La tempesta che si sta abbattendo sul Cosenza non riguarda solo i risultati deludenti sul terreno di gioco. La società rossoblù attraversa una fase di profonda instabilità strutturale, con problemi che si estendono dalla gestione economica alla comunicazione, fino alla drammatica situazione del settore giovanile.
Una società in silenzio
Anche nella settimana più sentita dell'anno, quella che precede il derby, la dirigenza ha mantenuto il consueto atteggiamento di chiusura verso l'esterno. Se da un lato è stata concessa la conferenza stampa pre-partita dell'allenatore, dall'altro, dopo la pesante sconfitta per 4-0, l'unica voce ufficiale è stata quella di Tortelli, in una dichiarazione fugace e senza possibilità di confronto con i giornalisti. Un comportamento che evidenzia come la comunicazione societaria sia praticamente inesistente, proprio quando i tifosi avrebbero bisogno di risposte chiare.
Il dramma del settore giovanile
La situazione più allarmante riguarda il settore giovanile, vero patrimonio di ogni club. Da circa un mese, gli impianti Morrone e Pro Cosenza hanno chiuso i cancelli ai giovani calciatori rossoblù per il mancato pagamento degli affitti. Questa circostanza ha costretto le squadre giovanili a ridurre drasticamente gli allenamenti e a peregrinare tra i pochi campi ancora disponibili, come il Marca e il Pietro Mancini.
La soluzione proposta dalla società appare quantomeno problematica: un campo a Marzi, località distante dal centro cittadino. Ma come possono i giovani atleti raggiungere questa struttura, considerando che l'unico pulmino disponibile è riservato esclusivamente al convitto? Una domanda che rimane senza risposta, mentre le famiglie dei ragazzi si trovano costrette a organizzarsi autonomamente.
Il convitto a rischio chiusura
Non meno preoccupante è la situazione del convitto, altra struttura fondamentale per la crescita dei giovani talenti. La struttura minaccia di chiudere i battenti se entro la fine del mese non verranno regolarizzati i pagamenti arretrati. Una prospettiva che metterebbe ulteriormente in difficoltà i ragazzi provenienti da fuori città, privandoli di un punto di riferimento essenziale.
Decreti ingiuntivi e identità sbiadita
Sullo sfondo di questo quadro già fosco, si moltiplicano i decreti ingiuntivi nei confronti della società, segno di una gestione economica che fatica a far fronte agli impegni assunti. E come se non bastasse, anche l'identità storica del club sembra essere messa in discussione: le nuove divise dello staff tecnico hanno abbandonato i tradizionali colori rossoblù per adottare un anonimo nero con righe bianche, simbolo di un Cosenza sempre più irriconoscibile.
Un futuro incerto
In questo contesto di difficoltà generalizzata, i tifosi si interrogano sul futuro della squadra. La crisi societaria rischia di compromettere non solo i risultati sportivi della stagione in corso, ma anche il progetto a lungo termine del club. La mancanza di comunicazione e trasparenza da parte della dirigenza non fa che alimentare preoccupazioni e malcontento tra i sostenitori, che vedono la loro squadra del cuore navigare in acque sempre più tempestose.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
Altre notizie - Serie B
Altre notizie
- 01:00 Vis Santa Maria delle Mole, Odero: «Questo squadra meritava di più»
- 00:45 Subbuteoland: definiti gli otto finalisti del Centro-Nord
- 00:30 Lupa Frascati, il presidente Raparelli: «Vittoria importantissima a Nettuno»
- 00:15 Pianigiani: «Dove vuole arrivare il Mazzola? In serie D»
- 00:00 Play-off Nocerina-Fasano: vietata la trasferta ai tifosi pugliesi
