Il calcio a Lecco si appresta a vivere una nuova stagione e il presidente Aniello Aliberti ha delineato la situazione attuale della società, tra cambiamenti operativi, ambizioni sportive e le sfide che ostacolano lo sviluppo del club. Le sue dichiarazioni, riportate da Lecconotizie.com, rivelano un quadro complesso ma anche una ferma volontà di perseguire gli obiettivi prefissati.

Novità tecniche e il coinvolgimento dei tifosi

Una delle prime novità riguarda la sponsorizzazione tecnica. Dopo dodici anni, il Lecco ha interrotto il sodalizio con Legea. Aliberti ha spiegato che la decisione è stata presa coinvolgendo attivamente i calciatori, i quali hanno espresso una preferenza netta: «Abbiamo salutato Legea dopo 12 anni, come al solito quando prendo le decisioni cerco di coinvolgere le persone interessate, in questo caso i calciatori, i quali hanno spinto in questa direzione». La scelta è ricaduta su Acerbis, un'azienda già nota al presidente dai tempi di Confindustria Bergamo. Il contratto iniziale è annuale, con opzione di rinnovo, e Aliberti si è detto fiducioso sulla sua prosecuzione, considerando l'elevata qualità offerta.

Un altro esempio di maggiore partecipazione si è visto nella selezione delle nuove divise. Quest'anno, la società ha optato per un approccio più democratico, aprendo una votazione online per permettere a tutti di esprimere la propria preferenza. «Riguardo, invece, la scelta delle magliette quest’anno siamo stati più democratici ed abbiamo aperto una votazione online di modo che chiunque possa votare», ha affermato Aliberti. Dalle prime indicazioni, la tradizione sembra prevalere, con l'opzione a strisce favorita. Una seconda votazione, per la maglia da trasferta, è prevista per il 7 luglio, assicurando così che le divise siano gradite alla tifoseria.

La campagna abbonamenti e le ambizioni di mercato

La società ha lanciato la nuova campagna abbonamenti, intitolata 'Se ci sei, ci senti'. Aliberti ha sottolineato la volontà di mantenere prezzi accessibili, soprattutto per la Curva Sud, considerata il "dodicesimo uomo in campo", il cui costo rimane invariato. «Quest’anno abbiamo ritoccato qualcosa, escludendo la curva per cui il costo rimane lo stesso, essendo il 12° uomo in campo», ha spiegato. Parallelamente, è stato deciso di ridurre il costo del singolo biglietto per le partite, una mossa volta a incentivare la partecipazione occasionale.

Per quanto riguarda il calciomercato, il presidente ha chiarito la strategia del club. Sebbene i primi acquisti possano sembrare poco noti al grande pubblico, Aliberti ha evidenziato che si tratta di profili attentamente selezionati dall'allenatore e dal direttore sportivo Minadeo. L'obiettivo è chiaro: «Noi stiamo facendo la squadra e abbiamo la voglia di far un campionato di vertice». Tra i nomi citati figurano Bonaiti, Mallamo (attualmente in fase di visite mediche), Alaoui, Lovisa e Furrer. Su quest'ultimo, in particolare, si ripongono grandi aspettative: «Puntiamo molto anche su Furrer, anche per quello che l’abbiamo pagato e deve fare i gol». L'attacco vedrà anche la presenza del giovane Sipos. Il messaggio è perentorio: «Non voglio scuse, vogliamo stare ai vertici, bisogna lasciare il passato alle spalle». La squadra si radunerà il 14 luglio, e Aliberti si aspetta la presenza di elementi motivati a dare il massimo, a differenza di quanto accaduto in passato.

Il presidente ha anche confermato la volontà di integrare alcuni giovani della primavera, stimando la presenza di almeno 5 o 6 ragazzi in prima squadra. Quattro nuovi ingressi sono previsti per la formazione di Mazzoleni, mentre Pennati è stato riconfermato alla guida del settore giovanile per l'ottimo lavoro svolto.

Aliberti ha poi ribadito una filosofia di mercato incentrata sulla sostanza: «Questa squadra ha bisogno di gente che gioca, corre e che ha voglia di non fermarsi mai. Ognuno che viene qui deve avere la voglia di vincere e di far spogliatoio». Riguardo ai possibili addii, in particolare di Kritta e Sipos, il presidente è stato categorico: «In uscita, come avevo ribadito l’anno scorso per Kritta e Sipos non sono disposto a cederli, me li devono rubare o rapire per quello che mi riguarda». Li considera elementi cruciali, «due calciatori su cui ho puntato: sono due ragazzi d’oro che fanno spogliatoio e saranno l’ossatura della prossima stagione».

Le sfide strutturali e il rapporto con l'amministrazione comunale

La parte più critica dell'intervento del presidente ha riguardato le difficoltà strutturali e il rapporto con l'amministrazione locale. Aliberti ha rivelato di aver avuto dei ripensamenti sul suo futuro alla guida della società a causa di "alcuni accadimenti, non attinenti allo sport", che hanno minato la sua motivazione: «Nell’ultimo mese visti alcuni accadimenti, non attinenti allo sport, ho avuto alcuni ripensamenti sul mantenere salda la guida della società. Voglio fare questo campionato ed eventualmente andar via a testa alta, avendo fatto la promessa quando arrivato di star qui almeno due o tre anni».

