Dopo oltre un decennio alla guida dell'Adriese, Luciano Scantamburlo ha deciso di fare un passo indietro. L'imprenditore, che si appresta a compiere 90 anni, ha comunicato la sua intenzione di lasciare la presidenza del club granata al termine della stagione corrente, chiudendo così un ciclo importante per la società polesana.
Scantamburlo, che da giovane ha indossato proprio la maglia dell'Adriese da calciatore, negli ultimi undici anni ha gestito direttamente la società portandola con orgoglio nei campionati nazionali. Una passione viscerale che però, complice l'età avanzata, non può più tradursi nell'impegno economico e gestionale richiesto da una squadra di Serie D.
"Ho riflettuto attentamente e, considerando il lavoro che ancora porto avanti, non intendo più mantenere questi livelli finanziari," ha dichiarato Scantamburlo. "Aver guidato per tanti anni l'Adriese nelle categorie nazionali mi ha dato un'enorme soddisfazione, ma ora serve un ricambio di energie."
La decisione definitiva verrà formalizzata ad aprile, ma il patron ha già iniziato a contattare potenziali successori che potrebbero raccogliere il suo testimone. Una delle sue principali preoccupazioni riguarda il futuro del club: Scantamburlo vorrebbe infatti lasciare al suo successore un'eredità solida, senza passi indietro né a livello dirigenziale né partecipativo.
Particolarmente sentita è stata la vicenda legata allo stadio. "Avrei voluto che venisse venduto tramite un concorso pubblico, per monetizzare il terreno della tribuna e avere risorse da investire," ha spiegato il presidente. "Purtroppo la trattativa con il Comune è andata per le lunghe e distorta. Mi è sembrato che ci fosse la volontà di far scomparire la squadra e il suo simbolo, e questo mi ha dato un'idea irreversibile di quanto sia stato compiuto un vero e proprio miracolo finora."
Nonostante si fosse ventilata l'ipotesi di una trattativa con il Rovigo e il suo presidente Tito Livio Franzolin, questa non si è concretizzata. Tuttavia, Scantamburlo non chiude completamente la porta al suo coinvolgimento futuro: "Per quanto riguarda l'ipotesi di una sponsorizzazione o di tornare ad aiutare, le mie porte sono sempre aperte per chi vuole bene all'Adriese e presenta un progetto serio. Sarò sempre disponibile a dare una mano, ma al di fuori della gestione diretta in Serie D."
Il futuro dell'Adriese sarà dunque al centro delle discussioni a maggio, con la salvezza che rappresenta l'obiettivo primario per poter garantire un passaggio di consegne senza traumi, mantenendo la categoria conquistata con tanti sacrifici. La speranza di Scantamburlo è che il club possa trovare nuove risorse per proseguire il cammino intrapreso, magari con un gruppo di imprenditori locali pronti a investire su una realtà che rappresenta un orgoglio per tutto il territorio.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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