- 23:45 Terre di Castelli, dopo tre stagioni lascia Maurizio Domizzi
- 23:30 Dolomiti, corsa contro il tempo per adeguare lo "Zugni Tauro" alla Serie C
- 23:15 Mantova, mister Possanzini: «Dobbiamo giocarci la partita senza timore e nessuna angoscia»
- 23:00 Chions, è già futuro: per la ripartenza Moro in panchina e Perazzolo diesse
- 22:30 Ancona nel limbo: il futuro del club resta un'incognita
- 22:15 Paganese, cambia l'organigramma: c'è un nuovo vicepresidente
- 22:00 Ravenna, Manuzzi: «Ricarichiamo le pile per i play-off»
- 21:45 Lucchese, chi vuole il club dovrà comunque passare dal presidente "fantasma" Mancini
- 21:30 Siena, chiusa la stagione con il peggior risultato degli ultimi 37 anni
- 21:15 Catanzaro, mister Caserta: «Affrontare la capolista è una sfida che ci esalta»
- 21:00 Poesio, il bomber (21 gol) senza età del Pavia: «Il segreto? Vado sempre a mille»
- 20:45 Pescara, il pres. Sebastiani: «A Catania sarà una bolgia, ma noi abbiamo le carte in regola per farcela»
- 20:30 Ospitaletto, è tempo di scudetto ma il club già lavora al calciomercato per la C
- 20:15 Juve Stabia, Pagliuca: «Dalle griglie di retrocessione ai playoff: un orgoglio che non deve distrarci»
- 20:00 Imolese, svolta per la panchina: in pole c'è un duo argentino
- 19:45 Fontanafredda, c'è un ex Udinese in pole per la panchina
- 19:30 Torres, il pres. Udassi: «Vogliamo scrivere una pagina immortale nella storia del club»
- 19:15 Cremonese-Brescia, tolleranza zero: pioggia di Daspo per i responsabili degli incidenti
- 19:00 Roberto Codromaz è la nota positiva (e recordman) dell'Ancona 2024-2025
- 18:59 ufficialeC'è un rinnovo in casa Picerno
- 18:49 ufficialeSavoia, lascia il direttore sportivo
- 18:45 Sampdoria, mister Evani: «Chiunque scenderà in campo, darà l'anima!»
- 18:33 ufficialeUn club di D annuncia la separazione col mister
- 18:31 Union Clodiense, la speranza di ritorno in C non si spegne: si proverà il ripescaggio
- 18:30 Varesina, la famiglia Di Caro traccia la ripartenza. E si parla di serie C
- 18:15 Playoff Eccellenza: rinviata la Semfinale tra Narnese e Angelana
- 18:00 Dolomiti Bellunesi, nuove sinergie in vista della prossima serie C
- 17:45 Palermo, mister Dionisi: «Conta solo il risultato, basta chiacchiere»
- 17:30 Luparense, ecco chi dovrebbe sostituire il ds Braschi. Con un big in panchina...
- 17:15 Crotone, mister Longo: «Questa squadra ha un cuore immenso e una sana follia per sognare»
- 17:05 Savoia, il congedo di Filosa: «Torre piazza entusiasmante». Tutti i sondaggi in atto
- 17:00 Ugento all'ultima sfida. De Nuzzo: «Giocare in casa vantaggio da sfruttare»
- 16:45 Fermana, continua la trattativa per la cessione ad un gruppo internazionale
- 16:30 Gelbison, c'è già la fila per Isaac Prado: la situazione
- 16:15 Martina, mister Pizzulli: «Questo gruppo è oro, teniamocelo stretto»
- 16:00 Nuova Igea Virtus, è tempo di programmare il futuro. Panarelli non resta?
- 15:45 Catania, mister Toscano: «Nella tempesta stavamo barcollando, ma ora siamo in crescendo»
- 15:37 Gubbio: è corsa a due per la carica di direttore sportivo?
- 15:30 Si libera un direttore sportivo che ha fatto benissimo negli ultimi due anni
- 15:15 Siena F.C.: incontro con staff e dipendenti per delineare il futuro del club
- 15:00 Vibonese pronta alla sfida playoff contro la Reggina: Facciolo ci crede
- 14:59 Perugia: nuova idea per la carica di direttore sportivo?
- 14:45 Messina-Foggia: corsa ai biglietti per il play out, stadio vicino al tutto esaurito
- 14:42 Taranto: la difficile strada per la rinascita sportiva
- 14:30 Cjarlins Muzane: c'è un chiaro obiettivo per il prossimo anno...