Il presidente ha descritto Lecco come «un comune un po’ particolare», dove «fare calcio è difficile». Le critiche si sono rivolte all'amministrazione comunale, accusata di fare «poco per lo sport». Un esempio lampante è lo stato del centro sportivo al Bione: «Noi ci troviamo un centro sportivo al Bione che da anni è in condizioni disastrose. Se io pago 65 mila euro l’anno per far allenare i ragazzi delle giovanili, se hai cinque campi poi, ne funziona uno».

Anche lo stadio Rigamonti-Ceppi necessita di interventi urgenti. L'ultima espansione della tribuna risale a 25 anni fa, evidenziando una problematica di lunga data. Aliberti ha sottolineato come sia già difficile trovare investitori nel calcio, e dover sostenere anche i costi per le strutture rende la situazione insostenibile: «Tutto questo può farmi passare la voglia? Certamente!». Ha evidenziato le carenze logistiche all'interno dello stesso stadio, dove la sala stampa funge anche da ufficio per Minadeo, per lui e per l'allenatore. Un nuovo spazio per il mister è stato ottenuto solo grazie agli sponsor.

Il manto erboso è un'altra criticità, arrivato a "fine vita". Un campo nuovo costa circa 500 mila euro, una cifra che permetterebbe l'acquisto di dieci giocatori. Per prolungare la vita del campo di almeno due stagioni, sarebbe necessario un intervento strutturale da 40-50 mila euro. Aliberti si è chiesto chi debba sostenere tali costi: «Questi soldi chi li paga, sempre la società?». Ha poi ricordato episodi di partite perse a tavolino a causa dell'allagamento del campo e ha menzionato i problemi della cabina elettrica, con un generatore obsoleto che inquina e potrebbe causare interruzioni. «Io non faccio politica e per me tutto questo è scoraggiante», ha chiosato.

Un altro nodo da sciogliere riguarda la partnership con Linee Lecco. Nonostante un contratto triennale che prevedeva un valore di 52 mila euro per la stagione 23/24, la società ha appreso a maggio che per il 24/25 l'importo si sarebbe ridotto a soli 25 mila euro. Il presidente ha espresso la sua delusione, sottolineando come la Calcio Lecco spenda circa 50 mila euro per le trasferte: «Noi comunque abbiamo mantenuto per contratto tutti gli impegni presi. Ora, dovrebbe arrivarci un’offerta per la prossima stagione. Valuteremo cosa fare anche perché noi per i viaggi spendiamo intorno ai 50 mila euro». Ha anche criticato la mancanza di interesse della municipalizzata nel promuovere il nome di Lecco in tutta Italia, nonostante l'importanza del calcio in tal senso.

La situazione si complica ulteriormente considerando che, tra prima squadra e Primavera 2, il numero delle trasferte raddoppierà. Aliberti ha ammesso di sentirsi scoraggiato da queste difficoltà, arrivando a pensare di cambiare stadio in futuro: «Per me questo stadio può fare al massimo l’Eccellenza». Ha paragonato la situazione a quella della Canottieri, che sopravvive grazie al volontariato e non al supporto comunale, ribadendo che «oggi lo sport dovrebbe essere maggiormente supportato dalle istituzioni, perché tanti ragazzi rischiamo di perderli per le strade. Lo sport dovrebbe essere dato come la mutua, a supporto terapeutico».

Il presidente ha ricordato che i ragazzi delle giovanili non percepiscono stipendi elevati e contribuiscono parzialmente come volontari. Ha anche sottolineato che, al suo arrivo, ha dovuto coprire di tasca propria i costi per i lavori necessari alla Serie B, come l'illuminazione, per i quali riceverà un rimborso solo in dodici anni a seguito del rinnovo della convenzione.

Riguardo ai lavori nello stadio e al rapporto con il Comune, Aliberti ha concluso: «Il sindaco ci ha detto che avrebbe investito una cifra annualmente da mettere nello stadio. Per la cabina c’era già un preventivo ma che per questa stagione ancora non se ne parla. Quindi, ogni qualvolta giochiamo alla sera, dovremo farci il segno della croce e sperare che non salti».

La priorità immediata è la sistemazione del campo da gioco, che verrà effettuata durante il ritiro della squadra. L'invaso, di competenza della società, sarà oggetto di un intervento per aumentare il drenaggio e prevenire allagamenti, in vista dei test della Federazione. Ha anche svelato la scoperta di una vasca di raccolta non funzionante sotto la tribuna, risalente al 1998, che causa ristagni d'acqua. «E, ancora, mi chiedo per quella pompa messa 27 anni fa è mia la manutenzione o la lascio lì o la cambio… e così vale per la caldaia e il resto», ha concluso con amarezza.

Ultime notizie di servizio

In chiusura, il presidente Aliberti ha fornito alcune informazioni di servizio: la ricerca di un campo in erba per gli allenamenti è ancora in corso; è stato annunciato il ritorno della responsabile medico Chiara Airoldi; e per il settore femminile, Sara Sacchi ha iniziato il suo incarico. Infine, la vendita delle maglie avverrà online, con la possibilità per i rivenditori di Lecco di creare un proprio spazio espositivo.

Sezione: Serie C / Data: Mer 02 luglio 2025 alle 22:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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