Giuseppe Laterza, lei è al comando di un Casarano in ascesa: i deludenti risultati di inizio campionato sono stati bilanciati, e lo sono tuttora, da quelli recenti, senz’altro più importanti.
«L’inizio non è stato dei migliori, inutili negarlo: penso alla sconfitta interna contro il Rotonda, ma anche ad altre partite nelle quali ci siamo complicati la vita da soli. Ma la determinazione e l’atteggiamento non sono mai mancati: dopo il pareggio in extremis conquistato contro l’Andria ci siamo guardati negli occhi consapevoli che avremmo potuto fare molto di più. E i risultati attuali, finalmente, ci stanno sorridendo».
Casarano più di categoria: poche primedonne, molti più profili “affamati”.
«La Serie D ti chiede questo: fame, non curriculum. Penso a Citro, Perez, Falcone o Vona, gente abituata a ben altri palcoscenici: eppure, ognuno di loro si è calato alla perfezione nelle insidie di un campionato in cui l’estetica conta relativamente, ma laddove bisogna essere cinici e talvolta spietati. Per me è il gruppo l’individuo più importante: sono orgoglioso di tutti i miei ragazzi».
Casarano in netta ripresa, ma i passi falsi di inizio anno riducono notevolmente il vostro margine d’errore: nonostante i successi contro le big Nardò e Altamura, la vetta dista cinque punti.
«Ce lo siamo già detti negli spogliatoi: il margine d’errore nelle precedenti uscite è stato troppo elevato, forse perché, anche alla luce della qualità dei calciatori, abbiamo pensato più a giocare bene che a essere concreti. Con il confronto costante abbiamo capito che i numeri andavano migliorati, al pari della metodologia di lavoro: le vittorie nei big match ci hanno fatto crescere mentalmente e a livello di autostima, ma adesso bisogna proseguire così».
Domani si rende visita alla capolista Fasano: una partita fondamentale per il Casarano, ma anche per lei, amatissimo ex di turno. Pronto?
«È una gara ricca di emozioni: a Fasano ho vissuto tutta la trafila dalle giovanili fi no alla Serie D. L’ho già affrontato in Coppa, oltre che ai tempi di Taranto: non è una partita come le altre, ma una volta in campo devi dare il massimo per la squadra che rappresenta il tuo presente e io, emozioni a parte, penso solo al bene del Casarano. Sfidiamo una squadra in salute, gioca un calcio meraviglioso e merita il primo posto: sarà difficile, ma ce la metteremo tutta per proseguire nel momento magico».
Dopo due anni di fila in C, il ritorno in D: per Laterza è stato un passo indietro o un modo per riemergere?
«Dopo la brutta esperienza a Monopoli, ma non dal punto di vista tecnico quanto sul fronte umano con alcuni profili in società, mi sono guardato intorno senza pensare molto alla categoria anche se fare ritorno in D non è stato semplice. Con grande umiltà ho accettato la proposta del Casarano: qui c’è gente seria, determinata e che nutre le mie stesse ambizioni. Il nostro obiettivo, nell’arco di un biennio, è di tornare insieme in Serie C».
La C in un biennio è l’obiettivo a media-scadenza, ma quanto crede nella possibilità che ciò possa avvenire già tra qualche mese?
«Io non gioco per perdere, è risaputo: voglio tornare in C quanto prima e non mi nascondo, altrimenti non avrei mai accettato di scendere in D. Io ci credo tantissimo, ho voglia di riprendermi quanto, purtroppo, ho perso l’anno scorso. Lo sappiamo, non sarà semplice, ma ce la giocheremo al massimo per arrivare al traguardo».
Autore: Francesco Vigliotti
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