La situazione societaria della Civitanovese resta avvolta nell'incertezza, con una disputa per il controllo delle quote che vede contrapposti interessi diversi e strategie legali ancora da definire. Secondo quanto riportato dal Corriere Adriatico, la vicenda si trova attualmente in una fase di stallo, caratterizzata dal silenzio della proprietà attuale e dall'emergere di nuovi attori sulla scena.

Al centro della vicenda si trova Mauro Profili, che dal luglio 2017 guida la società calcistica marchigiana dopo essersene aggiudicato la proprietà attraverso una procedura tribunalizia. Il patron, che si appresta a celebrare l'ottavo anniversario alla guida del club e ad avviare la sua nona stagione, ha scelto di mantenere il riserbo sulla questione, concordando ogni decisione con il proprio consulente legale.

La compagine societaria attuale presenta una configurazione particolare: mentre il 75% delle quote risulta intestato alla madre di Profili, Elide Toderi, e a una società riconducibile allo stesso imprenditore, il restante 25% è finito nelle mani di Davide Ciaccia. Quest'ultimo ha ricevuto la delega per la gestione di questa porzione azionaria da Vincenzo Lo Torto, presidente della Palacivitanova, che aveva conservato tali partecipazioni anche dopo l'acquisizione del controllo societario da parte del gruppo Profili.

La complessità della situazione è aumentata con l'ingresso in scena di un imprenditore romano, il quale aveva formulato un'offerta per l'acquisizione del club. Tuttavia, secondo le ricostruzioni più accreditate, l'interesse dell'investitore capitolino si sarebbe concentrato esclusivamente sulle quote controllate da Profili, tralasciando la porzione societaria in mano a Lo Torto.

Le prospettive per il futuro della società presentano diversi scenari possibili, ciascuno con le proprie complessità procedurali e finanziarie. Una prima opzione prevederebbe il proseguimento dell'attività con un'assemblea composta dai due soci attuali, sebbene questa soluzione appaia difficilmente praticabile date le tensioni esistenti.

Un'alternativa più concreta potrebbe vedere Profili esercitare il diritto di prelazione per l'acquisizione delle quote detenute da Lo Torto, in qualità di rappresentante legale della società. Tale operazione richiederebbe tuttavia un nuovo esborso finanziario, costringendo di fatto l'imprenditore a "pagare una seconda volta" per il controllo completo del club. Il costo di questa operazione potrebbe inoltre risultare superiore ai 30mila euro versati al curatore fallimentare otto anni fa per l'acquisizione iniziale.

Lo scenario più probabile appare però quello di un confronto interno caratterizzato da verifiche amministrative approfondite. Il nuovo socio potrebbe infatti procedere a un'analisi dettagliata di tutti gli atti societari, alla ricerca di eventuali irregolarità nella gestione di Profili. Tra i punti critici emergerebbe la mancata pubblicazione dei bilanci della Civitanovese negli ultimi anni, una lacuna che, pur rappresentando un'infrazione, potrebbe essere sanata attraverso il pagamento di una multa, qualora i documenti contabili esistano ma non siano stati resi pubblici secondo le normative vigenti.

La vicenda della Civitanovese evidenzia le complessità che possono caratterizzare la gestione societaria nel calcio dilettantistico, dove spesso dinamiche imprenditoriali e passioni locali si intrecciano creando situazioni di difficile risoluzione. L'evolversi della situazione dipenderà dalle strategie legali che le parti coinvolte decideranno di adottare nei prossimi mesi, con possibili ripercussioni sulla programmazione sportiva e sulla stabilità del club.

La comunità calcistica locale osserva con attenzione gli sviluppi di una vicenda che potrebbe influenzare significativamente il futuro di una delle società più rappresentative del territorio marchigiano, in attesa che le parti trovino una soluzione che garantisca continuità e serenità all'ambiente civitanovese.

Sezione: Eccellenza / Data: Mar 17 giugno 2025 alle 21:15
Autore: Alessandra Galbussera
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