L'idea di ristrutturazione dello stadio Maradona procede spedita, almeno nelle interlocuzioni tra il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e il presidente del club azzurro Aurelio De Laurentiis. L'obiettivo è chiaro e ambizioso: candidare l'impianto e la città partenopea come una delle cinque sedi italiane per EURO 2032.

Secondo quanto riportato dall'edizione odierna de Il Mattino, il dialogo tra le parti è costante ormai da diverse settimane, con particolare attenzione alla riapertura del terzo anello della struttura. Il primo cittadino napoletano ha confermato ieri sera i progressi in corso: "Lo studio è un grande lavoro: il 30 sarà finito e appena mi arriverà lo trasmetterò al Presidente De Laurentiis con il quale sono in contatto. Ne discuteremo insieme. Lo studio ha dato buoni risultati penso che i presupposti per riaprire il terzo anello non mancano ma ne discuteremo con De Laurentiis".

Manfredi ha anche colto l'occasione per parlare dei festeggiamenti in caso di scudetto: "Per quello che mi riguarda e che posso fare ci sarà il bus scoperto in caso di scudetto". Un segnale della sinergia in crescita tra amministrazione comunale e società sportiva, confermata anche dalla presenza programmata del sindaco a Radio Crc, emittente radiofonica ufficiale del Napoli, il prossimo 5 maggio, proprio per approfondire la questione stadio.

La riapertura del terzo anello rappresenterebbe un duplice vantaggio strategico: da un lato permetterebbe di effettuare i lavori di ristrutturazione senza dover trasferire temporaneamente il Napoli in un altro impianto per le partite casalinghe, con evidenti benefici per il club a livello di botteghino; dall'altro, la rifunzionalizzazione del terzo anello porterebbe la capienza del Maradona a circa 68mila posti, avvicinandosi al progetto che De Laurentiis aveva immaginato per un nuovo stadio.

Durante la fase dei lavori, il terzo anello fungerebbe da area per ospitare i tifosi, per poi trasformarsi successivamente in una nuova fonte di ricavi per il club. Ma il restyling non si limiterà alla sola struttura: il Maradona necessita di quelle funzionalità collaterali che lo renderebbero uno stadio moderno e fruibile sette giorni su sette, come richiedono gli standard contemporanei.

Nonostante il progetto definitivo non sia stato ancora presentato, le prime stime parlano di un investimento di circa 100 milioni di euro. Una cifra che, come ribadito dallo stesso De Laurentiis alcune settimane fa, dovrebbe essere coperta direttamente dal patron azzurro. Per sostenere l'investimento non mancherebbero gli strumenti finanziari: dal credito agevolato alla detassazione garantita dalla legge sugli stadi, oltre ad altri meccanismi per ammortizzare il finanziamento.

La stessa normativa sugli stadi offre un ulteriore vantaggio significativo: la possibilità di ottenere una concessione fino a 99 anni dell'impianto, che garantirebbe alla società la facoltà di utilizzare sia gli spazi interni (come il parcheggio sotterraneo da 250 posti auto) sia quelli esterni di pertinenza della struttura, fino alla possibilità di costruire un centro commerciale.

Tutti aspetti che verranno approfonditi nei prossimi incontri tra Comune e società partenopea, con un percorso che sembra ormai delineato nelle intenzioni di tutte le parti coinvolte: dotare Napoli di un impianto ristrutturato e all'avanguardia che continui a essere la casa del club azzurro, pronto ad accogliere anche i grandi eventi internazionali come l'Europeo del 2032.

Sezione: Serie A / Data: Mer 30 aprile 2025 alle 21:45
Autore: Francesco Vigliotti
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