Dodici punti conquistati nelle ultime sei giornate certificano lo stato di salute del Nardò, squadra che sta attraversando una fase di crescita evidente e che guarda con rinnovato ottimismo alle prossime sfide. La formazione guidata da De Sanzo si presenta al rush finale del girone d'andata con l'ambizione di superare i 23 punti raccolti al termine della prima parte della scorsa stagione. Al momento il bottino recita quota 20, frutto di un percorso che ha visto la squadra acquisire solidità e identità tattica.

Il calendario propone ora tre appuntamenti decisivi: la trasferta imminente di Manfredonia, seguita dall'ultimo impegno casalingo del 2025 contro il Ferrandina e infine la ben più insidiosa trasferta di Barletta, che chiuderà il girone d'andata. Nonostante il pareggio interno contro la Sarnese abbia interrotto una potenziale serie di tre vittorie consecutive, quella prestazione ha confermato la maturità tattica raggiunta dai granata, capaci di competere ad armi pari con qualsiasi avversario del torneo.

Tra i fattori che hanno contribuito al processo di consolidamento della squadra emerge la riuscita trasformazione tattica di Francesco Minerva, giovane talento classe 2005 originario di Taviano, arrivato in estate dalla Primavera del Lecce. Inizialmente destinato a ricoprire un ruolo a centrocampo, l'under ha trovato la sua collocazione ideale sulla fascia destra della difesa, dove si sta imponendo con prestazioni di livello crescente.

«Per me non si è trattato di una novità assoluta», spiega Minerva, come ripreso dal "Quotidiano di Puglia" che vanta 11 presenze nella Primavera campione d'Italia del Lecce. «Dal momento che avevo talvolta ricoperto questo ruolo in passato in Primavera. La cosa più importante è giocare con continuità. E farlo potendo avere accanto compagni di reparto come Fornasier, Gigliotti, Calderoni, tutti con centinaia di presenze ad alto livello nei campionati professionistici, è importante per la mia crescita. Da loro si impara tanto sia in partita che negli allenamenti. Sono da stimolo e da aiuto a tenere alta la concentrazione per l'intero arco della gara».

Il percorso del giovane terzino è stato caratterizzato da confronti probanti contro alcuni degli esterni offensivi più pericolosi del girone. Da Loiodice a Battista fino a Silvestro, Minerva ha dimostrato capacità di adattamento e lettura delle situazioni di gioco. «Sono calciatori che sto iniziando a conoscere», racconta il difensore granata. «Con l'aiuto dello staff tecnico li studio un po' in settimana, poi una volta in campo mi tocca dare il meglio di me stesso e penso finora di aver fatto bene. In generale credo di aver raggiunto un buon livello per quanto riguarda la fase difensiva, ora devo migliorare a livello di spinta per poter offrire un supporto importante anche in fase offensiva».

L'esperienza in Serie D rappresenta per Minerva, che compirà 20 anni nelle prossime settimane, una tappa cruciale nel proprio percorso di sviluppo professionale. Il campionato di quarta serie si rivela un terreno di prova esigente ma estremamente formativo. «È un campionato tosto, estremamente formativo, che ti consente di confrontarti con giocatori che hanno tanta esperienza», analizza il giovane difensore. «Rispetto al campionato Primavera c'è maggiore intensità, più duelli in mezzo al campo, molta più pressione a livello ambientale. È chiaro che il mio obiettivo è quello di poter giocare in futuro in un club professionistico, questa è un'occasione per dimostrare di potermelo meritare».

Le ambizioni personali di Minerva si intrecciano con quelle collettive della squadra, determinata a proseguire il momento positivo. Il pareggio contro la Sarnese, pur rappresentando un'occasione mancata, ha fornito ulteriori indicazioni sulla solidità raggiunta dal gruppo. «Anche domenica scorsa, pur non riuscendo a centrare la vittoria, abbiamo dimostrato di potercela giocare con chiunque, anche con le squadre più forti», commenta l'ex giallorosso. «Siamo mancati in fase di finalizzazione, quando abbiamo avuto in pugno la partita. Poi quando per una serie di circostanze abbiamo ceduto il pallino agli avversari, abbiamo comunque dato prova di grande solidità».

Il Nardò si presenta dunque alle ultime tre giornate del girone d'andata con consapevolezza e ambizione, forte di un'identità di gioco definita e di un gruppo che ha trovato i giusti equilibri. La trasformazione di Minerva da centrocampista a terzino destro rappresenta uno degli elementi che meglio simboleggiano la capacità di adattamento e crescita della squadra, pronta ad affrontare un finale di prima fase che potrebbe risultare determinante per le ambizioni stagionali dei granata.

Sezione: Serie D / Data: Ven 05 dicembre 2025 alle 23:00
Autore: Elena Carzaniga
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