Arzignano, Bianchini analizza il ko con il Carpi: «Serve maggiore maturità»

La prima uscita stagionale dell'Arzignano si è conclusa con una battuta d'arresto. Il club veneto ha ceduto il passo al Carpi con il risultato di 2-0 in quello che rappresentava un importante banco di prova per testare la condizione della squadra in vista dell'imminente avvio del campionato.

Al termine dell'incontro, Giuseppe Bianchini, allenatore della formazione vicentina, ha offerto la sua lettura della prestazione attraverso i canali di comunicazione ufficiali della società. Un'analisi lucida e senza infingimenti quella del tecnico, che non ha nascosto le difficoltà emerse durante i novanta minuti di gioco.

"Abbiamo fatto delle cose buone e altre meno buone. La partita ci dà spunto per poter lavorare. Ci sono diverse cose da rivedere però fa parte anche del momento. Non sono completamente soddisfatto, ma non è il momento di fare drammi bensì di analizzare", ha dichiarato Bianchini, mantenendo un approccio costruttivo nonostante il risultato negativo.

L'allenatore ha inquadrato la performance nel contesto della preparazione estiva, sottolineando come questo periodo richieda necessariamente un approccio diverso nella valutazione delle prestazioni. Il mese di agosto rappresenta tradizionalmente una fase di rodaggio per tutte le compagini, dove l'obiettivo primario non è tanto il risultato quanto l'acquisizione di automatismi e la crescita della condizione atletica.

Tra gli aspetti che hanno maggiormente colpito l'attenzione del mister figurano la scarsa reattività mostrata dalla squadra e un'intensità non all'altezza delle aspettative. Elementi che, secondo Bianchini, trovano una spiegazione parziale nelle condizioni climatiche particolarmente impegnative che hanno caratterizzato la giornata.

"Siamo ancora ad un calcio di agosto dove bisogna prendere spunto per migliorare: poca reazione e poca intensità dovuta chiaramente anche al caldo. Ci sono tanti fattori che possono incidere, ma non voglio trovare giustificazioni: c'era caldo per noi come per loro", ha precisato il tecnico, respingendo ogni tentazione di ricorrere ad alibi esterni.

Questa posizione testimonia la mentalità che Bianchini intende trasmettere al gruppo: l'importanza di assumersi le proprie responsabilità senza cercare scappatoie nelle circostanze avverse. Un approccio che denota maturità professionale e che rappresenta il primo passo per costruire una squadra mentalmente solida.

Il focus del tecnico si è poi spostato sugli obiettivi a medio termine, identificando nella crescita della maturità collettiva uno degli aspetti fondamentali su cui concentrare il lavoro nelle prossime settimane. La capacità di gestire i momenti difficili della partita, di mantenere alta la concentrazione per tutti i novanta minuti e di reagire prontamente alle situazioni di svantaggio rappresentano qualità imprescindibili per una squadra che ambisce a disputare un campionato di livello.

"La nostra è una squadra che deve saper stare in campo in maniera più matura, ci arriveremo sicuramente", ha concluso Bianchini, manifestando fiducia nel potenziale del gruppo a sua disposizione.

Questa dichiarazione lascia intravedere un progetto tecnico che punta sulla crescita graduale dei singoli elementi e del collettivo, privilegiando il consolidamento delle basi tattiche e mentali rispetto alla ricerca di soluzioni immediate. Un approccio che richiede pazienza ma che, se portato avanti con coerenza, può dare i suoi frutti nel corso della stagione.

L'amichevole con il Carpi, dunque, assume il valore di un prezioso test diagnostico, utile per individuare le aree di intervento prioritarie nel prosieguo della preparazione. I prossimi impegni precampionato saranno cruciali per verificare l'efficacia del lavoro svolto e per affinare ulteriormente i meccanismi di gioco.

L'Arzignano si appresta ora ad affrontare una fase delicata del proprio percorso di crescita, con la consapevolezza che ogni allenamento e ogni uscita amichevole rappresentano un tassello importante nella costruzione di un'identità tattica e mentale solida, requisito indispensabile per affrontare con ambizione gli impegni ufficiali che attendono la squadra veneta.