Manuel Iori torna a vestire i colori granata, ma stavolta in una veste completamente nuova. L'ex centrocampista, colonna del Cittadella per anni, siede ora sulla panchina della sua squadra del cuore, con l'obiettivo di riportare in alto un club che per lui rappresenta molto più di un semplice luogo di lavoro. Le sue recenti dichiarazioni a "Il Gazzettino" rivelano un legame indissolubile e un'ambizione palpabile.

Per Iori, il ritorno al Tombolato è un vero e proprio "ritornare a casa". Non usa mezzi termini per descrivere il suo attaccamento: «Il Tombolato è casa mia: è un posto dove ho vissuto emozioni incredibili negli anni, qui ho costruito gran parte della mia carriera». Un legame profondo, quasi viscerale, che lo ha accompagnato anche durante le sue esperienze altrove. "È come ritornare a casa, anche se credo di non essermene mai veramente allontanato: puoi trasferirti in altre parti, ma quando il cuore chiama rispondi", ha affermato, sottolineando come il richiamo del granata sia stato irresistibile. L'idea di diventare allenatore, e di farlo proprio a Cittadella, era un sogno coltivato da tempo: "Quando ho smesso c’era l’idea di allenare, e mi sarebbe piaciuto farlo qui: adesso realizzo quello che mi ero immaginato."

Il passaggio dal ruolo di calciatore a quello di tecnico rappresenta una nuova, stimolante sfida per Iori. "Torno sotto un’altra veste, avrò la possibilità di vivere sensazioni in un modo diverso, comunque tornare a indossare questi colori, stavolta come allenatore, sarà sicuramente una sfida", ha spiegato, consapevole delle diverse dinamiche e responsabilità che il nuovo ruolo comporta. La sua esperienza sul campo gli ha insegnato molto, ma ora è il momento di dimostrare le sue qualità da leader. "Quando fai il calciatore è una cosa, quando diventi tecnico devi poi dimostrare di essere all’altezza del compito, e tornare a Cittadella rappresenta una grande prova per me."

La visione di Manuel Iori per il Cittadella è chiara e si fonda su pilastri solidi. Il primo e fondamentale obiettivo è "ricostruire un’anima forte". Questo implica non solo un aspetto tecnico, ma anche un profondo senso di appartenenza e identità. La stima reciproca con la società è un punto di partenza cruciale: "C’è stima reciproca con la società, la mia voglia di “granata” è tanta, è un connubio che negli anni ha portato bei risultati da calciatore, spero adesso di ripetermi come allenatore."

Iori si impegna a infondere nella squadra ciò che lui stesso ha sempre incarnato: "Posso dare senso di appartenenza, quindi ambizione e fame". L'obiettivo primario è ambizioso ma realistico per un club come il Cittadella: "c’è voglia di tornare in serie B". Per raggiungere questo traguardo, la fiducia sarà un elemento chiave: "il Cittadella mi potrà dare quello che ho avuto da calciatore, cioè fiducia, poi dovrò essere io a ripagarla." La chiosa finale del neo-allenatore è un invito collettivo al sogno: "Vorrei che tornassimo a sognare tutti assieme", un messaggio che mira a coinvolgere l'intera tifoseria e l'ambiente in un progetto di crescita comune.

Sezione: Serie C / Data: Mar 01 luglio 2025 alle 13:00
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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