Il calcio è fatto di cicli, di inizi e di conclusioni, ma alcune storie trascendono il semplice passaggio di un giocatore da una squadra all'altra. È il caso di Domenico Maggio, l'esperto attaccante che, dopo aver guidato il Siracusa alla storica promozione in Serie C, si appresta a intraprendere una nuova avventura con la Scafatese, un ritorno alle radici, più vicino alla sua famiglia. La sua partenza non è un semplice trasferimento, ma un commovente addio che ha lasciato un segno profondo nel cuore dei tifosi siciliani e del club stesso.
Maggio ha voluto salutare la città di Siracusa con un toccante messaggio condiviso tramite un video sui social, un gesto che ha evidenziato il legame indissolubile creatosi in due stagioni intense e ricche di emozioni. "Fa parte del ciclo della vita, ogni cosa ha un inizio e una fine, ma la mia storia con questo posto magico non finirà mai", ha affermato Maggio, con parole che esprimono un amore sincero e duraturo. Ha ripercorso i momenti salienti di un percorso fatto di "battaglia e duro lavoro, sorriso e delusione, orgoglio e sacrificio", culminato nella "giornata più grande", quella della promozione.
Il giocatore ha sottolineato come, al suo arrivo, fosse consapevole di indossare una maglia di grande peso, ma non avrebbe mai immaginato l'enorme affetto e il supporto che avrebbe ricevuto dalla città e dai suoi abitanti. I ricordi si affollano: le emozioni condivise, i gol che gli hanno permesso di iscrivere il suo nome nella storia del club, i cori assordanti del De Simone e della Curva Anna, che non lo hanno mai abbandonato. Particolarmente toccante il riferimento ai "sorrisi dei bambini che riempivano lo stadio indossando una maglia e che gridavano il mio nome con quegli occhi pieni di sogni", un'immagine che simboleggia il suo impatto ben oltre il rettangolo verde.
Il capitano ha ricordato la gioia della vittoria di un campionato storico, le celebrazioni con i voti di Michele Bilelli in festa e l'evento cittadino del 4 maggio, momenti che porterà sempre con sé, sentendo ancora il "grido" di quella festa. Il suo impegno è sempre stato totale, "ci ho messo tutto il cuore", ha detto. Essere diventato non solo il capitano, ma un simbolo per la città, rappresenta per lui il "regalo più bello". Ha concluso il suo messaggio ribadendo che Siracusa "è stata e sarà sempre casa", e ovunque andrà, si sentirà "sempre Siracusano". I ringraziamenti sono stati estesi alla società, ai compagni, allo staff e, soprattutto, ai "tifosi azzurri, che rendete questo club ancora più speciale".
La parte più intima e commovente del suo saluto è stata la promessa di un ritorno, con la consapevolezza che "una parte di me resterà sempre in questa città e che il mio cuore sarà sempre azzurro". Ha poi modificato un verso di una canzone che risuonava nello spogliatoio, "Tu non lo sai", trasformandolo in una dichiarazione d'amore esplicita: "Siracusa, tu lo sai che sto cuore è innamorato pazzamente sulle te". Un addio che non è un addio, ma un arrivederci carico di affetto.
La risposta del presidente Ricci non si è fatta attendere, un messaggio che ha ricambiato l'affetto e la stima per il suo capitano. "Caro Mimmo, quando ho deciso di scegliere te come primo acquisto in assoluto da Presidente del Siracusa, sapevo che calciatore stavo prendendo. Non sapevo, però, che avrei avuto la fortuna di conoscere un uomo davvero come pochi", ha scritto il presidente. Ricci ha lodato il coraggio di Maggio, il suo gioco con il cuore, la sua capacità di affrontare ogni sfida a testa alta. "Sei stato un vero capitano dentro e fuori dal campo: hai segnato gol pesanti, hai lottato come un Leone, hai trascinato i tuoi compagni e hai dato l’esempio ai più giovani", ha continuato, riconoscendogli il merito di aver contribuito al raggiungimento della Serie C.
Il presidente ha sottolineato come il valore di Maggio vada oltre il campo da gioco: "Hai conquistato una Città, hai acceso l’orgoglio di una tifoseria, sei entrato nel cuore dei bambini come solo i veri simboli sanno fare". Concludendo il suo messaggio, Ricci ha ribadito l'importanza di Maggio non solo come calciatore ma come persona: "Da presidente, ma soprattutto da Siracusano acquisito come te, ti dico grazie. Grazie per l’esempio, per l’impegno, per l’umanità. Siracusa per te è famiglia. Tu per noi sei famiglia. E questa sarà sempre casa tua. Ti voglio bene, Capitano!".
Questo scambio di messaggi testimonia un legame che va oltre il semplice rapporto professionale, un rapporto fatto di rispetto, stima e affetto reciproco, destinato a rimanere nella storia del Siracusa e nel cuore dei suoi tifosi.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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