Il sapore del successo si mescola alla malinconia degli addii in casa Scandicci. Dopo aver conquistato il titolo nel campionato di Eccellenza 2024/2025, il club toscano deve fare i conti con alcune partenze significative che segneranno la fine di un'era per diversi protagonisti della cavalcata vincente.
La società ha ufficializzato le partenze di tre elementi che hanno contribuito in maniera determinante al raggiungimento dell'obiettivo stagionale, lasciando un segno indelebile nella storia recente del sodalizio. Si tratta di giocatori che hanno rappresentato pilastri fondamentali dell'impianto tattico e dello spirito di squadra che ha caratterizzato il percorso trionfale.
Il primo saluto riguarda Tommaso Sinisgallo, centrocampista che ha legato il proprio nome alle pagine più importanti della recente storia del club. Il suo contributo si è rivelato prezioso non soltanto dal punto di vista tecnico, ma anche per la leadership dimostrata sul terreno di gioco. Il curriculum del giocatore parla di un'esperienza significativa, con quasi 150 apparizioni nel campionato di Serie D, testimonianza della sua solidità e continuità di rendimento ai massimi livelli del calcio dilettantistico.
Particolarmente significativo il ruolo di capitano ricoperto da Sinisgallo nelle ultime due stagioni di Eccellenza, periodo durante il quale ha saputo interpretare al meglio il ruolo di guida tecnica e morale del gruppo. La fascia di capitano ha rappresentato il riconoscimento ufficiale di quanto il centrocampista fosse diventato un punto di riferimento imprescindibile per compagni e staff tecnico.
Il secondo addio coinvolge Alessio Sabatini, difensore che si è guadagnato sul campo il soprannome di "ministro della difesa" per la sua capacità di organizzare e dirigere il reparto arretrato. Il suo apporto alla causa è stato determinante durante tutta la stagione vincente, tanto da essere riconosciuto come uno dei protagonisti assoluti della cavalcata che ha riportato il titolo a Scandicci.
La personalità di Sabatini ha trovato espressione anche fuori dal campo, dove è diventato celebre per i selfie realizzati nello spogliatoio dopo le vittorie più importanti. Questi momenti di spontaneità hanno contribuito a creare un clima di gruppo positivo e hanno rappresentato una testimonianza dell'entusiasmo e della coesione che hanno caratterizzato l'ambiente squadra durante la stagione del trionfo.
Il terzo elemento che lascia i Blues è Stefano La Rosa, altro difensore che ha rappresentato un tassello fondamentale nell'architettura tattica che ha permesso alla squadra di raggiungere l'obiettivo prefissato. Il suo contributo silenzioso ma costante ha fornito garanzie di affidabilità in un reparto che si è rivelato decisivo per il successo finale.
La dirigenza dello Scandicci ha voluto accompagnare l'annuncio delle partenze con un messaggio che sottolinea il valore umano oltre che tecnico dei tre giocatori: «Le strade calcistiche si separano, ma la stima e l'affetto, così come quanto fatto insieme in questi anni, rimarranno immutati». Queste parole evidenziano come i rapporti costruiti vadano oltre il semplice aspetto professionale, testimoniando la solidità dei legami creati durante il percorso comune.
Il club ha inoltre espresso gratitudine per il contributo fornito dai tre elementi, riconoscendo pubblicamente il loro ruolo nel raggiungimento del traguardo stagionale. L'augurio per il futuro, sia dentro che fuori dal campo, rappresenta un gesto di riconoscimento per professionisti che hanno saputo interpretare al meglio i valori della società.
Questi addii segnano inevitabilmente la fine di un ciclo per lo Scandicci, che dovrà ora affrontare la sfida di sostituire elementi di grande esperienza e carisma. La dirigenza si trova davanti al compito di individuare profili in grado di mantenere alta la qualità del gruppo, preservando al contempo lo spirito vincente che ha caratterizzato la stagione appena conclusa.
Il mercato estivo rappresenterà un momento cruciale per delineare le ambizioni future del club, chiamato a costruire una rosa competitiva per affrontare le nuove sfide che attendono la squadra.
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