La Sampdoria cerca di voltare pagina dopo una stagione disastrosa, iniziando dalla riorganizzazione dei quadri dirigenziali. Nonostante l'incertezza che aleggia sul futuro del club, con scenari ancora tutti da definire in base alle decisioni dei tribunali, la società blucerchiata sta lavorando per delineare una nuova struttura tecnica che possa operare indipendentemente dalla categoria di appartenenza.
Il terzultimo posto conquistato sul campo in Serie B rappresenta il punto più basso di una gestione caratterizzata da errori strategici e scelte tecniche rivelatesi controproducenti. Una stagione che ha deluso profondamente l'ambiente doriano, lasciando strascichi pesanti sia a livello sportivo che emotivo tra i sostenitori.
Le dichiarazioni del presidente Manfredi hanno reso evidente la complessità del momento: la disponibilità ad iscrivere la squadra a qualsiasi categoria testimonia l'incertezza che caratterizza la situazione societaria. Un quadro che richiede figure dirigenziali capaci di operare in contesti difficili e di ricostruire dalle fondamenta.
In questo scenario complesso, la dirigenza blucerchiata sta concentrando gli sforzi sulla ricerca di un nuovo direttore generale che possa rappresentare il fulcro della riorganizzazione. Una figura strategica chiamata a coordinare la rinascita del club, indipendentemente dal campionato in cui si troverà a competere.
Tra i candidati principali per ricoprire questo ruolo cruciale emerge il nome di Diego Foresti, profilo che sembrerebbe essere in pole position per la carica. L'ex dirigente della Ternana viene considerato una soluzione gradita anche in abbinamento con Antonio Calabro per la panchina, configurando un tandem che potrebbe garantire continuità progettuale.
Tuttavia, secondo le informazioni raccolte da tuttoc.com, il ventaglio delle opzioni non si limita a Foresti. Sta infatti prendendo quota anche la candidatura di Guido Angelozzi, attualmente Direttore dell'Area Tecnica del Frosinone, figura di grande esperienza nel panorama calcistico italiano.
I due profili rappresentano approcci differenti alla gestione tecnica e dirigenziale. Dal punto di vista anagrafico e dell'esperienza professionale, Foresti e Angelozzi portano bagagli diversi, ma entrambi condividono caratteristiche fondamentali per il rilancio blucerchiato: professionalità consolidata e qualità riconosciute nel settore.
La scelta tra i due candidati rifletterà anche la strategia che la Sampdoria intende adottare per il proprio futuro. Foresti rappresenterebbe una soluzione più giovane e dinamica, mentre Angelozzi porterebbe l'esperienza maturata in diverse realtà professionistiche e la conoscenza approfondita delle dinamiche del calcio italiano.
La decisione finale dovrà tenere conto non solo delle competenze tecniche dei candidati, ma anche della loro capacità di adattarsi a una situazione societaria complessa. Il nuovo direttore generale dovrà infatti operare in un contesto caratterizzato da vincoli economici stringenti e dalla necessità di ricostruire l'identità sportiva del club.
L'urgenza di definire la nuova struttura dirigenziale testimonia la volontà della Sampdoria di non farsi trovare impreparata, qualunque sia l'esito delle vicende extrasportive. Una pianificazione che punta a garantire continuità operativa e competenza gestionale, elementi indispensabili per affrontare le sfide future.
La nomina del nuovo direttore generale rappresenterà il primo tassello di una ricostruzione che si annuncia lunga e complessa, ma necessaria per restituire credibilità e ambizioni a una società che ha vissuto momenti di grande prestigio nella propria storia.
Le prossime settimane potrebbero essere decisive per la definizione di questo aspetto cruciale della riorganizzazione blucerchiata, con la dirigenza chiamata a scegliere la figura più adatta per guidare il rilancio del progetto sportivo.
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