Il futuro della gestione dello stadio comunale di San Martino a Sanremo si delinea con un cambio di rotta significativo. All'indomani di una cruciale riunione interna a Palazzo Bellevue, le indiscrezioni raccolte indicano chiaramente che la proroga alla Sanremese Calcio per la gestione dell'impianto è da escludere. È quanto emerge, tra le altre fonti, da quanto riportato anche da Gazzetta Regionali, a seguito delle recenti evoluzioni giudiziarie che hanno coinvolto il bando di gara.

La linea che sembra prevalere è netta: niente ulteriori estensioni per la società biancazzurra, che attualmente gestisce lo stadio (la cui concessione è scaduta a giugno) e gli impianti di Pian di Poma. Si profila invece una soluzione di affidamento provvisorio, o gestione temporanea, che potrebbe essere affidata a una cooperativa o all'unico soggetto che ha presentato un'offerta nell'appalto promosso dal municipio: la Virtus Sanremese. Questa scelta mira a evitare l'interruzione del servizio pubblico in attesa che il bando di gara venga riscritto e riproposto.

Secondo le stesse fonti, l'indirizzo tecnico, avallato dalla sfera politica, è quello di procedere con la riscrittura del bando, eliminando il tanto discusso articolo 4. Questa clausola imponeva al gestore dell'impianto di farsi carico delle spese per l'adeguamento alla Serie C, anche nel caso in cui la promozione fosse stata ottenuta da un altro club. Tradotto, significava che l'onere sarebbe ricaduto sul gestore anche se la Sanremese Calcio – unico sodalizio cittadino con una prima squadra militante in Serie D – avesse centrato la promozione.

Di fatto, questa previsione si è rivelata un ostacolo insormontabile e ha scoraggiato qualsiasi altra partecipazione al bando. L'unica offerta pervenuta, quella della Virtus Sanremese, era infatti condizionata proprio all'eliminazione di quella specifica clausola, a riprova della sua natura penalizzante.

Il ricorso presentato dalla società dei main sponsor Marco Del Gratta al TAR Liguria, limitato a una richiesta di sospensiva e non ancora entrato nel merito della questione, è stato rigettato nei giorni scorsi. Questa decisione, di natura tecnica, ha visto i giudici amministrativi non ravvisare i requisiti di urgenza. Il motivo? La procedura era già stata sospesa in via autonoma dal Comune, che aveva di fatto congelato l'assegnazione della struttura prima ancora dell'intervento del tribunale.

Questo passaggio ha avuto un effetto significativo, rafforzando la posizione politica di chi, all'interno dell'Amministrazione comunale, riteneva necessario un cambio di rotta. L'obiettivo è ora chiaro: riaprire il bando per garantire condizioni di equità e trasparenza tra tutti i potenziali partecipanti, e nel frattempo assicurare che la gestione dell'impianto sportivo non subisca interruzioni, a beneficio della comunità e delle attività sportive.

Sezione: Serie D / Data: Ven 18 luglio 2025 alle 23:30
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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