Festeggiano in campo gli Azzurri insieme al presidente federale Gabriele Gravina e al Ct Luciano Spalletti. Con loro migliaia di tifosi che hanno incitato la Nazionale alla BayArena e milioni di italiani che hanno seguito la partita davanti alla Tv. Novantacinque minuti vissuti al cardiopalma, poi il triplice fischio liberatorio dello spagnolo Gil Manzano. L’Italia vola all’Europeo, dove potrà difendere il titolo conquistato a Wembley.
“Questa qualificazione – le parole di Gravina – è una promessa mantenuta con gli italiani. Avevamo preso l’impegno di recuperare una serie di ferite sportive subite nel tempo. Con Spalletti è cambiato molto nello spirito, sono tornati l’entusiasmo e la voglia di essere una squadra speciale. Merito di Luciano, che con gioia e serenità ha voluto ridare alla squadra una fisionomia sul piano tecnico e caratteriale. Abbiamo visto una Nazionale che ha dominato, che ha governato il gioco, al di là della sofferenza degli ultimi minuti. Siamo in Germania, dovevamo esserci, abbiamo rischiato di non andarci, ma grazie a Spalletti e ai ragazzi".
Dopo le dimissioni ad agosto di Roberto Mancini, il presidente della FIGC ha deciso che Luciano Spalletti sarebbe stato l’uomo giusto per guidare la Nazionale. E il neo Ct ha raggiunto il primo obiettivo, portando l’Italia alla qualificazione grazie ad un percorso fatto di tre vittorie, due pareggi e una sola sconfitta: “Non è facile e non è scontato niente nel calcio – le parole a caldo del commissario tecnico - . Abbiamo fatto una buona partita, creando tante occasioni nel primo tempo per mettere al sicuro il risultato. Poi quando non ci riesci la partita diventa più sporca e loro hanno fatto vedere di essere attrezzati e ci hanno dato del filo da torcere”.
Al fischio finale l’abbraccio con i giocatori, il presidente Gravina e tutto lo staff: “Eravamo tutti attaccati a questo risultato e siamo andati a dirci bravi. È un risultato importante per tutto il movimento calcistico italiano, anche per questo la partita era carica di tensione. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare ed è stato normale soffrire nell'ultimo quarto d'ora. Visto il recente passato dovevamo per forza qualificarci, quando si ha il fiato sul collo come lo abbiamo avuto noi non è facile. Adesso viene il bello. Avremo la possibilità di divertirci, avendo più tempo per creare una Nazionale con maggiori conoscenze”. Spalletti ha poi spiegato le scelte di formazione: “Ho iniziato con Raspadori perché con lui la squadra relaziona meglio di collettivo, poi nella ripresa ho messo Scamacca perché siamo andati più volte in area e serviva qualcuno forte anche di testa. Oggi Buongiorno ha fatto vedere di essere un grandissimo difensore, è in partite così che si vede se uno ha paura o può diventare un grande giocatore".
Straripante con la Macedonia del Nord, incontenibile anche a Leverkusen. Dopo la doppietta realizzata all’Olimpico, a Federico Chiesa stasera è mancato soltanto il gol, ma ancora una volta ha dimostrato di poter essere l’uomo in più di questa Nazionale: “Sono felicissimo per la qualificazione. Sembrava quasi impossibile ad inizio settembre, avevamo un po' tutti contro, ma ce l'abbiamo fatta. Devo fare i complimenti all'Ucraina perché ha fatto una grande partita. Noi siamo stati lì, abbiamo avuto due occasioni nel primo tempo che potevano mettere la gara in discesa, ma alla fine abbiamo portato a casa il pareggio e ci siamo qualificati”. La dedica è per tutti gli italiani: “Era importante per noi, per i tifosi che vogliono bene alla Nazionale e per tutto il nostro movimento calcistico. Ho vissuto da fuori l'eliminazione con la Macedonia del Nord, l'ho vissuta malissimo da tifoso e da tifoso ora posso dire che è una gioia immensa andare a giocarci un altro Europeo da campioni in carica”.
Esulta anche Gianluigi Donnarumma. Il capitano azzurro ha salvato il risultato con due grandi parate su Sudakov e Mudryk: “Siamo contentissimi, siamo dove meritiamo di essere, con tutte le difficoltà che abbiamo avuto. Andremo in Germania per vincere, anche perché ci andiamo da detentori del titolo”. Il ringraziamento va ai tifosi che hanno fatto sentire tutto il loro calore alla BayArena: “Ci hanno dato una mano incredibile. È stata un’emozione bellissima, siamo tutti uniti, si è vista la forza del gruppo e dell'Italia. Siamo felici, ci siamo anche noi".
Dopo aver risolto con una doppietta la gara di settembre con l’Ucraina, Davide Frattesi ha cercato di ripetersi. Stavolta Trubin gli ha negato la gioia del gol, ma può comunque festeggiare: “Ho pensato al colpo sotto, ma riguardando la partita con il Benfica mi ero accorto che il portiere usciva sempre in spaccata, quindi ho provato a mettere la palla sotto le gambe”. Il pensiero va già all’Europeo: “Siamo l'Italia, i campioni in carica, e andremo con tutte le nostre buone intenzioni per ripetere quello che è stato un qualcosa di fantastico".
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