Pergolettese, il presidente Marinelli: "C'è un motivo se 58 club non vogliono ripartire"

Pergolettese, il presidente Marinelli: "C'è un motivo se 58 club non vogliono ripartire"

Massimiliano Marinelli, presidente della Pergolettese, ha parlato ai microfoni di tuttoc.com del delicato momento che la società lombarda sta vivendo: "Qui c’è una situazione anomala, per poterla capire si può solo viverla. Abbiamo avuto due gravi perdite, l’ex presidente e socio Andrea Micheli di soli 37 anni e il medico sociale Rosario Gentile: figure importanti in società e amici. Se 58 su 60 non vogliono riprendere un motivo ci sarà. Noi della Pergolettese già un mese fa abbiamo detto che il campionato va chiuso per pandemia e che non avremmo più ricominciato. La vicinanza trasmessa dal dott. Ghirelli ci sta dando la forza per ricominciare. Detto questo ci affidiamo a ciò che la FIGC deciderà, se quindi opterà per ricominciare lo faremo perché obbligati. Vorrei però far capire a certe persone che non vivono la nostra quotidianità, che stanno in casa perché c’è un decreto a stabilirlo, che qui da un mese e mezzo è un via vai di ambulanze, di sirene e ogni giorno perdiamo un conoscente o un amico".

Marinelli ha anche parlato della questione stipendi, che ha visto Monza e Reggina prendere delle decisioni in autonomia: "Sono dell’idea che dobbiamo lavorare e giocare di squadra, poi ognuno a casa sua fa quello che vuole. Per molti giocatori del Monza il taglio del 50% degli stipendi è più che giusto a detta loro. Fa onore ciò che ha fatto il presidente della Reggina, sebbene la trovi più come un'uscita pubblicitaria. Poteva tenerselo per sé, come la beneficenza... che si fa ma non si dice. Tanto di cappello per quello che ha fatto e che farà, ma forse era meglio non mettere la pulce nell’orecchio a nessuno in un momento dove Ghirelli e l’AIC sono impegnatissimi nel far sì che l’anno prossimo ci siano sessanta club iscritti e non venti".