Nuovo volto, stessa passione: la Dolomiti Bellunesi accoglie una giovane atleta, destinata a completare il reparto difensivo di mister Bertuzzi. Nata il primo giorno del 2001, Carlotta Gava è pronta a vivere un elettrizzante capitolo della sua carriera sportiva. E, a dispetto dell’età, ha già avuto esperienze in squadre importanti, all’interno di un percorso che sfocerà ora nel campionato di Serie C. E nella Coppa Italia: a questo proposito, l’esordio ufficiale è in programma domenica 21 (ore 15.30), in Friuli-Venezia Giulia, contro il Tavagnacco.

Da calendario, la sfida che inaugura la coppa doveva avere come teatro il Centro sportivo di Rasai, ma è prevista l’inversione di campo. Tuttavia, prima del match, verrà presentato l’intero settore femminile dolomitico: dalla prima squadra all’Under 17, passando per Under 15 e 12, fino alle baby calciatrici e al Gruppo Feltrino Girls. L’appuntamento è per sabato 20 (ore 16.30) all’MVC Store (in via Santa Lucia, a Caupo).

PERCORSO – Il calcio, per Gava, è una questione di famiglia. Iniziato tutto come una sfida, è poi diventato un interesse profondo: «Una sera mia sorella mi ha detto “non sai cosa ti perdi” e da qui è cominciata la mia passione per questo sport». Carlotta muove i suoi primi passi sul rettangolo verde a 6 anni, giocando insieme ai maschi con la squadra del suo paese, il Cordignano, fino ai 13. A seguire, Vittorio Veneto, Portogruaro, Venezia e infine Villorba. 

QUALITÀ – Ora è determinata ad affrontare una nuova sfida: «Ho deciso di unirmi alla Dolomiti Bellunesi perché mi ha affascinato il progetto e il loro stile di gioco. Giocano molto palla a terra ed è una delle cose che mi piace di più». Anche la conoscenza con alcune atlete ha influito sulla scelta: «Mi hanno parlato della società come un ambiente sereno, un bel gruppo che l’anno scorso ha disputato un ottimo campionato, concluso con la promozione in Serie C». Gava è una giocatrice che, con la sua velocità e duttilità, può offrire un valido contributo al collettivo: «Posso ricoprire più ruoli – afferma – e questa sicuramente è una qualità che può rappresentare un vantaggio per la squadra».

CRESCERE – L’umiltà è la vera misura della grandezza. Perché prima dell’io viene sempre il noi: «Non ho un punto di riferimento: cerco di imparare guardando le mie compagne per migliorare e aiutare il gruppo il più possibile». Ogni percorso di crescita inizia dalla consapevolezza di traguardi condivisi, che richiedono coesione, visione, ma anche divertimento: «Vogliamo salvarci senza passare per i playout - conclude Gava - esprimendo il nostro tipo di gioco. Mi auguro di stare bene e divertirmi in questa esperienza».

Sezione: Calcio femminile / Data: Gio 18 settembre 2025 alle 00:05
Autore: Antonio Sala
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