Come un fulmine a ciel sereno. La notizia ha scosso non solo gli ambienti Rai ma tutto il mondo dell'informazione e non. Perchè il "faccione", come diceva Simone Ventura ai tempi della sua conduzione di Quelli che il Calcio, di Enrico Varriale è esattamente quello amichevole del fratello buono o del vicino di casa socievole.

Ed invece getta ombre terribili la vicenda emersa alle cronache con la misura cautelare alla quale è stato sottoposto dal giudice per le indagini preliminari Monica Ciancio col "divieto di avvicinamento a meno di 300 metri dai luoghi frequentati” dalla ex fidanzata del giornalista sportivo e alla prescrizione di “non comunicare con lei” e di “allontanarsi immediatamente in caso di incontro fortuito, riponendosi a 300 metri di distanza”.

Una misura cautelare arrivata al termine di un indagine per stalking, atti persecutori e lesioni personali coordinata dalla Procura di Roma e durata poco più di un mese come riportato dal Corriere della Sera.

La donna, un imprenditrice, aveva allacciato circa un anno fa la relazione col sessantunenne reporter. Grave il quadro che emerge in procura: "Le condotte poste in essere dal Varriale danno conto di una personalità aggressiva e prevaricatoria, evidentemente incapace di autocontrollo”. Ancor più forti sono le dichiarazioni della donna: «Mi ha picchiata, presa a schiaffi, sbattuta contro il muro, insultata (...). Mi perseguita con telefonate di notte, si apposta sotto casa, citofona alle sei di mattina...».

Di diverso avviso ovviamente il diretto interessato che allo stesso Corriere ha risposto difendendosi: «Non ho mai stalkerizzato nessuno e chi afferma questo ne risponderà in tutte le sedi. È una dolorosa vicenda personale che avrei preferito rimanesse tale. Purtroppo però mi sono state rivolte, e rese pubbliche, accuse del tutto false. Sono sicuro che riuscirò a dimostrare la loro infondatezza facilmente e in tempi brevi».

Diversi sarebbero invece i casi documentati. Lo scorso 6 agosto Varriale “durante un alterco per motivi di gelosia, la sbatteva violentemente al muro, scuotendole e percuotendole le braccia, sferrandole dei calci e, mentre la parte offesa cercava di rientrare in possesso del cellulare che le aveva sottratto, le afferrava il collo con una mano, cagionandole lesioni".

A suffragare i fatti gli atti del pronto soccorso del Policlinico Gemelli dove la donna è stata soccorsa e gli è stata riscontrata una “ferita lacero contusa al braccio sinistro, ecchimosi alla mano sinistra, tumefazione del gomito destro con dolenzia alla mobilizzazione attiva, abrasioni alla base del collo e sul ginocchio sinistro, guaribili in cinque giorni”.

Oltre questo grave episodio di violenza ci sono tutta una serie di molestie che sarebbero state perpetrate da Varriale come continue telefonate notturne, citofonate, messaggi colmi di insulti ed appostamenti sotto casa della donna. Il tutto andato avanti per settimane fino al giorno della denuncia presentata il 14 settembre scorso.

Sezione: Attualità / Data: Ven 01 ottobre 2021 alle 00:00
Autore: Francesco Vigliotti
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