La Pergolettese si prepara ad affrontare la settima stagione consecutiva in Serie C con rinnovato ottimismo, nonostante il recente cambio di proprietà. A fare il punto della situazione è stato Gabriele Bolis, direttore sportivo del club lombardo, durante un'intervista rilasciata nel corso della trasmissione "A Tutta C" su TMW Radio.
Continuità nel segno dell'innovazione
"Siamo contenti di iniziare questo corso anche in questa nuova società, con cui stiamo iniziando a lavorare con idee e strategie fatte in maniera condivisa e anche lungimirante", ha dichiarato Bolis, sottolineando come la transizione societaria non abbia compromesso la solidità del progetto tecnico costruito negli anni precedenti.
Il dirigente ha evidenziato l'importanza della stabilità raggiunta dal club: "Stiamo lavorando in una maniera dal mio punto di vista importante per quanto riguarda la nostra realtà, sì piccola ma comunque al settimo anno di Serie C consecutivo: penso si sia tra le squadre più longeve in questo momento tra quelle che salgono scendono".
La permanenza prolungata nella terza serie rappresenta un traguardo significativo per una società dalle dimensioni contenute, in un panorama calcistico caratterizzato da continui mutamenti. "Dobbiamo continuare a lavorare più o meno con le nostre idee, non è facile perché ogni anno ci sono tanti cambiamenti che vengono effettuati e che arrivano dall'alto, ma anche comunque il calcio è un mondo in continuo aggiornamento, dove c'è sempre bisogno di studiare, di aggiornarsi", ha spiegato Bolis.
La Serie C laboratorio di sperimentazione
Particolare attenzione il direttore sportivo ha riservato alle innovazioni introdotte dalla Lega Pro, definendola l'unica lega professionistica italiana capace di sperimentare con coraggio. "Io vivo la C quindi posso parlare per la C. Sicuramente stiamo diventando, la lega in sé è diventata, quasi una multinazionale, stanno lavorando in una maniera eccellente che porta a riforme vere, cambiamenti veri che stiamo cercando di effettuare in maniera importante", ha affermato Bolis.
Tra le novità più significative introdotte, il dirigente ha posto l'accento sul Football Video Support, sistema tecnologico che rappresenterà una delle principali innovazioni della stagione 2024-25. "L'ultimo in ordine è il Football Video Support, penso sia il cambiamento più importante che verrà effettuato quest'anno, e siamo la prima lega mondiale ad adottarlo, la FIFA ha dato l'assenso solo alla Lega Pro che per altro ci offre questo benefit perché per noi è a costo zero a differenza del VAR", ha precisato.
Il sistema, presentato alla presenza di figure di rilievo del mondo arbitrale, ha suscitato notevole interesse. "Alla presentazione non c'era solo Daniele Orsato, ma anche Pierluigi Collini, numero uno della FIFA: è stato abbastanza bello il tutto, comunque Collina è una personalità davvero di livello, è stata un'ottima riunione", ha ricordato Bolis.
Riforme strutturali per la sostenibilità
Il direttore sportivo ha inoltre elogiato altre iniziative della Lega Pro, come la Riforma Zola dedicata ai giovani e l'introduzione del Salary Cap. Quest'ultima misura, in particolare, è stata accolta con favore per la sua capacità di garantire maggiore equilibrio economico: "Il Salary Cap è una cosa fondamentale perché è tosto vedere club che ogni anno soffrono da questo punto di vista: io sono abbastanza fino americano sotto certe cose, e vedo che leghe importanti, come NBA o MLS hanno questo tipo di format che funziona".
Bolis ha inquadrato queste innovazioni in una prospettiva strategica più ampia, considerando le sfide economiche future del calcio italiano. "È una direzione che porta nel futuro perché, come ha detto il presidente Marani, i diritti televisivi andranno a calare negli anni, e si dovranno trovare altre soluzioni", ha osservato. La necessità di ripensare il modello economico appare evidente: "È un dato di fatto che in Italia per ogni euro di ricavo fatto ne vengono spesi 3, quindi forse se prima si parlava di alzare i ricavi adesso la cosa fondamentale è diminuire i costi".
Mercato quasi completato
Sul fronte delle operazioni estive, la Pergolettese ha già delineato gran parte dell'organico per la prossima stagione. "Siamo a un buon punto, abbiamo fatto tanti acquisti, 13 sono un buon numero, e adesso vediamo cercare di intervenire per completare la rosa", ha riferito Bolis, confermando la conferma dell'allenatore Curioni.
La strategia di mercato seguirà criteri di efficienza e funzionalità. "Ci siamo dati degli step di tempo, sicuramente dopo la Coppa Italia di sabato vedremo anche a che punto siamo, perché comunque è la prima gara ufficiale, e da li ci proietteremo verso gli ultimi 15 giorni di mercato", ha spiegato il dirigente.
L'approccio prevede una rosa numericamente contenuta ma versatile: "Preferiamo avere situazioni snelle, non ingolfarci troppo è la nostra strategia di lavoro che comunque anche con la nuova proprietà stiamo cercando di portare avanti, ma sostanzialmente al 90-95% siamo a posto". La filosofia aziendale punta su "giovani che comunque sono stati la nostra vera forza negli ultimi sei anni, e su giocatori duttili che possano ricoprire più ruoli".
Veterani come punti di riferimento
Particolare riconoscimento Bolis ha riservato a due elementi di esperienza della rosa, Aini e Lambrughi, definiti pilastri del progetto tecnico. "Sono vecchietti, li prendo sempre in giro su questo, però sono tantissimo per noi perché comunque hanno vissuto questi ultimi cinque anni con noi e sono diventati parte della nostra famiglia", ha dichiarato con affetto il direttore sportivo.
Il valore di questi giocatori va oltre l'aspetto puramente tecnico: "Lo dico sempre, ogni estate diventano più grandi, però anima e cuore non li puoi comprare e loro queste caratteristiche le hanno. Ce li teniamo ben stretti".
L'esordio in Coppa Italia
La stagione ufficiale inizierà con l'impegno di Coppa Italia, un appuntamento che suscita particolare curiosità nel dirigente lombardo. "Sono molto curioso per la verità, perché comunque le amichevoli danno qualche indicazione ma hanno un valore abbastanza relativo, è inutile girarci intorno, la famosa frase 'calcio d'agosto non ti conosco' è veritiera", ha ammesso Bolis.
L'avversario sarà il Renate, formazione che la Pergolettese ritroverà anche nella prima giornata di campionato: "Tra l'altro il Renate lo incontreremo anche all'esordio in campionato una settimana dopo, tanto che abbiamo di comune accordo annullato un'amichevole che avevamo programmata la scorsa settimana. Ci sarà anche un po' di fase di studio, è un po' una partita particolare".
L'aspettativa è quella di vedere "una squadra che sta crescendo, che sta lavorando e che segue i dettami del mister", consapevoli che dopo "32 giorni dopo l'inizio della preparazione torniamo in campo, normale che non saremo ancora belli pimpanti e a posto, però mi aspetto di vedere una squadra in crescita con la voglia di iniziare un percorso nuovo".
La Pergolettese si appresta dunque ad affrontare un'altra stagione in Serie C forte della propria identità consolidata, ma al tempo stesso aperta alle innovazioni che stanno trasformando il panorama calcistico della terza serie italiana.
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