Una lettera aperta che ha il sapore di un grido d'aiuto quello che arriva dal settore giovanile del Rimini Calcio FC. Sono i giovani atleti delle categorie Under 12 e Under 16, supportati dalle loro famiglie, a rompere il silenzio su una situazione che definiscono critica per il futuro della società biancorossa.
Il messaggio, condiviso da genitori e ragazzi del vivaio riminese, dipinge un quadro preoccupante della realtà vissuta quotidianamente nei campi di allenamento. Una realtà fatta di incertezze e interrogativi che stanno minando la fiducia di chi ha scelto di investire tempo, energie e sogni nei colori biancorossi.
La passione che resiste alle difficoltà
"Noi siamo i ragazzi del Rimini. Abbiamo scelto di credere in questi colori, abbiamo corso e sognato con questa maglia addosso, rinunciando a viaggi, vacanze, feste con gli amici. Tutto per non saltare un allenamento, per dare il massimo, per sentirci parte di qualcosa di grande", scrivono i giovani calciatori nel loro appello.
Parole che raccontano di sacrifici quotidiani, di una dedizione totale verso una maglia che rappresenta molto più di un semplice club sportivo. Una passione autentica che si scontra però con una realtà sempre più complessa e difficile da accettare.
La denuncia dei ragazzi è diretta e senza filtri: "Oggi però ci sentiamo smarriti. Guardiamo il nostro settore giovanile spegnersi piano piano e ci chiediamo: perché? Perché un luogo che dovrebbe essere la nostra casa, la nostra crescita e il nostro futuro sembra diventare solo un vuoto pieno di silenzi e domande senza risposta?"
Il sostegno di chi non molla
Nonostante le difficoltà, emerge dalla lettera anche la gratitudine verso chi continua a credere nel progetto. "Eppure, nonostante tutto, non siamo soli. Al nostro fianco ci sono allenatori e persone che ci sostengono ogni giorno, che credono in noi e che ci aiutano a non perdere la speranza. A loro va il nostro grazie più grande", sottolineano i giovani atleti.
Un riconoscimento importante verso tecnici e dirigenti che, nonostante le difficoltà strutturali e organizzative, continuano a lavorare per mantenere viva la fiamma del calcio giovanile riminese.
L'appello per il futuro
Il cuore del messaggio dei ragazzi del Rimini è però proiettato verso il domani: "Ma i nostri sogni meritano rispetto. Il Rimini deve ricordarsi che il futuro parte da noi, dai ragazzi che oggi sognano e che domani possono diventare la sua forza."
Un appello che suona come un ultimatum, ma anche come una dichiarazione d'amore incondizionato verso una società che, nonostante tutto, continua ad essere il punto di riferimento delle loro aspirazioni calcistiche.
La determinazione traspare chiaramente dalle parole finali: "Noi non smetteremo di crederci. E con noi ci saranno sempre i nostri genitori, pronti a difendere i nostri sogni perché nessuno li calpesti".
Il sostegno delle famiglie
La voce dei ragazzi trova eco immediato nelle parole di una madre, rappresentante delle famiglie coinvolte nella questione. "Vorrei solo sottolineare che il messaggio non è personale ma nasce come pensiero condiviso dai ragazzi del settore giovanile e da noi genitori, che insieme stiamo vivendo questa situazione", spiega, evidenziando come la preoccupazione sia diffusa e condivisa all'interno della comunità del vivaio biancorosso.
Un fronte unito, quello di genitori e ragazzi, che chiede ascolto e interventi concreti per salvaguardare un patrimonio sportivo e formativo di inestimabile valore per il territorio riminese.
Una questione che va oltre il calcio
La vicenda del settore giovanile del Rimini Calcio FC solleva interrogativi che vanno ben oltre l'aspetto puramente sportivo. Si tratta di una questione che tocca la formazione dei giovani, i valori dello sport, l'importanza di mantenere vive le tradizioni calcistiche locali.
Il vivaio di una società rappresenta infatti il suo futuro, il serbatoio da cui possono emergere i talenti di domani e, al tempo stesso, il luogo dove si formano cittadini attraverso i valori dello sport. La preoccupazione espressa dai giovani atleti e dalle loro famiglie merita quindi attenzione e risposte concrete da parte della dirigenza.
Il tempo per agire sembra essere ora, prima che il patrimonio umano e sportivo rappresentato da questi ragazzi possa disperdersi altrove, privando il Rimini Calcio FC di quella linfa vitale che ogni società sportiva deve saper coltivare e proteggere.
La speranza è che questo appello non cada nel vuoto, ma diventi il punto di partenza per un dialogo costruttivo tra società, famiglie e istituzioni locali, nell'interesse superiore dei ragazzi e del futuro del calcio riminese.
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