Carrarese, il ds Pasciuti: «È lecito sbagliare, ma se manca l'equità nella valutazione degli episodi...»

Iacopo Pasciuti, direttore sportivo della Carrarese, ancora una volta ci mette la faccia analizzando la sconfitta arrivata per mano del lanciatissimo Gubbio di mister Braglia.

Queste le parole del diesse: «Abbiamo assistito ad una "sagra" degli errori da parte di un Direttore di gara che è stato lo sfortunato protagonista di questo pomeriggio allo stadio Dei Marmi-Quattro Olimpionici azzurri di Carrara. Ogni episodio dubbio e determinante è stato giudicato in senso contrario, mi riferisco in particolare al calcio di rigore in favore del Gubbio che ha sbloccato la gara è al quanto generoso essendo aderente al corpo la mano di Imperiale su cui sbatte accidentalmente il pallone, alla solare mancata concessione del cacio di rigore a nostro favore per fallo su Capello che viene agganciato in due tempi diversi, nella stessa azione, in area con l'arbitro a soli cinque metri di distanza con perfetta visuale e non meno importante alla mancata espulsione del calciatore del Gubbio, il numero 5 che avrebbe meritato la doppia ammonizione su fallo su D’Auria. Assolutamente inconcepibile, poi, l'espulsione di Bozhanaj sia per la distanza di sessanta metri dalla nostra porta che per la dinamica con Cicconi appena dietro pronto ad intervenire in diagonale (non c’è quindi ultimo uomo). Ulteriormente dubbio l'intervento in area del Gubbio con un tocco di mano ed una gestualità del braccio di un calciatore umbro che pareva chiaramente essere intervenuto irregolarmente impattando ed impedendo ad  una nostra conclusione verso la porta avversaria di raggiungere lo specchio. È lecito sbagliare ma se manca l'equità nella valutazione degli episodi allora la questione diventa, a livello di principio, inaccettabile. Mi preme ricordare che vengono investite molte risorse economiche da parte di  imprenditori che vogliono cercare di regalare prospettive sportive ad una città intera e così facendo poi si tradiscono gli stessi tifosi che assistono ad uno spettacolo orribile perché farsato, in quanto determinato da topiche che sono di difficile lettura e spiegazione dal punto di vista tecnico e regolamentare. Superfluo chiedere che ci sia attenzione e rispetto nelle prossime gare nei nostri confronti e ciò significa chiedere il giusto, niente di più e niente di meno anche perché se in una partita di cartello come quella di oggi la designazione è cosi sfortunata si rischia l'effetto domino di non essere credibili a livello di sistema calcio come industria dello spettacolo».