Con il suo arrivo a Vado, il mister Giorgio Roselli ha avviato un primo periodo di conoscenza e adattamento con la squadra rossoblù. Un allenatore di grande esperienza come lui, con una carriera da calciatore professionista che l’ha visto militare in club come Inter e Sampdoria, conosce perfettamente le dinamiche che regolano uno spogliatoio. È da qui che partirà la maggior parte del suo lavoro, con l'obiettivo di forgiare la mentalità vincente necessaria alla squadra per compiere il definitivo salto di qualità. In fondo, come sottolinea Roselli, «il calcio ha regole precise, che nessuno ha inventato oggi. Da quando ho iniziato cinquant’anni fa è sempre lo stesso: i risultati arrivano da lavoro e comportamento oltre che dalla bravura».
La mentalità di squadra e il duro lavoro
Interrogato sul suo primo impatto con la rosa, Roselli si è detto soddisfatto. Il lavoro iniziale si è concentrato principalmente sulla preparazione, non solo fisica ma anche organizzativa, per favorire la conoscenza reciproca tra i giocatori. Nonostante le diverse abitudini di ciascuno, mister Roselli ha notato una grande volontà da parte di tutti. La vera sfida non riguarda l'aspetto tecnico, ma la necessità di far interagire personalità e comportamenti differenti, che è l'elemento più complesso del suo compito.
Anche le amichevoli disputate rientrano in questo percorso di crescita. La soddisfazione maggiore, ha spiegato, è che nessuno si sia infortunato. Quando non vengono affrontate con la giusta serietà, le partite amichevoli possono essere causa di infortuni, ma in questo caso i ragazzi si sono impegnati a fondo, mettendo minuti preziosi nelle gambe. Sebbene alcune dinamiche di squadra siano già ben consolidate, altre sono ancora in fase di costruzione.
Ruolo dei leader e dinamiche di gruppo
A proposito del valore della rosa a sua disposizione, il tecnico l'ha definita "sicuramente valida", paragonabile ad altre quattro o cinque pretendenti al vertice. Con le sue spiccate doti offensive, la squadra necessita di un equilibrio costante. Questo non dipenderà solo dall'allenatore, ma anche dal contributo e dall'impegno di ogni singolo giocatore.
Roselli ha poi espresso la sua visione della leadership nello spogliatoio. I veri leader sono coloro che mettono la squadra al primo posto, che si sacrificano per un compagno o per riconquistare un pallone, diventando così un punto di riferimento per l'intero gruppo. Non si nasce leader, ha sottolineato, ma lo si diventa con l'atteggiamento. Ha citato come esempio Puyol nel Barcellona, un giocatore che non era il più talentuoso, ma che era un vero leader. Essere leader non ha nulla a che fare con il talento individuale o con la fascia di capitano, ma con la capacità di dare l'esempio. Un sano egoismo è naturale, ha ammesso, ma quando diventa eccessivo rischia di minare il gruppo. Chiunque pensasse solo al proprio interesse non troverebbe spazio nella sua squadra.
A un osservazione sulla possibilità di citare qualche elemento di spicco, Roselli ha risposto negativamente, motivandola con la scarsa conoscenza reciproca tra i giocatori e il limitato numero di allenamenti e partite disputate. Il vero leader, ha spiegato, si riconosce nei momenti di difficoltà, quando è facile perdere la calma. E in campo si sono già visti atteggiamenti non apprezzati. L'augurio è che i giocatori siano disposti a farsi aiutare per migliorare, poiché senza il giusto impegno non si può costruire nulla. In queste categorie, ha aggiunto, molti calciatori di talento che arrivano da contesti diversi e tanti giovani hanno bisogno di essere guidati, non solo incoraggiati, per compiere le scelte giuste.
Obiettivi e prospettive future
In riferimento alla recente Serie B, Roselli ha citato l'esempio della Sampdoria, una squadra con grandi potenzialità ma priva della giusta mentalità, che non ha raggiunto i playoff e ha rischiato la retrocessione. Questo dimostra che il talento da solo non basta; serve che si creino le giuste alchimie nel gruppo. "L’obiettivo è aiutare tutti, restituendo ciò che si è ricevuto nel proprio percorso", ha affermato, "ma con un principio chiaro: tutto ciò che va a discapito del gruppo non è accettabile".
Il mister ha riconosciuto che il livello della rosa è molto buono, ma che le abitudini dei giocatori sono diverse ed è suo compito riuscire a unirle. Questo è un processo lungo che può richiedere anche 6 o 7 mesi. In ogni allenamento, la squadra rivede e corregge gli errori commessi. Ognuno deve fare il proprio, con impegno e responsabilità. Ora, con l'inizio della Coppa e delle partite ufficiali, si potrà avere un quadro più chiaro della situazione.
Il Vado, ha spiegato Roselli, non ha la certezza di primeggiare, ma deve competere alla pari con le migliori. L'obiettivo minimo, ha chiarito, è lottare fino alla fine. Il fallimento sarebbe essere tagliati fuori a metà campionato. Se negli anni passati, pur con squadre di valore, la distanza dalla vetta è stata notevole, significa che è mancata una mentalità vincente. Senza quella, non c'è scampo.
Infine, parlando delle squadre che potrebbero dare filo da torcere, Roselli ha citato il Varese, la Biellese, il Ligorna e il Derthona, pur sottolineando che la sua conoscenza è ancora limitata e potrebbe essere smentito. Ha concluso l’intervista con un aggettivo che definisce il Vado che vuole: "Affamato".
