In vista dell'imminente appuntamento in programma domenica 14 dicembre, che vedrà il Monastir affrontare in trasferta la Nocerina, la preparazione della squadra sarda è stata al centro delle attenzioni. La testata nocerinalive ha avuto modo di intercettare in esclusiva il pensiero del tecnico dei biancoverdi, Marcello Angheleddu, raccogliendone le riflessioni e le sensazioni a pochi giorni dal fischio d'inizio del match valevole per il campionato di Serie D.

L'importanza della classifica: entusiasmo contro la pressione

Il Monastir si presenta al confronto da una posizione di assoluto prestigio, trovandosi a un solo punto di distanza dalla desiderata zona playoff. Una situazione che inevitabilmente genera interrogativi sul bilanciamento tra la spinta emotiva e il rischio di eccessiva pressione sul gruppo. Il mister Angheleddu ha chiarito subito il suo punto di vista, ridimensionando l'impatto della posizione in graduatoria:

“La posizione non da consapevolezza, noi ogni giorno ci dobbiamo scoprire, siamo nuovi in tutti i sensi di questa categoria, come società, come staff siamo esordienti e tanti giocatori pure.”

Il tecnico ha poi sottolineato l'effetto positivo che la classifica ha sull'umore del collettivo, trasformandolo in una fonte di energia e motivazione. La posizione attuale, infatti, è la prova tangibile che l'impegno profuso sta dando i suoi frutti:

“Ci da un buon entusiasmo e questa posizione ci da la consapevolezza che lavorando con grande intensità, lavorando al massimo possiamo toglierci soddisfazioni, ma allo stesso tempo deve essere uno stimolo per continuare a lavorare, per continuare a percorrere questa strada.”

Nonostante l'ottimo andamento, Angheleddu mantiene i piedi per terra, ricordando che il percorso è ancora lungo e insidioso: “Sappiamo che poi il campionato è ancora molto lungo e pieno di insidie e ci sono squadre super attrezzate”.

Nocerina-Monastir: la chiave tattica è la concentrazione massima

L'attenzione si è poi spostata sull'analisi della gara contro la Nocerina. I campani sono alla ricerca di un successo che possa dare continuità al loro cammino, un obiettivo che si scontra con il momento positivo che sta vivendo il Monastir. Il mister ha espresso grande rispetto per l'avversario e per l'ambiente in cui la sua squadra sarà chiamata a giocare.

“In questo momento intanto dobbiamo andare a Nocera sapendo che affrontiamo un avversario di grandissimo valore in una piazza importante, con individualità importanti e anche molto ben organizzato.”

Per limitare una compagine di tale livello, Angheleddu ha individuato un solo approccio possibile: la massima umiltà e la concentrazione costante. Questa, a suo avviso, sarà la vera chiave di volta per indirizzare l'equilibrio del match a proprio favore.

“Quindi dobbiamo andare con tanta umiltà e sapere che per limitare una squadra così forte dobbiamo essere concentrati al massimo. Quindi secondo me la chiave da parte nostra deve essere questa, che dobbiamo cercare di essere super concentrati e dare valore a ogni singola situazione di gioco, perché ci sono giocatori che in qualsiasi momento possono risolverti la situazione.”

Condizione fisica e il fattore "trasferta"

Riguardo la condizione atletica della rosa, l'ultima prestazione contro l'Albalonga ha offerto segnali rassicuranti. Ciononostante, il trasferimento in Campania e il cambiamento delle condizioni del campo (ampiezza, lunghezza e superficie del terreno di gioco) sono fattori che potrebbero alterare la risposta fisica della squadra.

“L’ultima partita con l’Albalonga ci ha dato buoni segnali, la squadra ha risposto bene. Naturalmente se la dobbiamo riportare in una situazione di campo in prospettiva di domenica cambiano diversi fattori, come l’ampiezza del terreno di gioco, la lunghezza, le dimensioni del terreno di gioco e poi la superficie. Quindi dobbiamo capire come arriviamo.”

Il tecnico ha ribadito quale sia l'identità tattica irrinunciabile del suo Monastir, sottolineando che ogni calo di ritmo è rischioso contro qualsiasi avversario:

“Ho l’unica certezza che noi dobbiamo essere intensi perché il nostro percorso, la nostra identità è quella e quando perdiamo intensità comunque siamo una squadra che può concedere agli avversari.”

Infine, un dato statistico impone una riflessione sulla crescita necessaria della squadra in trasferta: “Oltremare abbiamo raccolto zero punti e questo è un segnale importante, forse è lì che dobbiamo avere una crescita.” Sugli indisponibili, Angheleddu ha concluso con cautela, precisando che alcuni giocatori stanno recuperando, ma resta da valutare l'effettiva tenuta fisica di chi rientra dopo un infortunio.

“Tutto qua, sugli indisponibili qualcuno sta recuperando, naturalmente abbiamo avuto rientri in rosa di alcuni elementi che bisogna capire come stanno e se hanno i 90 minuti nelle gambe o se possono essere utilizzati solo per una parte di partita.”

Sezione: Serie D / Data: Ven 12 dicembre 2025 alle 17:30
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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