Un punto conquistato con grande carattere in rimonta, nonostante l'inferiorità numerica, è il bilancio finale della gara dell'Arzignano Valchiampo contro l'Inter Under 23. Al termine del pareggio per 1-1, il tecnico Daniele Di Donato ha espresso in conferenza stampa tutta la sua soddisfazione per la reazione e la mentalità dimostrata dai suoi ragazzi in un match complesso di Serie C.

Di Donato ha subito inquadrato la prestazione gagliarda della squadra, riconoscendo la caratura dell'avversario. «Sapevamo di affrontare una squadra forte e così è stato. I ragazzi hanno fatto una partita gagliarda», ha affermato il mister. La determinazione è stata la chiave per ribaltare l'iniziale svantaggio. «Nonostante lo svantaggio hanno voluto fortemente un risultato importante e penso che alla fine lo abbiamo meritato». Il segnale più incoraggiante è arrivato proprio nella fase finale. «Anche con un uomo in meno non hanno smesso di giocare e ripartire. Questo significa che la condizione sta migliorando, ed è un segnale positivo per il futuro».

Al centro dell'analisi c'è stato Mattioli, protagonista di un rigore sbagliato e, poco dopo, del gol del pareggio. «Le sue prestazioni sono sotto gli occhi di tutti: è un giocatore importante», ha commentato Di Donato, minimizzando l'errore dal dischetto. «I rigori si possono sbagliare, e lui arrivava già da un errore a Lecco. È normale che ci pensi un po’». Lo staff ha lavorato subito per rassicurarlo. «Noi nello spogliatoio abbiamo cercato di rasserenarlo, perché sbagliare fa parte del gioco. Gli ho chiesto di continuare a giocare e ci ha ripagati con il gol che ci ha permesso di riprendere la partita». La sua successiva sostituzione è stata dettata solo da esigenze tattiche. «L’ho poi sostituito solo per necessità tattiche dopo l’espulsione».

Sull'espulsione di Castegnaro, giunta in un momento cruciale, Di Donato si è assunto parte della responsabilità. «Forse l’errore l’ho commesso io. Avrei dovuto cambiarlo prima, considerando la sua giovane età». La scelta di lasciarlo in campo, tuttavia, era motivata: «Però in quel momento stava gestendo bene il centrocampo e non me la sono sentita di modificare l’assetto». L'episodio resta un momento di crescita. «L’ingenuità fa parte del suo percorso di crescita. Sta facendo bene e oggi ha dato un grande contributo. Peccato per l’espulsione, più che altro in vista della prossima partita».

Analizzando la partita nel complesso, il tecnico ha sottolineato l'ottimo approccio iniziale: «Siamo partiti subito con una grande occasione». La superiorità tecnica avversaria ha poi costretto a soffrire. «Poi è normale soffrire: l’Inter ha giocatori già pronti per categorie importanti, alcuni erano in panchina in Champions League». Nonostante tutto, l'Arzignano ha tenuto fede al suo piano di gioco. «I ragazzi non hanno smesso di cercare di giocare e ripartire. Anche in 10 contro 11 abbiamo provato a non buttar via la palla. Nel finale la paura di difendere il risultato ci ha fatto abbassare un po’, ma la squadra ha voluto ciò che ha ottenuto».

Infine, il punto conquistato proietta i veneti con fiducia allo scontro diretto contro la Pro Patria. «Arriviamo da risultati positivi: vittoria domenica scorsa e pareggio oggi contro una squadra forte». L'impegno casalingo è cruciale. «Domenica affronteremo una diretta concorrente in casa nostra e dobbiamo prepararci al meglio, come stiamo già facendo. Ho trovato un gruppo splendido, che lavora con grande dedizione». L'unica raccomandazione in vista del big match è mentale: «L’unica cosa da evitare è “giocare la partita prima”, soprattutto con tanti giovani: servono energie fresche per domenica». Nonostante l'importanza, il mister non vuole caricarla di eccessiva pressione: «Non la definisco fondamentale, ma è certamente una gara molto importante da portare a casa».

Sezione: Serie C / Data: Lun 08 dicembre 2025 alle 18:45
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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