Il comune di Ferrara pubblica il bando per la nuova SPAL

Dopo la dolorosa esclusione della SPAL dal campionato di Serie C 2025/2026, il Comune di Ferrara si è prontamente attivato per assicurare un futuro al calcio cittadino. Un passo cruciale è stato compiuto il 2 luglio, quando è stato ottenuto il via libera dalla FIGC per avviare la raccolta delle manifestazioni di interesse rivolte a chiunque voglia intraprendere il percorso di rifondazione della SPAL, con ripartenza dal campionato regionale di Eccellenza.

La delibera di Giunta n. 284-2025 ha definito chiaramente il perimetro e le scadenze per la presentazione dei progetti. C'è tempo fino a mercoledì 9 luglio 2025, alle ore 23:59, per inviare la documentazione richiesta. Una finestra temporale di una settimana per chiunque intenda cogliere questa opportunità.

Il bando è aperto a diverse tipologie di soggetti: possono presentare domanda società o associazioni sportive dilettantistiche già esistenti, così come singoli o gruppi di persone intenzionati a costituirne una nuova, purché la sede legale sia stabilita a Ferrara. Tutti i partecipanti dovranno impegnarsi a completare l'affiliazione alla FIGC e l'iscrizione al campionato entro le scadenze federali stabilite.

La documentazione da allegare è corposa e mira a garantire la serietà e la solidità dei progetti proposti. Tra i requisiti principali spiccano:

La domanda di partecipazione e una copia di un assegno circolare di 150.000 euro intestato alla FIGC, a titolo di garanzia per il successivo versamento del contributo di partecipazione di 100.000 euro, come previsto dalle norme federali.

Un business plan triennale dettagliato, che delinei gli obiettivi sportivi sia per la prima squadra, sia per il settore giovanile e quello femminile.

Un piano per la gestione degli impianti comunali e progetti volti alla valorizzazione della ricca tradizione calcistica ferrarese.

L'organigramma completo della società, con l'indicazione precisa dei soci e dei dirigenti coinvolti.

Autocertificazioni relative all'onorabilità dei soggetti e all'assenza di condanne o sanzioni, anche in ambito sportivo.

Lettere di referenze bancarie che attestino la solidità economico-finanziaria, e ogni altro documento utile a dimostrare la comprovata esperienza in ambito sportivo e la robustezza finanziaria.

Un punto cruciale del bando riguarda la situazione dello stadio "Paolo Mazza". Ai partecipanti viene richiesto di "prendere atto dell’esistenza della procedura di revoca delle strutture sportive in convenzione con la SPAL e dunque, di essere consapevole che, fino alla sua positiva conclusione, l’impianto sportivo in cui la società disputerà le gare interne potrà non essere lo stadio ‘Paolo Mazza’". Ciò implica la necessità di avere un "piano B" per il campo di gioco, nel caso in cui sorgessero contenziosi con l'attuale società. Tuttavia, si precisa che in caso di esito positivo della procedura di revoca, l'ente indicato dall'Amministrazione comunale alla FIGC potrà dichiarare la disponibilità dello stadio "Paolo Mazza" per lo svolgimento dell'attività sportiva.

La documentazione dovrà essere inviata tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) all'indirizzo del Comune di Ferrara entro il termine stabilito. Sarà poi il Sindaco, supportato da una commissione dedicata, a valutare le proposte ricevute. È importante sottolineare che l'ammissione definitiva al campionato rimarrà di esclusiva competenza della FIGC.

Tra le prerogative del primo cittadino, tuttavia, figurano la possibilità di comunicare con i soggetti candidati per verificare la completezza dei requisiti, la facoltà di non manifestare il proprio gradimento qualora nessuna proposta sia ritenuta affidabile e rappresentativa del territorio, e il potere di revocare l'indicazione della società in caso di dichiarazioni mendaci.

L'Amministrazione comunale di Ferrara auspica ardentemente la nascita di un progetto sportivo serio, economicamente solido e profondamente legato alla comunità locale. L'obiettivo è quello di vedere una nuova realtà che possa rappresentare Ferrara con dignità e continuità, magari richiamando nel nome e nello spirito la storica e gloriosa tradizione dell'Ars et Labor.