Presunta combine: la carriera di quattro calciatori ragazzini stroncata da un audio in chat

03.03.2023 20:30 di Nicolas Lopez   vedi letture
Presunta combine: la carriera di quattro calciatori ragazzini stroncata da un audio in chat

Il seguente articolo narra di un playout per la salvezza nel campionato Giovanissimi regionale Under 15 tra Zambra e Montignoso. La partita, disputata il 15 maggio dello scorso anno, è stata giudicata dalla Corte federale d'appello come illecita a causa di un rigore appositamente concesso dagli ospiti, che erano già salvi, condannando la Floria Grassina Belmonte alla retrocessione. Il verdetto ha causato la squalifica di tre ragazzi e del loro allenatore per quattro anni, suscitando molte polemiche.

La partita tra Zambra e Montignoso era importante per la salvezza nel campionato Giovanissimi regionale Under 15. L'Arno era già retrocesso, mentre alla Floria bastava non perdere. Le partite si sono giocate in contemporanea, ma quella tra Zambra e Montignoso è iniziata con un quarto d'ora di ritardo rispetto alle altre. La Floria ha perso 2-1 e quindi è rimasta appesa al risultato dell'altro campo, dove al 28esimo del secondo tempo è stato concesso un rigore per un'ingenua trattenuta al limite dell'area che ha deciso la partita.

Dopo la partita, la Floria ha denunciato alla Procura che l'allenatore dello Zambra, Federico Viviani, avrebbe invitato la sua squadra a lasciar segnare gli avversari e due giocatori avrebbero festeggiato il penalty. Tuttavia, l'arbitro non ha segnalato alcuna anomalia nel referto della partita. In un video dagli spalti si nota un abbraccio fra i due calciatori, ma non è stato ritenuto sufficiente a dimostrare la combine.

L'unico elemento concreto è stato un audio tratto da una chat su Instagram in cui Alessandro Vitaggio, tesserato del Montignoso, racconta a un calciatore della Floria che lo Zambra avrebbe regalato loro la vittoria. La conversazione è finita agli atti del processo, ma è stata giustificata come uno scherzo fra ragazzi.

In primo grado, i giudici avevano archiviato il caso, ma il verdetto è stato ribaltato in appello. La corte ha ritenuto che l'audio di Vitaggio fosse una vera e propria confessione in grado di spiegare le stranezze della vicenda. Il risultato è stata la squalifica di quattro anni per tre giocatori e il loro allenatore.

La squalifica di quattro anni per i ragazzi è stata molto contestata. Tuttavia, resta da capire se si sia trattato di un equivoco o di un errore commesso da adolescenti che non hanno capito la gravità della vicenda.

La pena di quattro anni di squalifica per i calciatori-ragazzini è stata quanto mai severa anche se, c'è da ricordare, con le nuove norme rappresenta il minimo in caso di combine. Certo è che per questi adolescenti rappresenta di fatto la fine della loro carriera e stride con le pene che in passato sono state comminate a professionisti che si sono resi protagonisti accertati di illeciti sportivi di questo genere. A vincere, probabilmente, sarebbe dovuto essere il buon senso.