Il Varese ha svelato le proprie carte per la stagione 2025/26, presentando ufficialmente la nuova struttura tecnica che dovrà guidare i biancorossi nella prossima avventura in Serie D.
La conferenza stampa tenutasi presso lo stadio Franco Ossola ha rappresentato un momento di svolta per la società lombarda, che ha confermato le indiscrezioni delle ultime settimane annunciando Alessio Battaglino nel ruolo di Direttore Sportivo e Andrea Ciceri come nuovo conduttore tecnico della prima squadra.
L'evento ha visto protagonisti il presidente Paolo Girardi e il dirigente Giovanni Rosati, che hanno illustrato le ragioni delle scelte effettuate e delineato le prospettive future del club. Girardi ha esordito scusandosi per l'assenza di Antonio, spiegando come l'ordine del giorno abbia subito alcune modifiche che verranno presto rimediate.
Il numero uno del Varese ha voluto sottolineare la natura ponderata delle decisioni prese, esprimendo piena fiducia nel lavoro svolto da Rosati nella selezione dei nuovi responsabili tecnici. Le nomine di Battaglino e Ciceri sono state definite come scelte precise, frutto di un'attenta valutazione delle competenze e delle caratteristiche necessarie per il nuovo corso societario.
Rosati ha ribadito il concetto, evidenziando come le qualità di Battaglino siano ampiamente riconosciute nell'ambiente calcistico. Il dirigente ha descritto il nuovo DS come il profilo più adatto per il progetto varesino, sottolineando un aspetto fondamentale: la sua appartenenza territoriale. Battaglino vivrà quotidianamente lo spogliatoio e la città, considerando Varese come la propria casa, elemento che garantirà una dedizione totale verso una piazza che merita questo tipo di impegno.
Il nuovo Direttore Sportivo ha espresso grande emozione durante il proprio intervento, manifestando gratitudine verso diverse figure che hanno contribuito al suo approdo in biancorosso. I ringraziamenti si sono rivolti innanzitutto alla società per la fiducia accordata, alla famiglia per il supporto costante, e in particolare all'amico Salvo, che nonostante stia attraversando un periodo difficile, ha fornito un aiuto prezioso in questa fase.
Battaglino ha raccontato come tutto sia nato da un semplice caffè, una circostanza che ha portato a una proposta alla quale è stato impossibile dire di no. Il DS ha affrontato con realismo la situazione attuale del club, riconoscendo come nessuno desidererebbe vedere una piazza di tale tradizione militare in Serie D, ma accettando questa realtà come punto di partenza per dimostrare le proprie potenzialità.
La motivazione risulta amplificata dal ritorno alla denominazione storica di Varese Football Club, elemento che rappresenta un valore aggiunto per affrontare le sfide future con ancora maggiore determinazione.
Il nuovo DS ha voluto fornire spiegazioni riguardo ai tempi dell'ufficializzazione, scusandosi con la società per il periodo intercorso prima dell'annuncio. Battaglino ha chiarito come fossero necessarie alcune pratiche burocratiche da completare con il CRL, precisando che l'uscita dal precedente incarico è avvenuta nel massimo rispetto e in totale serenità, senza creare tensioni o problematiche.
Per quanto riguarda la guida tecnica, Andrea Ciceri rappresenta la soluzione individuata per dirigere i biancorossi nella prossima stagione. Battaglino ha spiegato con lucidità il processo di selezione, rivelando come la lista dei candidati fosse ristretta e come ogni profilo sia stato valutato attentamente.
Il rapporto tra DS e allenatore affonda le radici in esperienze condivise, alcune positive e altre meno fortunate, come l'esonero vissuto insieme in Serie C. Tuttavia, Battaglino non ha mostrato dubbi sulle capacità di Ciceri, descrivendolo come la figura giusta per intraprendere questo nuovo percorso. La conoscenza reciproca rappresenta un elemento di continuità che potrebbe rivelarsi prezioso nella costruzione del progetto tecnico.
L'approccio alla prossima stagione è stato delineato con grande chiarezza da Battaglino, che ha escluso l'esistenza di formule magiche per vincere la Serie D. Il DS ha evidenziato come saranno necessarie rinunce, carattere, prestanza fisica e soprattutto tanta voglia di emergere. La ricetta del successo passa attraverso i risultati concreti: più vittorie si ottengono, maggiore sarà il coinvolgimento generale.
