Alberto Paloschi, un nome che risuona familiare tra i tifosi del Chievo, si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua carriera. Dopo aver lasciato il club in Serie A e averlo affrontato da avversario in Serie D, l'attaccante è ora pronto a indossare nuovamente la maglia gialloblù, con l'obiettivo di tornare a gonfiare la rete per la squadra che lo ha visto protagonista. Il suo ritorno non è un semplice trasferimento, ma un simbolo di ambizione e di un legame che si rinnova.
La Rinascita del Chievo: Un Progetto Ambizioso Sabato sera, presso il centro sportivo “Bottagisio”, il Chievo Verona, sotto la nuova guida del presidente Pietro Laterza, ha presentato al pubblico la rosa allestita da Sergio Pellissier. L'entusiasmo era palpabile per un campionato che si preannuncia ricco di sfide e aspirazioni.
Con un mix sapiente di veterani della Serie D, talenti provenienti da categorie superiori, conferme essenziali, giovani promesse del vivaio e qualche gradito ritorno, la società clivense ha dichiarato apertamente i propri obiettivi. Il vicepresidente Luigi Tavernise ha sottolineato la grandezza del progetto: «Il progetto è ambizioso e vogliamo dare una categoria idonea al blasone entro il 2029. Ci proveremo tutti giorni con lo stesso obiettivo. Stateci vicino, incoraggiateci: vogliamo esaudire un sogno che per scaramanzia non diciamo». Anche Sergio Pellissier, già presidente onorario da aprile, ha espresso chiaramente la volontà del club di lottare per la vittoria.
Un Mercato Che Accende l'Entusiasmo L'ex capitano del Chievo, Sergio Pellissier, ha giocato un ruolo chiave nelle trattative di mercato, culminate con l'atteso rientro di Alberto Paloschi. Il centravanti, classe 1990, ha scelto di abbracciare la nuova visione del club, desideroso di riportarlo ai vertici. Paloschi ha spiegato la sua decisione con parole cariche di significato: «Io e Sergio ci siamo parlati, c’è un progetto ambizioso. Qui ho passato gli anni migliori della mia carriera ed era giusto che si chiudesse un cerchio e spero di poterlo fare al meglio».
La sua ultima apparizione in gialloblù risale a quasi dieci anni fa, al 24 gennaio 2016, in un match di Lazio-Chievo. Una settimana prima di quella partita, il 17 gennaio contro l’Empoli, aveva segnato il suo 46° gol con il Chievo, consolidando il suo status di terzo miglior marcatore nella storia del club. Un traguardo che i sostenitori del Chievo attendono con impazienza di rivedere e celebrare.
Passione e Determinazione: Le Emozioni di un Ritorno Lo sguardo di Paloschi dopo ogni gol in Serie D riflette la stessa intensità del ragazzo che a soli 18 anni stupì San Siro, segnando la rete decisiva in Milan-Siena dopo appena 18 secondi dal suo debutto. Diciotto, proprio come i gol realizzati nella stagione 2024-2025 tra Desenzano e Pro Palazzolo.
L'efficacia sotto porta, l'abilità nell'anticipare i difensori avversari e la capacità di "leggere il gioco" in anticipo sono qualità che in Serie D risaltano ancora di più, grazie alla sua vasta esperienza. Paloschi ritorna ora nel club dove ha vissuto i momenti più gratificanti della sua carriera: quasi cinque anni in Serie A, 46 gol, 11 assist e un'impronta indelebile nella storia della società veronese. Questi ricordi sono vividi anche nella memoria del giocatore di Chiari: «È bello ed emozionante tornare qui. Ho la pelle d’oca, si cercherà di dare tutto in ogni partita. Si lavorerà quotidianamente per trarre il massimo e spero che la gente ci possa trascinare».
L'attaccante ha svolto il primo allenamento con i suoi compagni sabato, e ieri la squadra è partita per Sauze D’Oulx, in Piemonte, per la prima fase del ritiro, che proseguirà poi a Lorica, in Calabria. Il ricongiungimento tra Paloschi e Pellissier, ora presidente onorario e direttore sportivo, promette di far rivivere al Chievo una favola calcistica. In Serie D, il romanticismo nel calcio ha ancora un posto.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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