A margine di Lattedolce-Olbia, una pura e semplice competizione sportiva, non può passare sotto silenzio l’ennesimo episodio di delinquenza tiafosoide perpetrata i danni di una quarantina di ultras dell’Olbia il cui pullman è stato fatto oggetto di un proditorio attacco con sassi e minacce che, fortunatamente, non hanno provocato danni alle persone ma solo, si fa per dire, al pullman noleggiato della ditta Asara cui vanno le nostre scuse, a nome di tutto lo sport serio e pacifico. Probabilmente, così almeno riporta qualche nota stampa sassarese, l’ennesimo  vergognoso atto teppistico ai danni di tutto lo sport, potrebbe essere stato premeditatamente organizzato da una frangia della “tifoseria” (quella Torresina)nemica  storica di quella bianca. [una] L’Olbia1905, da sempre in prima linea nel condannare ed esecrare il teppismo mascherato da tifo, difende con convinzione le ragioni di quanti, autista e ultras bianchi, avevano tutta l’intenzione da un lato di fare il proprio lavoro (autista), dall’altro di partecipare ad una giornata di festa sportiva. Condanniamo da sempre e con sempre maggiore convinzione  atti e comportamenti che, ben al di là della violazione delle leggi e dei reati, commettono il più grande degli abomini, che è quello di individuare nell’avversario e nei loro sostenitori i nemici da odiare, offendere, lordare, picchiare, ferire e possibilmente distruggere con le parole i gesti e, purtroppo, troppo spesso anche con  “raid” delittuosi che mettono in brutta mostra il peggio di questo Odio. È una vecchia cultura che va stroncata, innanzi tutto, da Noi responsabili di società sportive, che non dobbiamo mai dare fianco a simili nefandezze, ma che non può rimanere solo costume parolaio o predica piagnucolosa ogni qualvolta ci si avvicina o si supera l’invalicabile limite della inviolabilità umana e dei beni della comunità. Probabilmente questa è la più grande sfida umana e sportiva cui tutti noi, Ultras bianchi in prima linea, siano chiamati necessariamente a combattere. Il giorno in cui il tifo Ultras  di ogni colore metterà in soffitta tutto l’armamentario cruento e violento delle parole e dei fatti contro nemici che non esistono, e si dedicherà con anima e cuore solo alla conquista del più sperticato e fantasioso pianeta del sostegno per i propri colori e per i propri beniamini, sarà la nuova alba del calcio che è rimane, nonostante tutto e nonostante queste frange, il gioco più solidale, più bello e più popolare al mondo.

Sezione: Serie D / Data: Lun 24 marzo 2014 alle 13:15 / Fonte: olbia
Autore: Davide La Rocca
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