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
Altre notizie - Serie D
Altre notizie
- 16:45 Dalla Serie D alla conquista della C: la Giana Erminio punta un classe 2007
- 16:40 Cittanova, arriva il muro per la risalita: ecco il nuovo portiere Marelli
- 16:35 L’Aquila-Termoli, parla Fucili: «Voglio una prestazione importante, serve continuità per 90 minuti»
- 16:32 Serie D, risultati e marcatori degli anticipi: tutte vittorie esterne! Super D'Agostino fa volare il Piacenza
- 16:30 Serie C, i risultati finali ed i marcatori delle gare del 19° turno delle 14:30
- 16:25 L'esubero del Perugia ha già una nuova casa: ecco chi vuole Jeremie Broh
- 16:20 ufficialeColpo Mancini per l'attacco dell'Anzio
- 16:15 Cosenza all'assalto di Emmausso: trema il Cerignola, pronta l'offerta
- 16:00 Perugia, mossa a sorpresa: rinnovo in vista e tesoretto dal mercato per uscire dalla crisi
- 15:55 Catania, Toscano allo scoperto: «Bruzzaniti profilo giusto per noi. Caturano? È dentro al progetto»
- 15:50 Grosseto, Indiani mette in guardia i suoi: «La parola Ghiviborgo mi dà noia, sono pericolosissimi»
- 15:45 «Chi viene qui deve sudare la maglia», Buscè lancia la sfida: «Vogliamo fare qualcosa di importante»
- 15:40 Stadio Menti, è scontro totale? Le parole di Rosso e la replica del Comune
- 15:35 Reggina, mister Torrisi: «Il nuovo attaccante arriverà di sicuro, non lo ha preso nessuno»
- 15:30 Coppitelli esalta la Casertana: «Questa squadra emoziona»
- 15:24 Pistoiese, Andreucci: «Rizq sente la porta, Pellizzari ci dà fisicità»
- 15:15 Audace Cerignola, mister Maiuri: «Il Benevento è la squadra migliore mai incontrata»
- 15:00 Serie B LIVE! Aggiornamenti in tempo reale delle gare del 17° turno
- 14:55 Perugia, sacrificio Giunti per la svolta: il piano di Gaucci per l'attacco
- 14:45 Benevento, Floro Flores: «Mi innervosisce lasciare fuori certi giocatori»
- 14:40 Ascoli, mister Tomei: «Non rischieremo nessuno, Nicoletti e Curado tornano dopo Natale»
- 14:35 ufficialeL'Ancona formalizza l'accordo con Braghetti
- 14:30 Serie C LIVE! Aggiornamenti in tempo reale delle gare del 19° turno (14:30)
- 14:25 Caso Dezi ad Arezzo: addio o permanenza? La decisione è imminente
- 14:20 ufficialeDoppio rinforzo annunciato dal Castrumfavara
- 14:15 Siracusa, aria d'addio per il capitano: due club di C e una big di D
- 14:10 «Vincere il derby sarebbe un’iniezione di fiducia», Gorini carica il Treviso per la sfida col Mestre
- 14:05 ufficialeNuovo attaccante ingaggiato dall'Asti
- 14:00 Sorianese, sfida al Roma City. Chirieletti: «La mia è una squadra che gioca a calcio...»
- 13:55 ufficialeIl Foligno annuncia una rescissione di contratto
- 13:50 Taranto, il pres. Ladisa: «Vinceremo la guerra, il prossimo anno saremo in Serie D»
- 13:45 «C’è stato un cambiamento», Bolzoni avvisa il Renate: ecco la nuova Pro Patria
- 13:35 «Due o tre colpi mirati sul mercato», Pelligra annuncia rinforzi e il ritorno a Torre del Grifo
- 13:30 «Domenica giocheremo con i ragazzi della Juniores», Di Battista stupisce tutti: il piano per il finale d'anno
- 13:24 «Non siamo all'altezza della situazione», l'allarme di Vivarini gela Bari
- 13:15 Siracusa, Ricci rompe il silenzio: «Ecco la verità sulla crisi societaria, ora restiamo compatti»
- 13:10 ufficialeLa Leon acquista un ex calciatore del Chieti
- 13:05 ufficialeAncora un colpo di mercato da parte del Taranto
- 13:00 Genova Calcio, in panchina arriva Luca Monteforte
- 12:55 ufficialeColpo in attacco messo a segno dal Teramo
- 12:50 ufficialeL'Acireale ha scelto il suo nuovo allenatore
- 12:45 Romairone verso l’addio alla Biellese, tre club pronti all'assalto
- 12:30 Orvietana contro il Terranuova Traiana per l'ultima del 2025
- 12:15 Castelfidardo contro il Sora. Ascoli: «Partita parecchio importante, serva la testa giusta»
- 12:00 ufficialeFrancesco Centonze rinforza la porta del Novoli
- 11:45 Varese, Ciceri carica i suoi per l'ultima dell'anno: «Siamo arrabbiati, questi tre punti pesano tantissimo»
- 11:30 Il Bisceglie all'ultima del 2025 per difendere il primato
- 11:15 Dalla Serie D al grande salto: pressing di Torino ed Empoli per il talento Giorgini
- 11:00 Serie D, la novità 26-27: nuovi gironi e stretta sui ripescaggi
- 10:45 L'Union Brescia guarda in Svizzera: pressing per riportare in Italia Coli Saco