Il successo ottenuto in rimonta contro il Pontedera è l'ennesima conferma del carattere indomito del Ravenna. Arrivare alla vittoria nei minuti finali non è più un evento isolato, ma una vera e propria dimostrazione di mentalità: sono tre gli episodi in cui la squadra ha conquistato i tre punti oltre il 90', e in tutte le occasioni la firma decisiva è stata quella di Stefano Okaka (contro Pianese, Ascoli e, per ultima, contro i granata).
Al termine della gara, l'allenatore Marco Marchionni ha analizzato la performance dei suoi, mettendo in luce l'aspetto che lo ha reso più insoddisfatto, nonostante il risultato finale. «Siamo partiti malissimo, ci hanno regalato la palla e siamo riusciti a prendere gol», ha esordito il tecnico, sottolineando come certi approcci non siano tollerabili per una squadra con ambizioni di alta classifica. «Una squadra che voglia vincere il campionato non si può permettere questi errori».
Al netto di questa critica sull'avvio, Marchionni non ha potuto muovere rimproveri sull'impegno profuso: «per la partita non posso rimproverare niente perchè hanno fatto di tutto per mettere in difficoltà l'avversario». Il tecnico ha ribadito il concetto: «Una squadra che non molla mai ma non può permettersi questi errori».
Il primato in solitaria rappresenta, secondo l'allenatore, il giusto riconoscimento del percorso intrapreso e della dedizione quotidiana: «Il primato in solitudine è il giusto merito per il lavoro condotto fin qui, stanno dando tutto dal primo all'ultimo». Il vero punto di forza di questo gruppo, secondo Marchionni, risiede nella profonda coesione e nell'assenza di gerarchie rigide. «Non ci sono titolari, chi entra determina e vuole aiutare i compagni questo è quello che emerge maggiormente in questo gruppo». E il segreto di questa forza non risiede solo nei 90 minuti: «Non è solo la partita, vanno forte così perchè in settimana nessuno si risparmia, dobbiamo continuare su questa strada».
Riguardo la lotta per il vertice, Marchionni ha evidenziato come il Ravenna stia tenendo testa a formazioni con un blasone e un organico teoricamente superiore. Ha citato le avversarie dirette: «L'Ascoli e l'Arezzo sono squadre costruite per vincere il campionato, con elementi di altre categorie».
Il tecnico ha poi voluto rimarcare un elemento che attesta il valore del lavoro svolto dalla società e dallo staff tecnico: «Noi ne abbiamo ma ci sono anche otto giocatori provenienti dalla serie D non presenti in altre rose. Questo è l'aspetto più importante da rimarcare, bisogna fare solo i complimenti ai ragazzi e alla società». Sulle prospettive future, Marchionni è cauto ma fiducioso: «il tempo ci dirà se sarà lotta a due o a tre».
Marchionni ha insistito sul concetto di coesione interna, definendo la squadra come un gruppo di "uomini": «È stata costruita una squadra di uomini, c'è grande stima tra i compagni». La dimostrazione tangibile di questo spirito si è vista durante l'esultanza dopo il gol decisivo: «Segnare al 103' e vedere tutti entrare in campo, anche chi non ha giocato è bellissimo. Si è creato un bell'ambiente, ne difficoltà ne avremo ma saremo questi verranno superate».
Infine, l'allenatore ha spiegato la mossa tattica attuata nella ripresa: «Non riuscivamo a scalare con i braccetti, abbiamo cercato di mettere pressione». L'obiettivo era quello di guadagnare campo e incisività: «Abbiamo cercato di salire con Christian e mettere Di Marco tra le linee». Nonostante il risultato, rimane il rammarico per l'inizio di gara: «Peccato l'inizio perchè la squadra poteva incidere per quanto ho visto sul campo, contro una squadra come noi ognuno cerca qualcosa per metterci in difficoltà troveremo altri che faranno questo».
Il tecnico ha concluso con un messaggio sulla filosofia di gioco e sull'importanza di concentrarsi solo sul proprio cammino, rifiutando ogni tattica dilatoria: «Io non chiedo mai ai miei di perdere tempo, è giusto guardare noi stessi perchè ognuno è padrone del nostro destino». Ribadendo infine il concetto che è alla base dei risultati finali: «Ribaltare all'ultimo non è un caso perchè ci crediamo sempre fino alla fine».
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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