Il Fossombrone si prepara a vivere una fase cruciale per il proprio futuro, con la società che spera di mantenere i pilastri della straordinaria stagione appena conclusa. In pole position tra le priorità figura la conferma di mister Fucili, il tecnico locale che potrebbe affrontare la sua decima annata alla guida della prima squadra, sempre che non decida di accettare le proposte che potrebbero arrivare da altre realtà.
Parallelamente, la dirigenza biancazzurra dovrà fare i conti con l'interesse crescente per Igor Amerighi, il giovane esterno classe 2005 che rappresenta una delle rivelazioni più importanti dell'annata forsempronese. Le prestazioni del romano, formatosi nel vivaio della Roma e passato anche per la Primavera del Frosinone, hanno inevitabilmente attirato l'attenzione di club di categoria superiore.
Un talento poliedrico e decisivo
Il rendimento di Amerighi durante la stagione è stato impressionante sotto diversi aspetti. Nonostante la giovane età, ha saputo imporsi con personalità, realizzando sette reti in un ruolo che solitamente non prevede un apporto così consistente in fase realizzativa. La sua duttilità tattica si è rivelata preziosa per gli schemi di Fucili: principalmente impiegato come laterale di centrocampo, ha dimostrato di saper interpretare con efficacia anche il ruolo di terzino nel 4-4-2 o di quinto nel 3-5-2.
Le caratteristiche che hanno colpito maggiormente gli osservatori sono la combinazione di fisicità, carattere e qualità tecniche, elementi che hanno reso il giovane esterno un punto di riferimento costante per la squadra marchigiana.
L'esperienza che ha cambiato tutto
Amerighi, intervistato dal Corriere Adriatico, non nasconde la sorpresa per come si è sviluppata la sua avventura a Fossombrone: «Sinceramente non mi aspettavo un'esperienza così. Avevo lasciato casa con un po' di paura, anche perché era la prima volta che andavo lontano come pure che giocavo coi grandi. Però per fortuna ho trovato un gruppo che sin dal mio arrivo mi ha accolto come uno di famiglia, qualcuno come un fratello e altri quasi come un figlio, aiutandomi tantissimo con la loro vicinanza ed i loro consigli».
L'integrazione nel gruppo si è rivelata fondamentale per il suo sviluppo: «E quando finisci in un ambiente dove puoi allenarti con la giusta serenità, avendo attorno gente che ti sostiene sempre, e bene, in virtù delle strutture a disposizione, esprimerti al meglio è più facile. A maggior ragione se poi c'è un allenatore che ti fa sentire la propria fiducia, come ha fatto mister Fucili con me, cosa che non mi capitava da un po' e che mi ha dato quella spinta di cui avevo bisogno per mettere alle spalle il complicato periodo successivo alla rottura del crociato».
La rinascita dopo l'infortunio
Il riferimento all'infortunio al crociato rivela un aspetto importante del percorso di Amerighi. La fiducia ricevuta dall'ambiente forsempronese è stata determinante per superare le difficoltà psicologiche legate a un trauma così significativo per un giovane calciatore. «Ogni partita scendevo quindi in campo con la voglia di dare tutto me stesso, per la squadra, per la società e per i tifosi», racconta il giocatore, evidenziando come la motivazione sia stata la chiave del suo exploit.
Obiettivi personali e sogni nel cassetto
Nonostante i successi e l'interesse del mercato, Amerighi mantiene i piedi per terra e una visione chiara del suo futuro: «Il mio obiettivo personale è quello di arrivare alla fine di ogni anno con la consapevolezza di essere migliorato sia come calciatore che come persona. Adesso ho staccato un po' per ricaricare le pile e non so ancora dove sarò la prossima stagione, questioni che peraltro seguono più direttamente i miei procuratori».
Il sogno, però, resta quello di tanti ragazzi cresciuti nella Capitale: «Posso dire però che il mio sogno sin da bambino è quello di arrivare un giorno a giocare nella Roma, di segnare sotto la Curva Sud e magari anche di vincere lo scudetto. Intanto continuo a lavorare sodo, sapendo che è giusto per me fare un percorso graduale».
Un futuro da scrivere
L'esperienza di Fossombrone ha rappresentato per Amerighi un trampolino di lancio fondamentale, offrendogli la possibilità di dimostrare il proprio valore in un contesto sereno e professionale. La stagione storica del club biancazzurro, culminata con il quinto posto e la finale playoff di girone, ha coinciso con la sua crescita personale e sportiva.
Ora il giovane esterno si trova a un bivio importante della sua carriera: da un lato la riconoscenza verso un ambiente che lo ha valorizzato, dall'altro la naturale ambizione di compiere il salto verso categorie superiori. Una decisione che, come lui stesso ammette, dipenderà dal lavoro dei suoi rappresentanti e dalle opportunità che si presenteranno sul mercato.
Il Fossombrone, dal canto suo, spera di poter trattenere ancora il suo gioiello, consapevole però che la crescita del giocatore potrebbe inevitabilmente portarlo verso nuove sfide professionali.
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