La sconfitta subita contro l'Afragolese ha lasciato il segno in casa Barletta. Nella conferenza stampa che precede il match contro la Paganese, l'allenatore Massimo Pizzulli e l'attaccante Riccardo Lattanzio hanno analizzato a lungo il momento della squadra biancorossa, chiamata ora a rialzare la testa contro un avversario di spessore.
Il Barletta arriva all'appuntamento con la Paganese dopo aver visto interrompersi una serie positiva di quattro risultati utili di fila. La battuta d'arresto ha fatto male, soprattutto per le modalità con cui è maturata, e i protagonisti del club pugliese non nascondono la propria amarezza.
L'analisi del tecnico sulla débâcle di Afragola
Pizzulli non cerca scorciatoie nell'esame della prestazione offerta dai suoi. Il tecnico parte dalla constatazione di un dato oggettivo: la squadra non ha reso secondo le proprie possibilità. "Abbiamo esaminato ciò che è successo domenica: siamo dispiaciuti e arrabbiati. È stata una prestazione sottotono, sia a livello individuale che di squadra, anche se le nostre occasioni le abbiamo avute", ha dichiarato l'allenatore nella sala stampa.
Il problema principale, secondo Pizzulli, sta nella finalizzazione. Il Barletta costruisce ma non concretizza, e questa incapacità di chiudere le partite rischia di diventare un limite strutturale. "Continuiamo a sbagliare delle occasioni che potrebbero indirizzare il risultato. Abbiamo commesso errori difensivi, sia di reparto che individuali, errori che non avevamo mai commesso. Questa è la dimostrazione che in questo girone se non sei al 100% rischi di perdere anche contro squadre non alla tua altezza. Dispiace perché interrompiamo una serie di risultati positivi importante, che ci dava autostima. Dobbiamo essere più cinici se vogliamo dare continuità ai risultati, dobbiamo alzare la concentrazione."
Il tecnico torna sul tema anche più avanti, evidenziando come il Barletta abbia creato almeno quattro chiare opportunità da rete senza riuscire a sfruttarle. "Abbiamo creato almeno quattro palle gol, ma non siamo riusciti a trasformarle. Loro ci hanno puniti alla prima occasione. Il secondo tempo non è stato buono, ma non credo che sia dovuto al modulo. Ciò che importa è l'atteggiamento, i moduli lasciano il tempo che trovano. Domenica mi aspetto un bel segnale da parte dei ragazzi, contro una squadra che può dar fastidio a chiunque."
Lattanzio: basta parole, servono i fatti
Sulla stessa lunghezza d'onda si è espresso Riccardo Lattanzio, che ha lanciato un messaggio chiaro al gruppo. L'attaccante ritiene sia arrivato il momento di trasformare le intenzioni in risultati concreti. "Abbiamo parlato fin troppo, dobbiamo fare i fatti e dare continuità ai risultati. Quello che è successo domenica può capitare se abbassi la guardia dopo alcuni risultati utili. È arrivato il momento di concentrarci di più e lottare su ogni pallone, già a partire da domenica lo dimostreremo", ha affermato il centravanti.
Il richiamo di Lattanzio è diretto: dopo una fase positiva, la squadra ha abbassato l'attenzione e ne ha pagato le conseguenze. La sfida contro la Paganese, formazione attualmente al quarto posto e protagonista di un'ottima prima parte di stagione, rappresenta quindi un banco di prova fondamentale per verificare la maturità del gruppo.
Sul fronte della formazione, Pizzulli ha confermato di stare valutando diverse soluzioni. Il tecnico può contare sul graduale rientro di alcuni elementi che hanno dovuto fare i conti con problemi fisici. "Stanno rientrando dagli infortuni Coccia e Bonnin, che non sono ancora al meglio. Rientra anche Laringe che domenica mancava, anche se questo non è assolutamente un alibi, perché abbiamo un parco attaccanti che dovrebbe ovviare alla sua assenza. Stiamo valutando più opzioni. Cercheremo di mettere in campo la miglior formazione dal punto di vista tattico e tenendo conto dei cambi, che spesso sono decisivi."
L'allenatore non vuole che l'assenza di Laringe nella gara precedente venga utilizzata come giustificazione: la rosa deve essere all'altezza di sopperire alle defezioni, e questo rappresenta uno dei parametri su cui il tecnico valuterà il valore complessivo del gruppo.
Dopo otto giornate di campionato, Pizzulli ha tracciato un primo bilancio della stagione biancorossa. Il tecnico ha le idee chiare su cosa funziona e cosa invece necessita di correzioni. "Penso che queste otto partite ci abbiano già detto delle cose. Ora abbiamo un mese e mezzo prima della sosta natalizia, e bisognerà arrivarci con delle certezze, sia in positivo che in negativo. C'è chi ha dato di più e chi meno, chi si è inserito meglio, e chi peggio. Spero che in questo mese chi è in ritardo alzi il livello. Abbiamo dimostrato di poter fare prestazioni importanti, ma non abbiamo mai dato la sensazione di dare continuità. Ora dobbiamo spingere, in questo mese dobbiamo capire a che punto siamo, dobbiamo cercare di recuperare i punti persi tramite gli scontri diretti. Mi auguro che tutti possano migliorare le proprie prestazioni a livello individuale, perché sarà la squadra a trarne vantaggio."
Il periodo che separa il Barletta dalla pausa invernale diventa quindi decisivo. Sarà in queste settimane che la squadra dovrà trovare quella continuità che finora è mancata e che rappresenta l'elemento discriminante tra una stagione di metà classifica e una di alta quota.
Nel corso della conferenza stampa è emerso anche il tema Da Silva, uno degli acquisti più rilevanti della campagna estiva biancorossa. Il giocatore non ha ancora sbloccato il proprio bottino personale in campionato, ma Lattanzio ha voluto prenderne le difese. "Io lo vedo sereno, lui vive per il gol e la pressione c'è, lo sa, ma sta facendo un ottimo lavoro di squadra. Il gol non sta arrivando ma arriverà, bisogna insistere. Lui è un ragazzo intelligente, può giocare sia da solo che a due. Non dobbiamo parlare sempre di lui, per non mettergli ulteriore pressione."
Il messaggio del compagno di reparto è chiaro: Da Silva merita fiducia e il suo contributo al gioco collettivo va oltre il dato statistico. L'importante è non sovraccaricare il giocatore di ulteriori aspettative che potrebbero risultare controproducenti.
Nell'ultima parte della conferenza stampa, sia Pizzulli che Lattanzio hanno individuato con precisione i due aspetti su cui la squadra deve lavorare con maggiore intensità. Da un lato, occorre recuperare quella solidità difensiva che aveva caratterizzato le prime uscite stagionali e che è venuta meno nella trasferta di Afragola. Dall'altro, serve maggiore determinazione negli ultimi trenta metri, quella zona del campo dove si decidono le partite.
"Se vogliamo essere una squadra competitiva dobbiamo riacquisire quella solidità che ci ha contraddistinti, e, allo stesso tempo, migliorare la cattiveria negli ultimi trenta metri", hanno sottolineato allenatore e attaccante.
La sfida contro la Paganese rappresenta quindi un crocevia importante per il cammino del Barletta. La squadra pugliese ha dimostrato di possedere le qualità per competere ad alti livelli, ma ora deve trovare quella regolarità di rendimento che sola può garantire risultati importanti. La risposta arriverà dal campo, come sempre accade nel calcio, e domenica sarà il primo appuntamento per verificare se le parole della vigilia si tradurranno in una prestazione convincente.
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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