L'Udinese Calcio segna un gol importante per l'ambiente. Lo stadio Friuli, ribattezzato Bluenergy Stadium, diventa il primo impianto calcistico italiano a ospitare una Comunità Energetica Rinnovabile (CER). Il progetto, denominato "Energia in campo", è stato presentato oggi e rappresenta una svolta significativa nel panorama della sostenibilità sportiva.
L'iniziativa, frutto della collaborazione tra Udinese Calcio e Bluenergy Group, si basa su un imponente impianto fotovoltaico recentemente completato sulla copertura dello stadio. Con 2.409 pannelli solari di ultima generazione distribuiti su una superficie di 4.615 metri quadrati, il sistema è in grado di produrre circa 3.000 kWh al giorno.
La particolarità del progetto risiede nella gestione dell'energia prodotta: mentre il 70% verrà utilizzato per il fabbisogno energetico dell'impianto sportivo, il restante 30% sarà messo a disposizione della comunità energetica. Aziende dell'area circostante e tifosi dell'Udinese potranno così aderire alla CER e beneficiare dell'energia rinnovabile generata dai pannelli solari.
Gli incentivi riconosciuti dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) per l'energia prodotta e consumata dalla comunità energetica saranno destinati a un progetto benefico di rilevanza sociale. Le risorse andranno a supportare l'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (ASUFC), in particolare la struttura di Neuropsichiatria Infantile, nell'affrontare i disturbi del comportamento alimentare nei minori e negli adolescenti.
Il contributo permetterà di finanziare l'acquisto di materiali, sviluppare laboratori e attività anche al di fuori delle strutture ospedaliere, favorendo percorsi di cura che mirano al reinserimento dei giovani pazienti nel loro contesto di vita. Nel corso del 2025 è prevista l'attivazione del primo Centro residenziale regionale per il trattamento dei disturbi alimentari.
Alberta Gervasio, Amministratore Delegato di Bluenergy Group, ha sottolineato l'importanza del progetto: "Il completamento del parco solare e l'avvio della prima CER del mondo del calcio segnano un traguardo straordinario nel nostro impegno per la sostenibilità. Questo progetto non solo riduce in modo significativo l'impatto ambientale dello stadio, ma introduce un modello innovativo di condivisione dell'energia rinnovabile che coinvolge imprese e tifosi, creando valore per il territorio. Siamo particolarmente orgogliosi che i benefici della comunità energetica vengano destinati a un progetto sociale di grande rilevanza, iniziativa che dimostra come la transizione energetica possa andare oltre la tutela ambientale e diventare un motore di cambiamento concreto, capace di migliorare la vita delle persone e rafforzare il legame con la comunità".
Anche Franco Collavino, Direttore Generale di Udinese Calcio, ha espresso soddisfazione per l'iniziativa: "Oggi è un momento storico: nasce dal Bluenergy Stadium la prima comunità energetica del calcio italiano. Un progetto unico che fa il paio con il solar park e che ci vede, insieme a Bluenergy, essere nuovamente dei pionieri permettendoci di consolidare il nostro stadio come modello globale di sostenibilità. La comunità energetica rende concreto il nostro progetto di stadio punto di riferimento della comunità, dando la possibilità anche ai tifosi di fare squadra con noi per l'ambiente diventando veri e propri ambasciatori per la sostenibilità. Siamo molto felici, inoltre, del coinvolgimento di Udinese Per la Vita Onlus grazie alla realizzazione di progetti benefici per il territorio con il ricavato degli incentivi della comunità energetica".
L'impianto fotovoltaico, progettato con il supporto del Politecnico di Milano in qualità di energy advisor, aggiunge un ulteriore elemento di innovazione a una struttura che già rappresenta un riferimento europeo per gli stadi del futuro in termini di design, multifunzionalità, sicurezza e sostenibilità.
Il Bluenergy Stadium si conferma così all'avanguardia nell'impegno ambientale. La partnership tra Udinese e Bluenergy Group ha già portato a risultati significativi: il club friulano ha scelto di ricostruire lo stadio nella sede originaria per evitare ulteriore consumo di territorio, ha recuperato parte del materiale prodotto dalla demolizione e ha optato per una struttura multifunzionale, utilizzabile tutti i giorni della settimana.
Negli anni, Bluenergy ha inoltre fornito al club energia proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili, consentendo un risparmio di circa 6.500 tonnellate di CO2. L'impegno dell'Udinese Calcio per la sostenibilità ha anche una dimensione internazionale: il club è membro del Working Group dell'ECA (l'associazione dei club europei) ed è tra i firmatari del Patto per il clima alla conferenza ONU COP29 di Baku, insieme a prestigiose società come Liverpool, Atletico Madrid, Tottenham Hotspur, Real Betis, Porto e Qarabag.
Con "Energia in campo", lo stadio di Udine diventa così un modello di sostenibilità per tutto il calcio italiano, dimostrando come sport, ambiente e responsabilità sociale possano integrarsi in un progetto virtuoso a beneficio dell'intera comunità.
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