - tra cui la nota Giessegi - verso il progetto di Moretti era effettivamente presente, rendendo la smentita dell'avvocato parzialmente contraddittoria rispetto agli sviluppi di quel periodo.
La disponibilità al dialogo rimane
Nonostante le difficoltà e i tempi che si fanno sempre più stretti, Moretti ha voluto mantenere aperta la porta a future collaborazioni, dimostrando un attaccamento alla maglia che va oltre le contingenze operative.
«Anche se la nostra visione iniziale dovesse ormai risultare irrealizzabile - aggiunge Moretti - restiamo disponibili a dialogare con chiunque per capire come e se poter dare un aiuto, ove richiesto, per il bene della Recanatese e della città».
Uno scenario in evoluzione
La nota di Moretti fotografa una situazione complessa, dove le buone intenzioni si scontrano con i vincoli operativi e temporali tipici del calcio moderno. Il gruppo dell'ex capitano, pur mantenendo la disponibilità al dialogo, sembra aver preso atto della difficoltà di realizzare nell'immediato il progetto originariamente concepito.
La Recanatese si trova così di fronte a una fase delicata, con i tifosi che chiedono chiarezza, un gruppo di ex dirigenti e giocatori pronti a dare il loro contributo e una proprietà che deve decidere come procedere in vista della nuova stagione. Il tempo stringe e ogni giorno di incertezza rappresenta un'opportunità persa per costruire basi solide per il futuro del club giallorosso.
La dichiarazione di Moretti, pur chiarendo alcuni aspetti, lascia aperte diverse questioni che solo il tempo e le decisioni degli attuali vertici societari potranno definitivamente risolvere.
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