Il Gruppo Sportivo Montespaccato vive giorni di attesa e speranza, con gli occhi puntati sulla possibile ammissione in Serie D. Forte del primo posto nella graduatoria nazionale di ripescaggio tra le società che hanno perso i playoff, il club segue con grande attenzione e fiducia gli sviluppi relativi alle decisioni di Covisod e LND. Nonostante la tempistica serrata, la società esprime la convinzione che la meritata promozione possa arrivare, ribadendo al contempo l'urgenza di nuove politiche per il fair play finanziario nel calcio dilettantistico.

La definizione delle società ammesse in Serie D è un processo delicato. Attualmente, le società che hanno ricevuto un diniego dalla Covisod hanno tempo fino al 21 luglio per presentare le integrazioni documentali necessarie a comprovare l'avvenuto pagamento degli ingaggi degli atleti. La decisione finale della LND è poi attesa per il 25 luglio. Questa tempistica stringente, come sottolineato dal Montespaccato, non agevola la composizione della nuova rosa per quello che sarebbe un meritato ritorno in Serie D.

Ai tifosi e all'intero quartiere, che hanno risposto con grande generosità all'appello per la raccolta fondi necessaria a coprire la nuova e ulteriore tassa di 50 mila euro istituita dalla LND per i ripescaggi, la società chiede ancora una settimana di "confidente attesa". Un segno tangibile del legame tra il club e la sua comunità, pronta a sostenere ogni sforzo per raggiungere l'obiettivo.

Mentre il Montespaccato attende l'avvio dei lavori di riqualificazione del "Don Pino Puglisi" da parte di Sport e Salute S.p.A. (con l'approvazione dell'ultimo provvedimento amministrativo da parte della Regione Lazio prevista per oggi), il comunicato del club va oltre la semplice attesa del ripescaggio. La società ribadisce con forza la necessità di dire "basta al ripetersi di fenomeni di 'utilizzo improprio' delle società sportive dilettantistiche".

Questo appello è rivolto a contrastare una serie di problematiche che affliggono il calcio di base: dai "personaggi improbabili che si avvicendano alla guida di società di calcio umiliando storie e blasoni sportivi e comunità di tifosi", alle "inchieste per riciclaggio e reati vari", fino all'"apparizione subitanea di società e 'fondi' stranieri di improbabile provenienza" e agli "annunci di fantomatici investitori" con "risorse di incerta se non dubbia tracciabilità".

Questi fenomeni, sottolinea il Montespaccato, "producono danni irreparabili nei territori e nelle comunità sportive che ne sono vittime", e si ripetono "immancabilmente ad ogni stagione sul territorio nazionale". Un grido d'allarme a scapito di chi, come il Montespaccato stesso e molte altre realtà dilettantistiche, "continua, sovente tra difficoltà soverchianti, a tenere alta la bandiera dei valori dello sport nel rispetto del principio di legalità."

Il comunicato del Gruppo Sportivo Montespaccato non è solo un aggiornamento sulla situazione del ripescaggio, ma un vero e proprio manifesto a favore di una maggiore trasparenza e integrità nel calcio dilettantistico, a tutela delle vere realtà sportive e delle comunità che le sostengono.

Sezione: Serie D / Data: Gio 17 luglio 2025 alle 22:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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