L'Allianz Stadium ha vissuto una serata indimenticabile nell'esordio della Juventus nella fase campionato di Champions League. I bianconeri di Tudor hanno pareggiato 4-4 contro il Borussia Dortmund in una partita che rimarrà nella storia del torneo per intensità emotiva e spettacolo offerto.
La squadra torinese si presentava all'appuntamento europeo galvanizzata dal successo nel Derby d'Italia contro l'Inter, con un pubblico pronto a spingere la formazione verso un risultato prestigioso. L'atmosfera festosa dello stadio ha subito trovato riscontro in campo, dove già nei primi minuti Thuram ha cercato di alzare il ritmo della partita con un tentativo dalla distanza che ha messo alla prova Kobel.
Prima frazione equilibrata
La prima metà di gara si è caratterizzata per un sostanziale equilibrio tattico. Il Borussia Dortmund ha mostrato maggiore possesso palla ma senza creare particolari pericoli alla porta difesa da Di Gregorio. Sul fronte opposto, la Juventus ha cercato di sfruttare le ripartenze e i guizzi dei propri attaccanti.
Nel corso dei primi quarantacinque minuti, sia Openda che Yildiz hanno tentato di sbloccare il risultato senza riuscire nell'intento. Anche David ha provato a rendersi pericoloso intorno alla mezz'ora, ma la sua conclusione si è spenta sopra la traversa. La pressione dei padroni di casa è cresciuta progressivamente, tanto che la Juventus ha chiuso il primo tempo mantenendo un maggiore controllo territoriale.
L'ultimo brivido della frazione iniziale è arrivato al 40' con un nuovo tentativo di Openda, neutralizzato ancora una volta dall'estremo difensore tedesco. Il tabellone mostrava 0-0 all'intervallo, preludio di una ripresa che si sarebbe rivelata esplosiva.
Secondo tempo da cardiopalma
Il ritorno in campo non ha portato modifiche negli undici iniziali per entrambe le formazioni, ma l'approccio della Juventus è apparso completamente diverso. La concentrazione e l'aggressività mostrate nel primo tempo sembravano svanite, aprendo varchi che il Borussia Dortmund non ha tardato a sfruttare.
I tedeschi hanno sfiorato immediatamente il vantaggio con Beier, che ha centrato il palo, prima di trovare la rete del meritato 1-0 con Adeyemi, l'attaccante che in estate era stato accostato al Napoli. La rasoiata dell'esterno ha bucato Di Gregorio, silenziando momentaneamente l'Allianz Stadium.
La reazione dei bianconeri non si è fatta attendere. Superata l'ora di gioco, Yildiz ha firmato una rete che ha ricordato i tempi migliori di Alessandro Del Piero, incastonando nella storia personale e del club un gol di rara bellezza. L'esultanza però è durata pochi istanti: Nmecha ha riportato immediatamente in vantaggio gli ospiti, sfruttando un momento di disattenzione della difesa juventina.
Il forcing finale e la rimonta impossibile
L'ingresso di Vlahovic ha cambiato gli equilibri della partita. Il centravanti serbo ha immediatamente lasciato il segno, riportando la parità con una conclusione precisa che ha fatto esplodere nuovamente lo stadio. La gioia è durata sei minuti, il tempo necessario a Couto per sorprendere Di Gregorio sul primo palo e firmare il 2-3 per il Dortmund.
La Juventus ha continuato a spingere alla ricerca del pareggio, andando vicinissima al bersaglio ancora con Yildiz. L'attaccante turco ha scagliato una conclusione velenosa dalla distanza che solo un intervento prodigioso di Kobel e il successivo palo hanno impedito di trasformare in rete.
Quando tutto sembrava perduto, a cinque minuti dal novantesimo è arrivata la doccia fredda definitiva. Kelly ha fermato con il braccio un tentativo di Guirassy, causando il calcio di rigore che avrebbe potuto chiudere definitivamente i conti. Dal dischetto si è presentato Bensebaini, che dopo una discussione con lo stesso Guirassy si è preso la responsabilità della battuta, trasformando e dedicando poi l'esultanza al compagno di squadra.
Il miracolo nel recupero
Quando il risultato sembrava ormai compromesso sul 1-4, la Juventus ha tirato fuori l'orgoglio che contraddistingue le grandi squadre. Nel recupero è successo l'impensabile: prima Vlahovic ha accorciato le distanze sfruttando un cross preciso di Kalulu, poi negli ultimi secondi disponibili è stato Kelly a salire in cattedra.
Il difensore ha ricevuto palla da un Vlahovic scatenato e con un colpo di testa in tuffo ha insaccato la rete del clamoroso 4-4. Dopo un lungo controllo del VAR che ha tenuto con il fiato sospeso tutto lo stadio, l'arbitro ha convalidato la rete, scatenando l'esplosione di gioia dei tifosi bianconeri.
Un esordio da ricordare
Il pareggio per 4-4 rappresenta un risultato che difficilmente verrà dimenticato dagli spettatori presenti all'Allianz Stadium. La partita ha offerto tutto quello che si può desiderare dal calcio: emozioni, ribaltamenti di fronte, giocate di qualità e una rimonta impossibile completata negli ultimi istanti.
Per la Juventus di Tudor si tratta di un esordio che, al di là del risultato finale, ha messo in mostra carattere e personalità. La capacità di non arrendersi mai, dimostrata soprattutto nel finale, rappresenta un segnale importante per il prosieguo della competizione europea.
Il Borussia Dortmund può recriminare per aver sprecato un doppio vantaggio che sembrava poter indirizzare definitivamente la partita, ma deve riconoscere di aver offerto una prestazione di alto livello contro un avversario che ha saputo reagire nei momenti più difficili.
Questa prima giornata della fase campionato di Champions League ha regalato uno spettacolo che il calcio europeo ricorderà a lungo, confermando ancora una volta come le notti europee siano capaci di regalare emozioni uniche e irripetibili.
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