Il pareggio ottenuto sul terreno della Vibonese lascia un sapore agrodolce in casa Reggina. Nonostante una prestazione che il tecnico Bruno Trocini giudica ampiamente positiva, gli amaranto non sono riusciti a capitalizzare la propria superiorità tecnica e territoriale, dovendo accontentarsi di un punto che non rispecchia l'andamento della gara.
Intervenuto ai microfoni di Febea, come riportato da TuttoReggina.com, l'allenatore della formazione calabrese non ha nascosto il proprio rammarico per un risultato che considera inadeguato rispetto alla qualità espressa in campo. "Meritavamo i tre punti, abbiamo dominato, abbiamo concesso solo una palla gol alla Vibonese", ha dichiarato Bruno Trocini, sottolineando come la squadra abbia gestito con autorità i novanta minuti di gioco.
L'analisi del mister si concentra principalmente sulla fase offensiva, evidenziando quella che sembra essere la principale lacuna della sua squadra: la concretizzazione delle occasioni create. "La squadra è in crescita, oggi ho avuto conferma, alla fine bisogna buttare la palla in porta. Partite come queste nove su dieci si vincono, il risultato non ci soddisfa, ma la prestazione è stata importante, c'è sempre stata l'intenzione di cercare di vincerla", ha proseguito il tecnico amaranto.
Nonostante la delusione per il mancato successo, Trocini mantiene un atteggiamento costruttivo nei confronti del percorso di crescita della sua squadra. Il trainer ha infatti rimarcato come la prestazione collettiva sia stata all'altezza delle aspettative, pur riconoscendo che alcuni elementi possano attraversare momenti di forma diversi. "Ci sta che qualcuno dei nostri sta meglio o meno, in ogni caso la prestazione di squadra è stata buona, in crescita. Guardiamo avanti", ha affermato, dimostrando fiducia nel progetto tecnico in corso di sviluppo.
Dal punto di vista tattico, una delle scelte più significative del match è stata l'adozione del modulo 4-2-4, una soluzione audace che ha permesso alla Reggina di aumentare il peso offensivo mantenendo equilibrio in campo. Trocini ha spiegato la logica dietro questa decisione: "Volevo mettere dentro Montalto per dare furbizia e esperienza alla squadra, non volevo togliere Ferraro che stava facendo bene. La squadra ha creato tante palle gol, abbiamo spinto e ci abbiamo creduto sino alla fine".
L'inserimento di Montalto rappresenta chiaramente la volontà del tecnico di sfruttare l'esperienza del giocatore in un momento cruciale del match, senza però penalizzare le buone prestazioni di altri elementi come Ferraro. Questa filosofia gestionale evidenzia un approccio equilibrato che punta a valorizzare le caratteristiche di ogni singolo componente della rosa.
Sul fronte delle condizioni fisiche, destano qualche preoccupazione le condizioni di Lagonigro, che ha accusato un problema muscolare durante l'incontro. "Ha preso una botta alla coscia, da valutare nelle prossime ore", ha riferito Trocini, lasciando intendere che sarà necessario attendere gli esami strumentali per comprendere l'entità dell'infortunio e i tempi di recupero del calciatore.
La programmazione immediata della squadra non concede pause di riflessione. Il calendario serrato del campionato impone alla Reggina di voltare rapidamente pagina e concentrarsi sul prossimo impegno. "Non abbiamo tempo per rammaricarci troppo, dobbiamo recuperare energie e pensare alla Gelbison", ha sottolineato il mister, dimostrando la necessaria mentalità pragmatica che caratterizza i professionisti del calcio.
Le scelte tecniche effettuate da Trocini, compresa quella relativa all'utilizzo di Grillo, sono il frutto di valutazioni dettagliate che tengono conto delle caratteristiche specifiche di ogni elemento a disposizione. "Sono sempre legate a dettagli, davanti abbiamo un parco attaccanti di grande livello", ha precisato l'allenatore, evidenziando la ricchezza di opzioni offensive di cui dispone la squadra.
Il quadro che emerge dalle dichiarazioni post-gara delinea una Reggina in fase di consolidamento, capace di esprimere un calcio convincente ma ancora alla ricerca della giusta cattiveria sotto porta. La strada intrapresa sembra quella corretta, ma sarà fondamentale trasformare il dominio territoriale in risultati concreti per dare continuità al progetto tecnico e soddisfare le ambizioni del club e dei tifosi.
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