Un ritorno speciale, per uno dei più grandi calciatori ad aver mai vestito la maglia giallorossa. Il “Morreale – Proto” riabbraccia Antonio Crucitti e si prepara ad una nuova avventura sportiva nel segno dello spettacolo e delle ambizioni.
Al termine della stagione 2018/2019, il fantasista di Taurianova aveva collezionato, con la maglia della Cittanovese, 27 presenze e 21 gol. Uno score incredibile, superato solo da un certo Fabio Longo della Turris.
Il vice capo cannoniere del torneo di Serie D, quell’anno, segnò in tutti i modi. Uno spettacolo senza soluzione di continuità che impressionò soprattutto per la concretezza sui calci da fermo. Sugellando, tra l’altro, l’amore tra la piazza e il suo top player.
Nei giorni scorsi, l’annuncio ad effetto da parte della Società del Presidente Rocco Guerrisi: “Crucitti è ufficialmente un calciatore giallorosso”.
Un’esplosione di gioia e entusiasmo che il trequartista classe ’87 ha ricambiato con affetto.
Come stai vivendo questo rientro al “Morreale – Proto”?
«Alla grande, davvero. Sono tornato qui con entusiasmo e tanta voglia di fare bene. Nei miei riguardi sono stati dimostrati rispetto, stima e fiducia sia in passato che in questa fase nuova. Non posso far altro che ricambiare giocando al meglio delle mie possibilità. L’abbraccio dei tifosi è stato straordinario. Ritrovare questi colori è un piacere immenso e spero si possa concretizzare una stagione speciale sotto tutti i punti di vista».
C’è grande entusiasmo attorno al tuo nome. Senti il peso di una responsabilità particolare?
«Sento forte questo entusiasmo ed è bello sentirsi importante per i tifosi, per il mister e per i compagni. Ma non penso si debba parlare di responsabilità particolare. Piuttosto di motivazione ulteriore e di sprone a migliorarsi giorno dopo giorno».
Che idea ti sei fatto riguardo la nuova Società?
«Un’idea assolutamente positiva. Ho incontrato persone fantastiche, professionisti di altissimo profilo. Si è creato subito un feeling diretto e proficuo e per un calciatore questo è davvero importante. La Dirigenza vuole lavorare bene e costruire qualcosa di bello per Cittanova. Ciò che mi ha colpito, in particolare, è stata la semplicità con cui mi sono stati spiegati il progetto e le ambizioni. A persone del genere vorresti dare solo soddisfazioni».
Venendo al calcio giocato. Come sta procedendo il lavoro di preparazione?
«Il ritiro sta procedendo bene. Siamo all’inizio di un percorso e queste settimana sono dedicate alla comprensione del progetto tecnico e alla conoscenza del gruppo. Venivamo da un periodo di stop molto lungo. Rimettersi in moto non è stato facile. Però io vedo grande dedizione da parte di tutti, anche da parte dei più giovani. C’è la volontà di costruire un qualcosa di interessante. L’obiettivo primario, lo sottolineo, è il gruppo. Poi, un passo per volta, metteremo insieme tutti i tasselli».
Come ti stai trovando con il mister e con i nuovi compagni?
«Il mister lo conoscevo pur non avendolo avuto mai come allenatore. È un professionista assoluto, non c’è dubbio. Ma anche il lato umano mi ha colpito molto. Noi calciatori lo stiamo seguendo alla lettera, anche se ancora i nodi da sciogliere sono molti sul piano tecnico. Ma in questo periodo è normalissimo. Per quanto riguarda i compagni, penso che i nomi parlino per loro. Pezzi pregiati per la categoria. E anche i più giovani si stanno dimostrando molto validi».
Le uscite amichevoli hanno evidenziato stanchezza e gambe pesanti. Quando vedremo il vero Cittanova?
«Beh, ripeto, siamo ancora all’inizio. C’è da mettere insieme i pezzi di un progetto ambizioso. Dopo due settimane di lavoro intenso e probante, molto del quale dedicato alla preparazione atletica, è ovvio avere le gambe pesanti. Ma è lo spirito stesso della preparazione pre campionato. Questa base ci consentirà di lavorare con brillantezza nei prossimi mesi».
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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