In questi giorni c’è fermento tra i tifosi perché molti giocatori dello scorso sono andati via, e la rosa azzurra è ridotta con pochi giocatori. Il presidente Ricci nell’ultima conferenza stampa ha spiegato che tra i professionisti occorre muoversi con accortezza visto le regole ferree che ci sono. Il salto di categoria dal dilettantismo al professionismo cambia la gestione di una società in modo radicale.

In Serie C ci sono dei parametri da rispettare che sono rigidi rispetto alla serie D, che non consentono nessun errore amministrativo. E così il Siracusa sta diminuendo il parco giocatori, d'accordo con gli stessi che hanno sposato nuovi programmi sportivi.

Giocatori come Iovino, Sylla, Baldan, Barbana, Pistolesi, Acquadro, Palermo, Carbone, Russotto, Di Grazia, Longo, Convitto, Maggio e Sarao sono andati a rinforzare squadre del calibro di Reggina, Scafatese, Gela, Acireale e Nissa, tutte militanti in Serie D.

Ora tocca ad Antonello Laneri, per la terza volta nel club azzurro, nelle vesti di direttore sportivo, comporre la rosa di ventidue/ventiquattro giocatori che dovranno affrontare il torneo di Serie C, con l'obiettivo di mantenere la categoria.

Si punterà allora a profili di giovani emergenti, che porteranno alla società anche benefici economici come il bonus per il minutaggio under. Un sistema che premia le squadre che investono sui giovani. Allo stesso tempo si cercherà di formare giovani giocatori di categoria per un Siracusa che possa mantenere al primo anno la Serie C senza andare fuori budget, che è la spada di Damocle che pende sulla testa di ogni società, perché un ritardo nei pagamenti porterebbe alla detrazione di punti sia nella stagione in corso che in quella successiva.

Se negli ultimi due anni sia il Catania che il Trapani, vincitori del girone I di Serie D, hanno cercato di adottare un criterio simile a quello a cui punta il Siracusa, un motivo ci sarà.

Sezione: Serie C / Data: Mer 23 luglio 2025 alle 20:50
Autore: Pippo Franzò
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