Il lavoro sul senso di appartenenza rappresenta un altro pilastro del progetto, ma sempre mantenendo i piedi per terra e non perdendo di vista la concretezza delle azioni. Questo equilibrio tra passione e pragmatismo caratterizzerà l'approccio della nuova dirigenza.
Una decisione simbolica ma significativa riguarda le divise della prossima stagione. Rosati ha annunciato che le maglie non riporteranno più i nomi dei giocatori, una scelta che rappresenta lo spirito con cui il Varese affronterà la Serie D. Il messaggio è chiaro: meno estetica e più sostanza, privilegiando l'umiltà come elemento fondamentale per trasformare il lavoro quotidiano in vittorie sul campo.
Questa filosofia riflette un cambio di mentalità che la società vuole trasmettere a tutti i livelli, dalla prima squadra ai settori giovanili.
Il presidente Girardi ha voluto riconoscere il sostegno costante ricevuto dai tifosi, che sono rimasti accanto alla squadra fino all'ultima giornata della stagione appena conclusa. Il ritorno al marchio storico del Varese Football Club rappresenta un segnale importante per riavvicinare ancora più persone al progetto societario.
L'identità storica del club diventa quindi uno strumento per rafforzare il legame con la comunità e per attrarre nuovi sostenitori che possano identificarsi nei valori tradizionali della società.
Il mercato rappresenta una delle sfide principali per la nuova dirigenza. Battaglino ha tracciato le linee guida per la costruzione della rosa, partendo dalla valutazione positiva della base della scorsa stagione. I colloqui con i giocatori sono già iniziati, anche se alcuni elementi come Maccioni e Molinari hanno già scelto altre destinazioni.
L'obiettivo è mantenere un nucleo di partenza solido da rinforzare con profili mirati, che siano compatibili sia dal punto di vista tecnico che morale con l'identità del club. Il DS ha stabilito un principio chiaro: se al momento della firma un giocatore dovesse chiedere somme superiori alle disponibilità, significherebbe che non è adatto al progetto varesino.
Il tema dell'appartenenza territoriale è stato affrontato con equilibrio da Rosati, che ha riconosciuto l'impossibilità di comporre una squadra interamente di varesini, ma ha ribadito la volontà di rafforzare il senso di appartenenza. Lo stile di gioco aggressivo che porterà Ciceri dovrebbe contribuire a questo obiettivo.
Battaglino ha aggiunto una riflessione importante: essere di Varese rappresenta certamente un valore aggiunto, ma devono esserlo anche le qualità tecniche e morali. I giocatori varesini dovranno scegliere se essere protagonisti in questa squadra, dimostrando di meritare la maglia attraverso le prestazioni.
Dal punto di vista numerico, la situazione attuale vede il Varese con tre tesserati confermati: Ferrari, Marangon e Romero. Tuttavia, Battaglino ha assicurato che diversi appuntamenti sono già stati fissati per ampliare la rosa, che dovrebbe essere composta da 23-24 giocatori, con alcuni giovani aggregati.
L'attenzione al settore giovanile rappresenta un elemento centrale del progetto. Il DS seguirà da vicino la Juniores e si occuperà personalmente anche degli Allievi, riconoscendo il vivaio come elemento fondamentale per il futuro del club.
Riguardo alla composizione dei gironi, Battaglino ha mostrato un approccio pragmatico, riconoscendo come ogni raggruppamento abbia le proprie peculiarità, a partire delle caratteristiche dei campi di gioco. Tuttavia, il DS ha voluto escludere la ricerca di alibi: il Varese dovrà essere pronto ad affrontare qualsiasi situazione, mantenendo continuità di prestazioni tra andata e ritorno.
L'approccio mentale sarà quindi improntato all'adattabilità e alla determinazione, caratteristiche indispensabili per competere ad alto livello in una categoria difficile e competitiva come la Serie D.
Il Varese Football Club si prepara dunque ad affrontare una stagione che rappresenta molto più di una semplice annata calcistica: è l'inizio di un nuovo capitolo che dovrà riportare i biancorossi verso categorie più consone alla loro tradizione, partendo da basi solide e da una rinnovata identità.
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