Rimini, Scarcella: «Non sono un kamikaze! Se ho deciso di fare questo passo è perché...»

In una recente conversazione con Il Resto del Carlino, Giusy Anna Scarcella, l'amministratrice unica di Building Company, ha offerto una visione approfondita delle sue ambizioni e dei progetti imminenti. La sua dichiarazione, "Non sono un kamikaze. Se ho deciso di fare questo passo è perché me lo posso permettere. Ho le idee chiare e dietro l’angolo ci sono accordi importanti per fare diventare ancora più importante la mia azienda e di conseguenza il Rimini", ha subito catturato l'attenzione, delineando un approccio ponderato e strategico al suo ruolo.

L'imprenditrice ha sottolineato che la sua decisione di intraprendere questa strada non è frutto di un azzardo, ma piuttosto di una solida pianificazione e di una posizione che le consente di affrontare sfide significative. Le sue parole rivelano una chiara visione per il potenziamento della sua impresa e, di riflesso, per la crescita della squadra del Rimini, suggerendo che le due entità sono intrinsecamente legate nei suoi piani futuri. L'anticipazione di "accordi importanti" lascia intendere sviluppi imminenti che potrebbero ridefinire il panorama sia per Building Company che per il club calcistico.

Quando le è stato chiesto di delineare le sue massime aspirazioni, Scarcella ha risposto con cautela ma con determinazione. "Se dicessi in serie B sembrerei presuntuosa. Ma è chiaro che ho grandi progetti che dovranno essere realizzati nei modi e nei tempi giusti", ha affermato. Questa riflessione dimostra una consapevolezza della complessità degli obiettivi a lungo termine, evitando proclami eccessivamente ambiziosi, ma confermando l'esistenza di un ambizioso piano di sviluppo. L'accento sui "modi e tempi giusti" suggerisce un approccio metodico e paziente, essenziale per il successo di qualsiasi grande iniziativa.

Infine, rivolgendosi ai sostenitori della squadra, Giusy Anna Scarcella ha lanciato un appello alla fiducia e alla comprensione. "Di farmi lavorare, di conoscermi prima di giudicare. Sono una persona per bene e ho collaboratori che lo sono altrettanto. I fatti lo dimostreranno", ha esortato. Questo messaggio mira a costruire un rapporto di trasparenza con la tifoseria, chiedendo di valutare il suo operato basandosi sui risultati concreti anziché su preconcetti. La sua rassicurazione sulla propria integrità e su quella del suo team di collaboratori mira a infondere sicurezza, promettendo che le azioni parleranno più forte delle parole nel dimostrare la validità del suo progetto. L'intervista dipinge il quadro di una leader determinata e pragmatica, pronta a guidare sia la sua azienda che il Rimini verso nuove vette, con un occhio attento alla sostenibilità e al rispetto.