Dopo il fischio finale dell'amichevole contro il Ghiviborgo, l'allenatore del Siena, Tommaso Bellazzini, si è presentato davanti ai giornalisti per analizzare la prestazione della sua squadra. Le sue parole, ricche di spunti, hanno offerto una chiave di lettura profonda non solo sulla partita, ma anche sulla filosofia di gioco che sta cercando di inculcare.

Lezioni da campo e il peso del lavoro

Bellazzini ha subito ammesso la complessità del match, rendendo merito alla squadra avversaria, il Ghiviborgo, per la loro strategia. "È stata una partita difficile, anche per merito del Ghiviborgo. Bisogna sottolineare che ci sono anche gli avversari, altrimenti si rischia di confonderci." ha spiegato. Il tecnico ha evidenziato come il primo tempo sia stato particolarmente difficile a causa della densità difensiva degli avversari, che chiudevano gli spazi tra le linee e aspettavano il momento giusto per ripartire in contropiede.

Nonostante le difficoltà, Bellazzini ha sottolineato come la partita sia stata una tappa fondamentale nel percorso di crescita della sua squadra. "Anche questa partita è stata un grande insegnamento per noi, sono gli esami che dobbiamo superare per apprendere," ha affermato. Ha poi aggiunto che, trovandosi a metà agosto, è del tutto normale non essere ancora al massimo della condizione e pronti a ogni evenienza, una condizione che, a suo dire, potrebbe non essere mai raggiunta in assoluto. La svolta è arrivata nel secondo tempo, quando gli spazi hanno cominciato ad aprirsi.

"Questo tipo di partita porta un po’ a logorare l’avversario, è un tipo di partita che ci dobbiamo abituare a vivere. Se la tieni in equilibrio, nel secondo tempo gli spazi si possono trovare." In conclusione, l'allenatore ha detto di aver notato sia elementi positivi che aree di miglioramento su cui la squadra dovrà concentrarsi.

L'importanza di un'identità precisa

Quando gli è stato chiesto della filosofia di gioco, Bellazzini ha messo in chiaro che, per lui, il concetto di identità è inscindibile da quello di risultato. "Pensiamo che l’identità ci porterà i punti. Non esiste il bel gioco o il gioco separato dai risultati," ha dichiarato.

L'identità, per lui, è il filo conduttore che permette alla squadra di non smarrirsi nelle situazioni complicate. È la guida che orienta le decisioni e le azioni. "L’identità è un modo per riconoscersi nella difficoltà ed è quella che ci guida."

Il tecnico ha poi descritto il lavoro che lui e il suo staff svolgono per perfezionare continuamente la squadra, lavorando giorno e notte per trovare soluzioni ai problemi che si presentano. Questo, ha specificato, non significa stravolgere i principi fondamentali del gruppo. "La cosa più pericolosa è non riconoscersi più nella nostra identità," ha avvertito.

Aggiornamenti su Noccioli e il mercato

Riguardo alle condizioni del giocatore Noccioli, Bellazzini ha rassicurato sul suo stato di salute. "Ha subito una piccola distorsione alla caviglia, che aveva già riportato nella scorsa stagione." Ha specificato che, secondo lo stesso giocatore, l'infortunio sembra meno grave della volta precedente, ma la valutazione definitiva spetterà allo staff medico.

Per quanto riguarda il mercato, l'allenatore ha confermato un confronto costante con la società. "Ci confrontiamo con la società, qualcosa da un punto di vista numerico può mancare." Tuttavia, ha sottolineato l'assenza di fretta nel completare la rosa. "Senza fretta troveremo soluzioni per completare la rosa al meglio quando ci sarà l’opportunità di farlo."

Segnali positivi e obiettivi per il campionato

In vista dell'esordio in campionato, Bellazzini si è mostrato ottimista e fiducioso. "Mi auguro di essere in forma già dalla prima di campionato. Sono molto fiducioso, penso che ci siano dei segnali positivi di dove la squadra vuole andare." Ha ribadito che l'identità è un lavoro in continua evoluzione, che va perfezionato tenendo conto delle infinite variabili che un avversario può presentare.

Ha infine espresso la sua soddisfazione per l'impegno e l'atteggiamento dei suoi giocatori, che in meno di un mese di preparazione stanno già cercando di applicare in campo le sue direttive. "Il fatto che i ragazzi cerchino di mettere in campo quello che gli abbiamo richiesto dopo nemmeno un mese di preparazione dimostra quanto siano disponibili e lavorino duro." Ha concluso con una visione chiara del futuro: "Gli avversari ti mettono le difficoltà, poi bisogna scegliere i tipi di problemi che vogliamo. Noi li vogliamo risolvere alla nostra maniera, questa è una cosa che ci guiderà e credo che ci porterà lontano."

Sezione: Serie D / Data: Lun 18 agosto 2025 alle 12:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
vedi letture
Print