Giordano addio: parafrasando Ivan Graziani, l'estate dei '95 biancocelesti si sta consumando in tutta una serie di struggenti saluti, tra rimpianti per quello che poteva essere e non è stato. E se sulla partenza di Vlad Marin l'opinione unanime è che la Lazio rischia di essersi fatta scappare il terzino sinistro del futuro, mentre su quello di Tommasone i pareri sono contrastanti soprattutto sui motivi che hanno portato alla rottura, quello di Rocco Giordano, figlio di Bruno, bomber nella storia della Lazio, porta con sé un valore sentimentale che forse lì per lì fa anche vacillare la valutazione tecnica. Ragionare lucidamente dev'essere invece il nostro mestiere, e allora cerchiamo di capire cosa sta succedendo in casa Lazio. Scelta tecnica. Il punto è che in Primavera Alberto Bollini ha sempre mantenuto gerarchie ben definite, e quest'anno la concorrenza in attacco non manca. Ne abbiamo già parlato e ne parleremo ancora, è comunque opportuno ricordare che nel tridente del tecnico di Poggio Rusco partono almeno sulla carta titolari Keita, Rozzi e Vivacqua. In più le new entry abbondano, e allora per Giordano (così come per Tommasone) il messaggio è stato chiaro: puoi giocarti le tue chance nella Lazio, ma parti indietro nelle gerarchie. Un messaggio apparentemente lineare e pacifico da parte della società, che può risultare però sgradito alle orecchie di un ragazzo del '95, anche alla luce di quanto accaduto negli ultimi anni a Formello. In quanto i ragazzi che partivano col la prospettiva di trovare poco spazio, hanno effettivamente... trovato poco spazio nel corso della stagione. Un caso su tutti, quello di Monteforte, capace di segnare gol a raffica alla Lazio nella sua trafila nel settore giovanile fino agli Allievi Nazionali, ma che poi non è mai riuscito ad entrare nel cuore di Bollini, che pure ne ha sempre elogiato l'impegno, ma che si trovava ad utilizzare autentici "crack" per la categoria come Emmanuel, Barreto, lo stesso Rozzi e Ceccarelli fino allo scorso Gennaio.

Sezione: Calcio giovanile / Data: Mar 28 agosto 2012 alle 15:15 / Fonte: Corriere Laziale
Autore: Davide Maddaluno
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