Tra tante conferme e qualche addio, spiccano anche delle novità nell’organico di mister Bertuzzi. Come Rita Nardon: classe 2003, è pronta a dare il suo contributo a una squadra chiamata ad affrontare una categoria superiore, la Serie C. Un mix di determinazione e qualità: il nuovo difensore della Dolomiti Bellunesi ha mosso i suoi primi passi nel mondo calcistico all’età di 7 anni con la società Pizzocco, diventata in seguito San Giorgio Sedico, giocando con i maschi fino ai 13, quando entra nella realtà femminile con la Keralpen. Passa nella Primavera del Cittadella, per poi andare a Ravenna dove disputa una sola stagione. Nell’annata 2020-2021 decide di smettere per concentrarsi sul percorso scolastico. Riprende l’attività quest’anno, conciliando l’università con lo sport.

SUPPORTO – Scegliere di ritornare è sempre difficile, ma la voglia di mettere nuovamente piede sul rettangolo verde ha avuto la meglio e Rita ha deciso di ricominciare dalla Dolomiti Bellunesi. Da una società che presta molta attenzione al calcio femminile: «Ho scelto di venire qui perché conoscevo gran parte delle atlete, ma anche per il progetto che mi è sembrato da subito avvincente». Il gruppo è solido, compatto, pronto a dare tutto per la maglia con l’entusiasmo che l’ha sempre contraddistinto: «Siamo un bel collettivo e l’ambiente è sereno. In campo, stiamo costruendo il nostro gioco e c’è armonia tra di noi. Ci supportiamo a vicenda – riprende –, ma la cosa più importante è che mi diverta quando sto con le compagne. Anche la dirigenza ci è vicina ed è attenta a costruire coesione sia dentro, sia fuori dal rettangolo».

RITORNO – Fermezza, decisione, tranquillità. Sono queste le caratteristiche della nuova arrivata, che cercherà di ritornare al suo livello. Anche se ci vorrà del tempo: «Dopo quattro stagioni in cui sono stata ferma, non pensavo ma è dura tornare. La testa è rimasta a quando giocavo, invece le gambe vanno a un’altra velocità». Il suo obiettivo personale è chiaro: «Voglio recuperare il ritmo partita, che avevo prima di smettere. E migliorarmi, per aiutare la squadra a ottenere i traguardi che ci siamo posti».

EMOZIONE – Raggiungere grandi successi è possibile solo quando ogni membro del gruppo è orientato verso mete comuni, sostenute da una visione condivisa: «Al primo allenamento abbiamo parlato, delineando il nostro obiettivo: salvarci senza passare per i playout». Esordire in una nuova serie porta con sé un vortice di sensazioni, tensioni e aspettative: «Sono emozionata, perché sarà la mia prima volta in una categoria come questa. La Serie C è un buon campionato, nel quale non mancano squadre importanti e ben organizzate. Credo che sarà una bella annata».

Sezione: Calcio femminile / Data: Ven 12 settembre 2025 alle 01:00
Autore: Ermanno Marino
vedi letture
Print