La Cavese si ferma, come tutti, ma l’attività di programmazione e sviluppo di modelli di crescita va avanti. Il presidente Massimiliano Santoriello tiene tutti in silenzio, chiede ai suoi di rispettare la quarantena ma continua a lavorare su quello che lui stesso definisce il “Modello Cavese”: una vera e propria macchina organizzativa che mette al centro i giovani talenti calcistici e una “cantera” da fare invidia alle più blasonate formazioni europee.

Un nuovo modo di vivere il calcio e di interpretare la categoria perché i premi di valorizzazione e le plusvalenze sono indispensabili per tenere i conti in ordine ma l’obiettivo della crescita del settore giovanile è in sé prioritario Con diciotto under 21 in prima squadra ed una media di quattro under schierati a partita, la Cavese si gode il primato di categoria quanto a premi di valorizzazione incassati con quasi quattrocentomila euro finora.

Oltre 340 tesserati, divisi in undici categorie giovanili (provinciali, regionali e nazionali) con atleti nati tra il 2001 ed il 2007 che si allenano su tre campi sportivi in città. Questo vuol dire anche undici distinti gruppi di lavoro con staff tecnici e dirigenziali che seguono percorsi condivisi e programmi specifici. La Berretti, coordinata dal dirigente Mirko Scermino, è un fiore all'occhiello ma ogni gruppo riceve la stessa scrupolosa attenzione.

Ogni atleta segue un rigido programma settimanale che non si concentra solo sugli allenamenti quotidiani e sulle gare ufficiali. Sotto il controllo del Direttore Catello Cimmino (ex Milan) e del tutor Dott.ssa Patrizia Landri vengono monitorati gli stili di vita, concordate le diete specifiche per ogni calciatore, e controllate le ore di sonno. La società dispone di un convitto per una cinquantina di atleti non residenti in zona e di un ristorante che fa da mensa sia per la prima squadra che per ciascuno degli undici gruppi di atleti con relativi staff tecnici e dirigenti.

Obiettivo per la prossima stagione, oltre a potenziare numericamente gli organici, sarà creare anche una formazione che disputi il campionato femminile con annesso settore giovanile. Una filosofia, quella voluta dal patron, che già raccogliei primi frutti ma che avrà bisogno di qualche anno per mostrare tutte le sue potenzialità: «Siamo soddisfatti del lavoro finora svolto ma la strada è lunga – dice il presidente - ci sarà da lavorare su ogni gruppo, sull'efficienza degli impianti sportivi, sulla coerenza del disegno tattico, senza dimenticare le tante incombenze per raggiungere risultati con la prima squadra».

Sezione: Serie C / Data: Sab 14 marzo 2020 alle 22:00 / Fonte: corriere dello sport
Autore: Francesco Vigliotti
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