Il mercato estivo del Milan potrebbe accendersi attorno a un nome che ha fatto faville nel campionato belga. Ardon Jashari, centrocampista svizzero classe 2002 del Club Brugge, è finito nel mirino della dirigenza rossonera guidata da Igli Tare, che ha individuato nel giovane elvetico uno dei profili più interessanti del panorama europeo.
La crescita esponenziale del calciatore nato a Cham, nel Canton Zugo, ha catturato l'attenzione di diversi club di primo piano. Dopo una sola stagione in Belgio, Jashari si è affermato come uno dei talenti più promettenti della Jupiler Pro League, tanto da essere considerato il giocatore più prezioso dell'intero campionato secondo le valutazioni di Transfermarkt.
Il portale specializzato nelle valutazioni di mercato attribuisce a Jashari un valore di 32 milioni di euro, cifra che lo colloca nettamente al vertice della graduatoria del campionato belga. Il distacco dai suoi più immediati inseguitori è significativo: 4 milioni in più rispetto al difensore centrale Joel Ordonez e ben 7 milioni di differenza dall'ala greca Christos Tzolis, entrambi suoi compagni di squadra al Brugge.
Ma la conferma del suo valore non arriva solo dalle quotazioni di mercato. Al termine della sua prima stagione in Belgio, il centrocampista svizzero ha conquistato un doppio riconoscimento di prestigio: è stato infatti eletto dai suoi colleghi sia calciatore dell'anno che miglior giovane dell'anno del campionato belga, un traguardo che testimonia l'impatto immediato avuto sul nuovo ambiente.
Il Club Brugge aveva investito 6 milioni di euro nell'estate scorsa per prelevare Jashari dal Lucerna, firmando con il giocatore un contratto quinquennale fino al 2028. L'impatto del centrocampista è stato così positivo che già a gennaio la società belga ha deciso di ritoccare l'ingaggio e prolungare l'accordo fino al 2029, una mossa che dimostra la volontà di blindare uno dei propri asset più preziosi.
L'adattamento del giovane svizzero al calcio belga è stato pressoché immediato. Jashari si è conquistato fin da subito la maglia da titolare, distinguendosi costantemente tra i migliori in campo e dimostrando una maturità tattica sorprendente per la sua giovane età. Le sue prestazioni hanno convinto anche i più scettici, confermando le aspettative di chi in Svizzera lo considerava un talento destinato a palcoscenici ancora più importanti.
Nato il 30 luglio 2002 da genitori di origini macedoni, Jashari rappresenta la nuova generazione del calcio svizzero, caratterizzata da un mix di culture e influenze diverse. La sua leadership è emersa precocemente: durante la stagione 2022/23, quando non aveva ancora compiuto 20 anni, l'allenatore Mario Frick (ex Verona e Siena) gli aveva già affidato la fascia di capitano, riconoscendo in lui qualità caratteriali eccezionali.
Questo episodio racconta molto della personalità del giocatore e della stima di cui gode negli ambienti calcistici. La capacità di assumere responsabilità importanti in giovane età è un indicatore prezioso delle sue potenzialità future, aspetto che non è certamente sfuggito agli osservatori del Milan.
Dal punto di vista tecnico, Jashari si distingue per la sua versatilità e completezza. Mancino naturale, può ricoprire diversi ruoli a centrocampo: dalla posizione di mediano a quella di regista, passando per il ruolo di mezzala. All'occorrenza non disdegna di arretrare il proprio raggio d'azione per dare supporto ai centrali di difesa nell'impostazione del gioco, dimostrando visione di gioco e precisione nei lanci lunghi.
I numeri della sua stagione al Brugge parlano chiaro: 52 presenze complessive condite da 4 reti e 6 assist, statistiche che testimoniano il suo contributo sia in fase offensiva che di cos
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